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Chi saranno i Nobel 2015? Tante donne tra le previsioni

Ad animare l'attesa per i premi di quest'anno ci pensa l'agenzia Thomson Reuters. Vediamo chi sono i nomi più gettonati

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ATTUALITÀ – Mancano pochi giorni alla consegna dei premi Nobel 2015, che inizieranno lunedì 5 ottobre, ma qualche nome circola già.

Ad animare l’attesa ci pensano le previsioni della Thomson Reuters, un’agenzia del settore dell’informazione economico-finanziaria, che ogni anno pubblica le scoperte dei possibili vincitori al Nobel in Medicina, Fisica, Chimica ed Economia. L’agenzia stila le proprie previsioni sulla base delle citazioni e dei riferimenti ricevuti dai vari scienziati nei loro campi di ricerca. Dal 2002 le previsioni hanno trovato riscontro nella nomina ufficiale ben 35 volte.

Per ognuna delle quattro aree di ricerca, l’agenzia pubblica le tre scoperte scientifiche più probabili. Ecco quelle per il 2015.

Medicina  o Fisiologia

Kazutoshi Mori dell’Università di Kyoto e Peter Walter dell’Università della California di San Francisco sono in lizza per aver scoperto come il corpo ripara le proteine ​​dalla forma alterata che altrimenti causerebbero danni o malattie in una parte di cellula chiamata reticolo endoplasmatico. Grazie a questa scoperta lo scorso anno i due scienziati avevano ricevuto il Premio Lasker, soprannominato “Nobel Americano”, poiché spesso precede la conquista di quello europeo.

Jeffrey Gordon dell’Università di Washington a St. Louis è nella tripletta dei favoriti per aver mostrato una relazione tra dieta, metabolismo e flora batterica che popola l’intestino umano.

Infine, Alexander Rudensky del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, Shimon Sakaguchi dell’Università di Osaka, e Ethan Shevach dei National Institutes of Health potrebbero vincere il Nobel per la Medicina 2015 per le scoperte relative alle cellule immunitarie conosciute come cellule T e la loro funzione nelle malattie autoimmuni, nelle allergie e nelle infiammazioni.

Fisica 

Per i premi in fisica la Thomson Reuters propone tra i possibili vincitori Paul B. Corkum, del Consiglio Nazionale delle Ricerche del Canada e Ferenc Krausz della Ludwig Maximilians University di Monaco di Baviera per le loro scoperte nel campo dell’attofisica, quel settore della fisica che si occupa dei fenomeni subatomici di durata non superiore a un attosecondo, cioè un trilionesimo di secondo (10−18 secondi).

C’è anche una donna tra i possibili vincitori del Nobel per la fisica. È Deborah S. Jin dell’Università del Colorado, per i suoi studi pionieristici nel raffreddamento delle molecole, che hanno permesso l’osservazione di reazioni chimiche a velocità ridotta dando un contributo importante alla comprensione di processi molecolari determinanti per la ricerca in ambito medico ed energetico. Deborah S. Jin ha già ricevuto nel 2013 il premio L’Oreal-Unesco For Women in Science (eccola in video mentre spiega piena di entusiasmo la sua attività di ricerca).

Completa la tripletta di candidati Zhong Lin Wang del Georgia Institute of Technology, per aver sviluppato una tecnologia che utilizza nanogeneratori per trasformare il movimento fisico in energia elettrica, applicabili anche nel campo dell’abbigliamento.

Chimica

Tra i favoriti per il Premio Nobel per la Chimica di quest’anno secondo la Thomson Reuters ci sono solo donne.

Carolyn Bertozzi dell’Università di Stanford per i suoi contributi alla chimica “bioorthogonal”, che si riferisce a reazioni chimiche in cellule vive e organismi. Il laboratorio della Bertozzi sta usando il processo messo a punto per sviluppare sonde intelligenti per l’imaging medicale.

Emmanuelle Charpentier, del Laboratorio di Medicina Molecolare Infettiva Svedese, e Jennifer A. Doudna, ricercatrice presso l’Howard Hughes Medical Institute, per aver sviluppato il metodo CRISPR/CAS-9, utile per modificare il genoma e le cui implicazioni potrebbero portare importanti sviluppi nel futuro trattamento delle malattie genetiche.

Infine John Goodenough dell’Università del Texas di Austin, e Stanley Whittingham dell’Università di Binghamton a New York per la ricerca che ha portato allo sviluppo della batteria agli ioni di litio.

Economia 

Il premio per l’Economia in memoria di Alfred Nobel assegnato dalla Banca di Svezia vede tra possibili vincitori Charles F. Manski, della Northwestern University di Evanston, che ha dedicato i propri studi agli effetti e ai limiti delle politiche sociali.

John A. List dell’Università di Chicago si è concentrato su alcuni esperimenti che valutassero, in ambienti naturali, se il comportamento dei soggetti fosse coerente con le teorie economiche.

Completa la lista delle previsioni, Sir Richard Blundell dell’University College di Londra per i suoi studi empirici di microeconometrica e per i suoi studi sui comportamenti economici delle famiglie in un periodo di crisi economica.

Non resta che attendere ancora una settimana e poi arriverà l’annuncio ufficiale dell’Accademia di Svezia sui vincitori del premio Nobel 2015. Intanto i bookmakers aggiustano le quotazioni dei principali candidati. Perché anche i Nobel sono fonte di scommesse e muovono un’ingente quantità di denaro.

Chi ha scommesso incroci le dita!

Leggi anche: Un altro italiano fra i premi IgNobel

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Thomas Fisher Rare Book Library, Flickr

 

 

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Daniela Moretti
Sono cresciuta sull'Appennino Tosco-Romagnolo. Ho studiato fisica a Bologna. Lavoro a Genova in un laboratorio di ricerca e a Trieste studio divulgazione scientifica tra mostre, musei e video.