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Perché saltare i pasti è una pessima idea

Mangiare molto cibo in un'unica volta per poi digiunare molte ore non fa bene alla salute: aumenta il rischio di diabete e problemi cardiaci

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SALUTE – Che per mantenersi in salute (e in forma) il modo giusto bisogna combinare una dieta bilanciata con la giusta dose di attività fisica non smetteremo mai di ricordarlo. E i nuovi studi che indagano gli effetti dei regimi alimentari scorretti vengono continuamente in nostro aiuto: come una recente pubblicazione su The Journal of Nutritional Biochemistry, in cui si spiega che saltare i pasti predispone una serie di “errori”, o meglio effetti indesiderati per la nostra salute, che portano a prendere peso nell’area addominale.

Nello studio, condotto su un gruppo di topi, gli animali che mangiavano tutto il proprio cibo in un solo pasto (o al massimo nel giro di quattro ore) per poi digiunare tutto il giorno sviluppavano insulinoresistenza a livello del fegato, un segno che i ricercatori considerano predittivo del prediabete. Quando il fegato non risponde ai segnali insulinici, che indicano di cessare la produzione di glucosio, tutto quello zucchero extra presente nel sangue viene immagazzinato come grasso.

Rispetto ad altri topi del gruppo di controllo, che avevano accesso illimitato al mangime e potevano quindi regolarsi in modo più appropriato, questi erano stati prima messi a dieta per tre giorni (per perdere peso). Avevano mangiato circa la metà rispetto alle quantità cui erano abituati. Una volta reinserite le calorie originarie avevano poi riguadagnato il peso perduto, raggiungendo i loro compagni. Ma a livello della pancia, l’equivalente del nostro grasso addominale, il guadagno di peso era decisamente più alto rispetto ai topi che avevano potuto mangiare liberamente. Ed è proprio quel tipo di grasso che, quando in eccesso, è associato all’insulinoresistenza e al rischio di sviluppare patologie cardiache oppure il diabete di tipo 2.

Una scoperta che, anche se non si può applicare a chiunque (viste le diverse esigenze di ognuno di noi, che richiedono spesso piani alimentari diversi), supporta l’idea che molti piccoli pasti durante la giornata possano essere la scelta migliore per tenersi in forma ed eventualmente perdere peso. Lo spiega Martha Belury, che insegna nutrizione alla The Ohio State University ed è senior author dello studio sui topi. “Ma la cosa sicura è che non bisogna saltare i pasti per ridurre le calorie che si assumono, perché questo lascia spazio al nostro corpo per fluttuazioni ben più ampie nei livelli di insulina e glucosio. E potrebbe preparare l’organismo a guadagnare più peso, piuttosto che a perderlo.

Sostanzialmente, precisano i ricercatori, si tratta di un unico grande pasto, un binge eating, seguito da ore (anche 20) di digiuno. Un’abitudine decisamente scorretta che purtroppo ancora oggi entra nella quotidianità di molte persone, non sempre per motivi legati al perdere peso o alle preferenze alimentari, ma anche per mancanza di tempo da dedicare a pasti adeguati. Ma “se nel sangue va a finire zucchero in eccesso, le cellule adipose sono ben felici di raccogliere il glucosio e immagazzinarlo”, spiega Belury. “Questo farà di loro delle cellule felici, ma decisamente non è quello che vogliamo noi”.

@Eleonoraseeing

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Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   Crediti immagine: Pixabay

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".