WHAAAT?

Se metà del mondo non si bacia

Il contatto delle labbra come dimostrazione d'amore per noi è la norma, ma non è così per tutti. Ci sono culture nelle quali il bacio non è contemplato

961px-El_Beso_(Pinacoteca_de_Brera,_Milán,_1859)
WHAAAT? Il venerdì casual della scienza – C’è quello famoso immortalato da Alfred Eisenstaed a Times Square, dove un marinaio bacia una donna vestita di bianco nella celebrazione del V-J Day, nell’agosto 1945. Poi ci sono Lilli e il Vagabondo con la loro polpetta, Clark Gable e Vivian Leigh in Via col Vento, ma se dovessimo metterci a elencare i baci famosi -anche nei soli cinema e musica- non finiremmo più. È innegabile che il bacio romantico sia qualcosa che consideriamo parte della nostra cultura, una sorta di metro di valutazione della dimostrazione d’amore e affetto. Ma non per tutti è così, e a chiarirlo ci ha pensato la scienza.

Prima di procedere oltre, va detto che in questo caso per “bacio” si intende un contatto più o meno prolungato tra le labbra di due persone. Per noi è quasi difficile da pensare ma in alcuni casi, precisano gli scienziati che hanno pubblicato il loro studio su American Anthropologist, il bacio può essere considerato tutto fuorché piacevole, anzi, qualcosa che mette a disagio o addirittura disgusta.

Lo studio “Is the romantic-sexual kiss a near human universal?” ha scrutato nei baci di 168 diverse culture del nostro pianeta, per capire dove si fa e dove non si fa. Sfruttando dei metodi standard per le analisi cross-culturali, i ricercatori hanno scoperto che meno della metà delle culture studiate (il 46% per essere precisi) prevede il bacio romantico come dimostrazione amorosa.

Quando si sono approcciati alla ricerca, tutti e tre gli autori (William R. Jankowiak, Shelly L. Volsche e Justin R. Garcia) si aspettavano che a trovare il bacio inappropriato o uno strano modo di indulgere in intimità fosse la minoranza delle culture. Non pensavano certo di trovarsi di fronte a praticamente metà pianeta che non si bacia. “Si tratta di un vero e proprio promemoria di come l’etnocentrismo occidentale possa falsare il modo in cui pensiamo al comportamento umano”, commenta Garcia.

Dove ci si bacia? In Medio Oriente, ad esempio, in tutte le dieci culture contemplate nell’analisi. Nell’America del Nord con il 55% delle culture, ma soprattutto in Europa e in Asia, rispettivamente il 70% e il 73%.

A non baciarsi sono invece le culture dell’America Centrale come anche, riportano gli scienziati, nessun etnografo al lavoro sugli orticoltori e i raccoglitori dell’Africa Subsahariana, della Nuova Guinea e dell’Amazzonia ha testimoniato d’aver visto baci romantici nelle popolazioni. Più complessa e stratificata è una società, più alta è la frequenza di baci tra le persone. Di recente l’attenzione nei confronti del ruolo del contatto ravvicinato e dei baci nella vita sessuale e sentimentale è aumentata di nuovo, e si parlava di un coinvolgimento sul pianeta di addirittura il 90% delle culture.

“Ci siamo accorti che nessuno aveva usato metodi cross-culturali standard per stabilire quanto spesso ci si baciasse nelle diverse società, ma facendolo ci siano potuti rendere conto del perché succede in alcune e in altre no”, precisa Garcia. “Da dove si sia evoluto il comportamento, tuttavia, rimane poco chiaro”, anche se alcuni animali come gli scimpanzé sono noti per il loro baciarsi a bocca aperta.

Per gli esseri umani il bacio è un modo di conoscere il partner, di sentire se si verifica la famosa “chimica” o per avvertire tramite gusto e olfatto le potenziali condizioni di salute. In altri casi ancora, per valutare la compatibilità. Inoltre “il bacio coinvolge scambio di feromoni, saliva e patogeni, il che potrebbe essere pericoloso in quelle società in cui l’igiene orale scarseggia, e baciarsi potrebbe favorire la trasmissione di malattie respiratorie o altre patologie”, conclude Garcia. “Ma questo riguarda solamente quelle società in cui il bacio erotico è visto come parte di un più ampio repertorio sessuale. Come questo passaggio si verifichi, rimane una domanda aperta”.

@Eleonoraseeing

Leggi anche: Verso un Tripadvisor delle malattie tropicali?

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Immagine: Il bacio, Francesco Hayez

Condividi su
Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".