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A studiare mi aiuta Google

Gli strumenti messi a disposizione dal colosso americano al servizio della scuola

16386392968_42c2218ecf_b SPECIALE SETTEMBRE – Basta dare un’occhiata al Data Center di Google per capire la dimensione dell’azienda, la potenza finanziaria e la capacità di concretizzare idee innovative. Spesso il colosso americano fa passi da gigante in alcuni settori perché unisce le proprie ingenti possibilità di finanziamento all’innovazione introdotta da aziende, talvolta anche piccole, ma dotate di qualità e ingegno. Poteva dunque forse mancare una sezione tutta dedicata alla scuola?

Certo a scuola è utile sfruttare uno spazio web gratuito come Drive, per condividere i compiti con chi a scuola non era presente o per fare ricerche in modo collaborativo, online e in tempo reale. Tuttavia Google ha pensato anche di fornire strumenti mirati per le singole materie, applicazioni online per imparare divertendosi, suggerimenti per la didattica.
Andiamo dunque a scoprire alcune delle offerte più interessanti del colosso californiano.

Il primo strumento è dedicato agli insegnanti perché, come diceva Francesco di Sales, “insegnare è la base per imparare”. Teach for Google fornisce dunque corsi, idee per la didattica e  tutte le informazioni per usare le applicazioni di Google dedicate all’insegnamento. Dalla stessa piattaforma è possibile accedere a Google for Education, con i dispositivi escogitati da Google per la scuola, i corsi, le community e le applicazioni.

Il WebStore di Google accoglie il visitatore con la frase un po’ presuntuosa “Learning starts here“. Sebbene l’apprendimento non inizi da Google – contrariamente a quanto dice la frase in inglese – ci sono molti strumenti utili per imparare. Soffermandoci sulle scienze, sono tante le applicazioni utili per studiare divertendosi:

Matematica

  • Il modo migliore per introdurre gli studenti all’algebra è il programma di Pre-Algebra Algebra calculator è utile invece per risolvere punto per punto qualsiasi equazione algebrica;
  • Per trovare soluzioni a problemi di fisica, matematica, finanza e informatica in modo interattivo c’è Brilliant;
  • Geogebra serve invece a ottenere una rapida rappresentazione grafica di funzioni matematiche e figure geometriche.

Biologia

  • Biodigital permette di ricostruire in 3D il corpo umano per facilitare lo studio dell’anatomia;
  • Cell Puzzle è un gioco per scoprire cosa si nasconde dentro le cellula;
  •  Le principali lezioni della scienza, spiegate in un modo divertente, sono invece a disposizione su Amazing Science;

Chimica

  • Useful periodic table è un ottimo strumento per conoscere gli elementi chimici, attraverso l’interazione e i quiz appositamente studiati;
  • Chemistry knowledge game sono giochi che aiutano nell’apprendimento delle principali leggi della chimica;
  • MolView consente di visualizzare e studiare i legami chimici e le interazioni a livello molecolare;

Informatica

  • Run Marco è un gioco creato per imparare a scrivere il codice che si nasconde dietro i nostri computer.

Astronomia

  • Per gli appassionati di Giove è possibile partire alla scoperta delle sue lune con Juppiter moons;
  • Planetarium è invece un utile strumento per imparare a riconoscere le costellazioni;
  • Amazing astronomy invece offre ogni giorno le immagini più affascinanti scattate dalla NASA con relativa spiegazione.

L’unico svantaggio delle applicazioni offerte da Google deriva dal fatto che il più delle volte sono in lingua inglese. Tuttavia giocare in una lingua diversa potrebbe essere un’ottima occasione per ampliare il proprio vocabolario, esplorando tutta la terminologia connessa con la scienza.

Per rimanere sempre aggiornati sulle applicazioni inserite da Google nella sezione Education e per trarre ispirazione dal lavoro di altri insegnanti, seguite la chat #Ditchbook.

@AnnoviGiulia

Leggi anche: I social network incontrano la scuola

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: BrianMMathers, Flickr

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Giulia Annovi
Mi occupo di scienza e innovazione, con un occhio speciale ai dati, al mondo della ricerca e all'uso dei social media in ambito accademico e sanitario. Sono interessata alla salute, all'ambiente e, nel mondo microscopico, alle proteine.