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Le lampade abbronzanti ti fanno venire il cancro

Uno studio californiano conferma che le lampade per la pelle sono come le sigarette per i polmoni

Tanning_bed_in_useAPPROFONDIMENTO – Così come le sigarette causano il cancro ai polmoni, tra le lampade abbronzanti e il melanoma pare esserci un legame diretto di causa-effetto. Che le lampade facciano male alla salute non lo dice solo lo studio appena pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine, ma lo dicono tutti. Già nel 2009 l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione mondiale della Sanità era arrivata alla conclusione che ci sono prove sufficienti per poter dire che le lampade abbronzanti aumentano in maniera rilevante il rischio di cancro alla pelle e di melanoma oculare, soprattutto quando l’abitudine ad usarle inizia da adolescenti. Per fare questa affermazione avevano analizzato oltre 20 studi epidemiologici e avevano pubblicato le loro conclusioni su Lancet Oncology.

Se ciò non bastasse, nel 2014 un team di scienziati della Dartmouth University (USA) ha scoperto che gli adolescenti che si abbronzano indoor possono essere particolarmente vulnerabili a sviluppare il BCC, la forma più comune di cancro della pelle tra i giovani.
“Nel nostro Paese nel 2014 – chiarisce una nota dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica – sono circa 11.000 mila i nuovi casi di melanoma (erano meno di 6.000 nel 2004, 7.000 nel 2010, 10.500 nel 2013). È un tipo di tumore della pelle in costante crescita, infatti le diagnosi sono quasi raddoppiate in dieci anni, particolarmente fra i giovani. Gli under 40 sono fra i più colpiti: il 20% dei casi è riscontrato in pazienti di età compresa fra 15 e 39 anni”.

Stando ai dati del 2013 del Youth Risk Surveillance System americano quasi il 13% dei teenager posti sotto analisi usa ha usato sistemi di abbronzatura artificiali, con una grande prevalenza di ragazze delle scuole superiori (20,2%). Circa un terzo delle studentesse ha riportato di aver usato lampade abbronzanti nel corso dell’anno precedente.
È abbastanza chiaro, quindi, che la questione non può essere ignorata.

Lampade come sigarette: possiamo esserne sicuri?
Ce lo dice il nuovo studio californiano: perché si possa dire che c’è un rapporto di causa-effetto tra due fattori, così com’è ormai chiaro esista tra il tabacco e cancro ai polmoni, sono stati identificati nove criteri, i cosiddetti Bradford Hill Criteria. E, dopo l’analisi del team di ricercatori, appare chiaro che lampade solari e melanoma rispondono a otto dei nove criteri. Esattamente gli stessi del fumo di sigaretta.

Ecco gli otto criteri soddisfatti:
1. Consistenza dell’associazione
2. Forza dell’associazione
3. Specificità
4. Temporalità
5. Gradiente biologico
6. Plausibilità
7. Coerenza
9. Analogia

Il punto che non viene soddisfatto è il numero 8: controprova. Ciò non significa che non ci siano prove sperimentali, ma che, per motivi etici, non è possibile dare avvio a esperimenti nei quali le persone vengono volutamente esposte a dosi massicce di raggi UV. Lo stesso punto non è soddisfatto dalle ricerche sul fumo di sigaretta, per gli stessi motivi.

Nel dettaglio
Una vasta meta analisi compiuta dai ricercatori ha sintetizzato una buona fetta di letteratura scientifica che riguarda lettini solari e cancro in una vasta area geografica, indicando, in sostanza, una correlazione del 16% tra lettini e rischio di melanoma. I ricercatori hanno dimostrato che diverse popolazioni riportano associazioni tra cancro alla pelle e sistemi di abbronzature indoor, chiarendo che il rischio è concreto al di là delle nazionalità (consistenza e forza dell’associazione).

La radiazione ultravioletta è un fattore di rischio stabilito per il cancro alla pelle. Si tratta si un rischio chiaro e specifico. La conseguenza più severa dell’esposizione agli UV è, infatti, la possibilità di sviluppare il cancro alla pelle e, siccome i lettini abbronzanti forniscono raggi UV concentrati e direzionati verso il corpo, va da sé la conclusione (specificità). C’è, inoltre, una correlazione dose/risposta tra la quantità di lettini solari e lo sviluppo del melanoma: ogni sessione di abbronzatura all’anno aumenta il rischio dell’1,8%. E il rischio varia a seconda del tipo di pelle. Sono più esposti gli individui con capelli rossi e occhi chiari (gradiente biologico).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che questi dispositivi UV causano carcinomi. Ed anche il meccanismo con il quale la radiazione UV porta al cancro della pelle è chiaro: la penetrazione della barriera epidermica da parte dei raggi UV induce alterazioni del DNA che promuovono la tumorigenesi. I lettini emettono raggi UV-A a dosi pari a 12 volte la potenza della luce solare naturale, che penetrano profondamente il derma, potendo, così, dare avvio al mecanismo (plausibilità)­
Infine, il dato, probabilmente più rilevante, riguarda la coerenza: tutti gli studi effettuati conducono alle stesse conclusioni. Le lampade solari sono per la nostra pelle come le sigarette per i polmoni.

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Crediti immagine: Evil Erin, Wikimedia Commons

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Sara Stulle
Libera professionista dal 2000, sono scrittrice, copywriter, esperta di scrittura per i social media, content manager e giornalista. Seriamente. Progettista grafica, meno seriamente, e progettista di allestimenti per esposizioni, solo se un po' sopra le righe. Scrivo sempre. Scrivo di tutto. Amo la scrittura di mente aperta. Pratico il refuso come stile di vita (ma solo nel tempo libero). Oggi, insieme a mio marito, gestisco Sblab, il nostro strambo studio di comunicazione, progettazione architettonica e visual design. Vivo felicemente con Beppe, otto gatti, due cani, quattro tartarughe, due conigli e la gallina Moira.