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Dal mare alla montagna in Friuli Venezia Giulia

Una passeggiata scientifica in Friuli Venezia Giulia

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SPECIALE AGOSTO – Con questa pioggia e queste temperature cosa c’è di meglio, approfittando delle ferie, di una bella visita ad alcuni dei musei scientifici del Friuli Venezia Giulia? Per aiutarvi nella scelta ve ne presentiamo alcuni…

A pochi minuti dal centro di Trieste, subito dopo il castello di Miramare si trova l’Immaginario scientifico. Il Science Centre Immaginario Scientifico è un museo della scienza interattivo e multimediale che ha per scopo la promozione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. Il centro adotta originali tecniche espositive e innovative metodologie di animazione didattica che rivoluzionano le modalità tipiche di un museo tradizionale. Il museo è, infatti, un luogo vivo dove il visitatore interagisce con gli oggetti presenti e con gli ambienti museali coerentemente con il motto “se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Nel suo insieme, la struttura si propone dunque come un luogo ispirato dall’unione di apprendimento e divertimento, ma vuole anche essere un centro ad alto contenuto didattico per i gruppi scolastici e non solo. Affrettatevi a visitarlo dunque: gli orari dei musei dell’Immaginario Scientifico di Trieste, Pordenone e Malnisio li trovate qui!

In alternativa, se siete in vena di escursioni, c’è il centro visite Gradina, che è situato in posizione panoramica sopra il lago di Doberdò e lo si raggiunge rapidamente dall’omonimo paese. Nel centro si trovano il museo storico naturalistico, il ristorante con la sala promozione dei prodotti tipici del Carso, una sala conferenze e la foresteria con venti posti letto. Nel museo un percorso espositivo e interattivo illustra gli aspetti storici, culturali, vegetazionali, faunistici e di tutela del Carso. Il percorso si apre con la sala dedicata al fenomeno dei laghi carsici, proseguendo la visita si potrà vedere la flora e la fauna che popola il lago e le relazioni alimentari che intercorrono tra le varie specie. L’ultima parte del museo è dedicata alla storia locale e alle tracce lasciate dall’uomo durante gli scontri bellici della prima Guerra Mondiale. Infine, ci si può anche avventurare nell’area protetta, che con i suoi 726 ha di estensione, offre il passaggio da  habitat di ambienti aridi, come i prati di landa o i campi solcati, a quelli di zone umide che circondano i laghi. Il parco è aperto i venerdì dalle 16 alle 21 e i week end dalle 10 alle 21. Un fine settimana da escursionisti da non perdere!

Un’ulteriore scelta potrebbe essere un angolo di foresta tropicale in Friuli Venezia Giulia: La Casa delle Farfalle di Bordano. Si tratta infatti della più ampia esposizione di farfalle e insetti vivi in Italia, con 1.000 metri quadrati di serre riscaldate e altrettanti di mostre e laboratori. Più di 400 specie di farfalle provenienti da tutto il mondo sono qui ospitate nelle 3 grandi serre che riproducono i loro habitat naturali, con piante e animali esotici: l’Africa tropicale, le foreste pluviali asiatiche e il bacino del Rio delle Amazzoni. L’intrattenimento non manca, con mostre, laboratori, e aule video. Alla Casa delle Farfalle vi aspetta quindi un piccolo grande viaggio ai tropici circondati da centinaia di farfalle multicolore, ma anche un centro di educazione ambientale, con eventi a tema, proposte di turismo naturalistico ed ecosostenibile. Cosa aspettate quindi? Il museo è aperto ogni giorno, dalle 9 alle 18: più comodo di così!

Subito girato l’angolo si può far visita alla cittadina di Venzone divenuta simbolo del terremoto del 1976. La città si arricchisce inoltre di un’opportunità in più: accanto al Duomo, al palazzo Municipale, al centro storico, al Museo del Territorio, si può visitare oggi un interessante museo dedicato ai fatti del 1976. Tiere Motus è un’esposizione che attraverso testi e immagini aiuta a ripercorrere e a comprendere meglio la storia del terremoto e della successiva opera di ricostruzione. Il minuzioso lavoro di documentazione e la fedele ricostruzione dei fatti sono resi con esattezza e sensibilità. Un’esperienza unica, per un fine settimana alternativo. Il museo è aperto tutti i pomeriggi, i sabati e le domeniche dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Concludiamo la nostra gita nel pordenonese con un classico. Non poteva infatti mancare un museo di storia naturale. Vi proponiamo quindi il Museo Civico di Storia Naturale, che ha sede nel cinquecentesco Palazzo Amalteo a Pordenone. La visita si sviluppa attraverso varie sale: quella degli invertebrati, la sala dei minerali, dei diorami, alcune sale che ricostruiscono i musei dell’Settecento e dell’Ottocento, la sala di Osteologia e infine la sezione preistorica, dove si può ammirare l’imponente ricostruzione di un mammut. Nel corso dell’Estate in Città (luglio e agosto) il Museo apre le sue sale espositive anche i giovedì sera, oltre a tutti i pomeriggi della settimana, dalle 20.30 alle 22 con attività specifiche e legate alle mostre temporanee e permanenti.

Non rimane altro che augurarvi: buon divertimento!

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Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Peter PZ, Flickr

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Helena Pertot
Dopo la laurea in lettere ho frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. Ora provo a fare la giornalista scrivendo di scienza, educazione e cinema per diverse testate. Mi trovate anche su twitter @HelenaPertot