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Un certo ordine all’origine della vita

L'origine dei legami chimici che han composto le prime molecole sarebbe stata guidata da una tendenza spontanea all'ordinamento

SCOPERTE – La scienza che indaga l’origine della vita ha fatto un passo in avanti. Secondo una ricerca pubblicata su Nature Communication da un team dell’Università di Milano, la formazione delle catene polimeriche che costituiscono i tasselli fondamentali della vita primordiale sarebbe stata guidata dalla capacità del DNA stesso di auto-ordinarsi in catene simili a collane di perle. Come se l’origine del DNA fosse in realtà scritta nella sua stessa struttura.

“Il rilievo della scoperta è inoltre dovuto al fatto che a oggi non esistono teorie alternative consolidate alla nostra” racconta Tommaso Bellini, uno dei ricercatori coinvolti. “Sono pochissimi gli indizi su cui ci si può basare per una ricerca sulle origini della vita, ovvero su ciò che ha fatto sì che dall’unità minima, come una singola base, la natura abbia prodotto strutture più complesse. Ora, invece, un indizio forte ce l’abbiamo: una tendenza spontanea osservata verso l’organizzazione dei frammenti di molecole in strutture ordinate, che ha giocato un ruolo fondamentale nella formazione di legami chimici fra questi frammenti, che si sono successivamente costituiti come molecole.”
Il passaggio è dunque quello da una struttura dove i frammenti, come appunto singoli gruppi di 12 basi si auto-ordinavano “impilandosi” l’uno sull’altro come per formare una collana, grazie a legami fisici di attrazione, fino alla formazione di legami chimici fra di essi, che hanno reso queste collane un unico filamento, una molecola vera e propria. Le molecole primordiali dalle quali si è poi sviluppata la vita.

Lo studio si inserisce all’interno di un ambito di ricerca chiamato “ teoria dell’RNA world”, secondo cui la forma più semplice di vita sarebbe un insieme di filamenti di RNA capaci di mutua replicazione. Il punto è che queste catene di RNA primordiale sono esse stesse troppo complesse per poter immaginare che si siano formate grazie a legami chimici casuali, e per questo gli scienziati sono sostanzialmente concordi nell’affermare che deve essere avvenuto qualcosa d’altro prima, che non coinvolga la chimica. Ed è proprio questa la domanda a cui questa ricerca italiana sembra aver dato una riposta: prima dei legami chimici i frammenti di molecola si erano già ordinati spontaneamente fra loro, appunto come le pietre di una collana, e proprio questo avrebbe favorito la formazione degli stessi legami chimici, che hanno poi trasformato le catene di frammenti in lunghi polimeri.
“Sembra sia stato insomma il DNA stesso a guidare il proprio accrescimento, 4 miliardi di anni fa” precisa Bellini.

“L’obiettivo futuro è certamente quello di andare sempre più in profondità – conclude Bellini – per arrivare alle unità minime di questi frammenti. Nel nostro studio abbiamo studiato gruppi di 12 basi che si allungavano anche fino a 200, ma ora sarà necessario ripetere gli esperimenti per unità più piccole, costituite da due o addirittura un’unica base”.
Capire insomma se questa “regola” della tendenza spontanea verso la creazione di strutture ordinate può essere applicata anche alle unità minime dalle quali si ritiene si sia formato l’universo.

@CristinaDaRold

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Giuliano Zanchetta

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.