IL PARCO DELLE BUFALE

Indiani su Marte

Nell'inserto che Nature dedica alla scienza in India mancano i progressi della ricerca alternativa, un'omissione alla quale ripariamo oggi

Mars__helmet_shaped_rock__168153IL PARCO DELLE BUFALE –  Durante il 102esimo Indian Science Congress che si teneva in gennaio alla presenza di numerosi ministri e del capo del governo Narendra Modi, veniva ricordato tra molto altro che nella preistoria gli indiani viaggiavano nel sistema solare su mezzi volanti lunghi 60 metri: i “Vimana” descritti nel Mahābhārata e nel Rāmāyaṇa. In un episodio del Rāmāyaṇa infatti, un re aveva inseguito un rivale su Marte e gli aveva spaccato l’elmo. Nella sessione sull’astronautica vedica, il dott. Kiran Naik invitava gli scettici a

cercare con Google ‘helmet on Mars‘, vedrete che anche la NASA lo ha trovato e ve ne fornirà le prove. (1)

La rinascita della scienza vedica e induista risale a prima degli incoraggiamenti profusi dall’attuale governo. Dal 2001, la University Grants Commis­sion finanzia corsi di laurea e master in Astrologia, dato

l’urgente bisogno di ringiovanire la scienza dell’Astrologia vedica in India e … di fornire l’opportunità di esportare nel mondo quest’importante scienza.

Dell’esportazione in lingua inglese si incarica sopratutto la rivista Current Science, che fa capo allIndian Academy of Sciences, e che nel febbraio scorso ha ringiovanito anche la fusione fredda con un supplemento inspiegabilmente trascurato da Nature.

Pochi giorni fa, Jeffrey Beall segnalava Three Principles of Akkie Management”, uscito nel 2013 sull’American Journal of Industrial and Business Management, rivista open access dell’editore cinese SCIRP. Due degli autori, l’ingegnere Manuel Arulmani e la biologa V.R. Hema Latha della BNSL, una telecom statale, sono i massimi esperti della civiltà marziana discendente da coloni indiani. Il loro studio della gestione industriale inventata dagli Akkie, i cui “super-manager erano dotati di super-saggezza”, è solo uno dei tanti come si vede dalla bibliografia.

In quasi contemporanea, sulla rivista Academia Arena, Arulmani e Hemalatha rispondevano di sì alla domanda “Pyramids are prehistoric RF antennas?“. Gli indo-marziani erano

super scienziati, esperti di Astronomia, Astrofisica, Ingegneria, Architettura, e avrebbero costruito le immense strutture delle Piramidi senza difficoltà. Marte era la centralina di comunicazione (Main Switch Center) e di energia, la Grande Piramide la “Stazione terrestre principale” e le altre tre sullo stesso asse i “terminali base” che controllavano la posizione assiale del SOLE, della TERRA e della LUNA. …

I super ingegneri preferivano controllare le telecomunicazioni

dal pianeta TERRA, perché il SOLE e la LUNA non sono influenzati dalla “Particella Elettrone” a carica negativa… il neutrino TAMIL.

In fisica gli Akkie, il cui antenato era un Tamil, usavano un codice ternario, rivelavano Arulmani e Helmalatha in “Akkie Mars Code (Prehistoric Scientific Language in Code Form)“, nel numero di giugno 2013 dell’International Journal of Scientific & Engineering Research. Qui riprendono in parte l’articolo più innovativo del loro annus mirabilis, pubblicato un mese prima dalla stessa rivista: “Superscientists of Climate Control”.

I superscienziati hanno tre cromosomi, scrivono gli autori, sono più antichi delle amebe che ne hanno 12, e respirano ozono che, rispetto all’ossigeno dell’atmosfera terrestre, migliora la salute e le facoltà intellettuali.  Gli Akkie, infatti,

avevano risolto con successo i problemi dei cambiamenti climatici. Perciò vivevano a lungo, erano immuni ai lampi … le zanzare non potevano toccarli.

Il riscaldamento globale, stando agli Akkie e agli autori, non è dovuto all’accumulo di gas serra bensì a una deviazione dell’asse magnetico del cosmo (la Luna, il Sole e la Terra hanno smesso di formare un triangolo isoscele) la quale, a sua volta, ha causato una “deviazione genetica” dell’Universo e la comparsa di molte malattie, dal cancro alla depressione.

Arulmani e Helmalatha non dicono dove siano andati gli Akkie dopo aver lasciato Marte, ma ne parlano anche al presente quindi è escluso che si siano estinti. Con i superpoteri a loro disposizione è probabile che abbiano conquistato intere galassie, come si appresta a fare l’Ordine Crociato per la Cristianizzazione del Cosmo a bordo del Vidama ad anti-gravità “Timore del Signore“, inventato dal “mitico” italiano Emidio Laureti, il difensore della superiorità della scienza cattolica, apostolica e romana.

(1)  La redazione lo ha fatto e ha chiesto a Oppy un parere che pubblicherà non appena ne avrà scolorito espressioni inadatte a un quotidiano di scienza.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Crediti immagine: foto attribuita al rover Curiosity/NASA

Condividi su