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Troppi integratori: nuovo disturbo alimentare maschile?

Il 22% degli intervistati ha finito per sostituire gli integratori ai pasti, contravvenendo alle indicazioni mediche.

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SALUTE – Secondo un sondaggio realizzato dall’American Psychological Association su 195 uomini fra i 18 e i 65 anni che avevano assunto integratori negli ultimi 30 giorni, per il 22% di essi queste sostanze avevano finito per sostituire i pasti regolari, al punto che, secondo gli esperti, questo fenomeno può qualificarsi come un disturbo alimentare emergente nella popolazione maschile americana.

“Questi prodotti sono diventati un appuntamento fisso quasi onnipresente nelle dispense di molti giovani in tutto il paese e possono essere acquistati sempre e ovunque, dai negozi di generi alimentari alle librerie universitarie” ha spiegato Richard Achiro, docente presso la California School of Professional Psychology, presentando la ricerca durante il convegno annuale dell’American Psychological Association.

I 195 uomini che hanno partecipato allo studio avevano consumato diverse tipologie di prodotti, sia legali che illegali, fra cui proteine, creatina, L-carnitina. Attraverso un sondaggio online, i ricercatori hanno posto loro diverse domande su una varietà di argomenti, dall’uso di integratori, all’autostima, all’immagine del proprio corpo, alle abitudini alimentari, fino alle loro posizioni circa i ruoli di genere.

Per oltre il 40% di essi, l’uso di integratori è aumentato nel corso del tempo e il 22% ha dichiarato di aver addirittura sostituito i pasti regolari con gli integratori, anche se le indicazioni d’uso indicavano che ciò non andava fatto.
Ma l’aspetto forse più allarmante – sottolineano gli autori – è che il 29% degli intervistati ha affermato di essere preoccupato per l’uso che stava facendo degli integratori. L’8% di essi ha affermato che il medico aveva detto loro di ridurre o interrompere l’uso di integratori a causa di effetti collaterali reali o potenziali sulla salute, e addirittura 3 su cento sono stati ricoverati in ospedale per problemi ai reni o al fegato.

Cifre queste, che secondo i ricercatori indicano la presenza di un disturbo alimentare importante nella popolazione maschile americana.

“A causare questo abuso molto rischioso di integratori legati al fitness – sottolinea Achiro – sembra essere una combinazione di fattori, tra cui l’insoddisfazione corporea, una bassa autostima e un certo conflitto dei ruoli di genere, che spinge molti uomini a desiderare di raggiungere quella che reputa essere una mascolinità perfetta. Troppo spesso però non ci si rende conto che un utilizzo spasmodico di queste sostanze può diventare un vero e proprio disturbo alimentare, dove il punto cruciale da trattare sono le cause psicologiche che spingono a un uso eccessivo di farmaci e integratori.”

@CristinaDaRold

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Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Istolethetv, Flickr

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.