IL PARCO DELLE BUFALE

“Global Warming? L’Antartide se ne frega!”

Uno studio "redatto dalla NASA" e capitanato da Jay Zwally della NASA rivela un notevole aumento dei ghiacci continentali antartici, in tempo per evitare decisioni intempestive al vertice sul clima di Parigi

IL PARCO DELLE BUFALE – I lettori sono invitati a condividere l’ottimismo del pinguino imperiale, del meteorologo dilettante Aldo Meschiari, al quale si deve il titolo e del presentatore televisivo ten. col. Guido Guidi causato da uno studio “della NASA“, “capitanato” da Jay Zwally.

Mentre la custode lottava contro una nuova generazione di zanzare e malediceva il global warming milanese, sul Journal of Glaciology usciva infatti un articolo di alcun ricercatori del Centro Goddard della NASA. Per dirla con il ten.col. Guidi:

Se non fosse gelato sarebbe il classico sasso nello stagno. Una notizia recentissima: le misurazioni altimetriche satellitari mostrano che l’Antartide ha un bilancio di massa positivo, guadagna più ghiaccio di quanto non ne stia perdendo. In pratica non sta crescendo solo di estensione, come mostrano chiaramente sempre le misure satellitari da quando si è iniziato ad impiegarle, ma anche di volume.

Come Enzo Pennetta, faro dell’anti-darwinismo nazionale, l’alt.uff. delle FF.AA. non hai mai visto spargere sale sulle strade ghiacciate. Così non crede che l’acqua dolce geli prima di quella salata, e che durante l’inverno australe – non quest’anno, ma forse ha di nuovo perso gli occhiali – i ghiacci marini si estendano anche per via dell’acqua dolce riversata sul mare dai ghiacciai costieri.

glaciologi concordano sul fatto che l’Antartide si sciolga più di quanto congeli. Johannes Feldmann e Anders Levermann, dell’Istituto per il clima di Postdam lo ripetono martedì 3 novembre sui PNAS,

La calotta glaciale antartica perde massa a un tasso accelerato e gioca un ruolo più importante nell’innalzamento globale del livello del mare. È molto probabile che il settore dell’Antartide occidentale sul mare di Amundsen sia già stato destabilizzato.

Aldo Meschiari rivela il motivo della contraddizione con quanto “redatto dalla NASA”. Sta nel grafico pubblicato da quattro dilettanti nel 2011:

La “notizia recentissima” è che i dati satellitari analizzati da Jay Zwally et al. si fermano 2008. Sono poco affidabili, spiegano Gavin Schmidt del GISS-NASA, l’esecrato Michael Mann che nel 1998 commise l’esecrata mazza di hockey e altri scienziati-anguria (Verdi fuori e comunisti dentro, come il Papa). Con sei anni di dati in più, i ghiacciai antartici non crescono frenando l’innalzamento del livello del mare, dicono costoro, ma continuano a fare l’esatto contrario:

Fonte: Christopher Harig e Frederik Simons, 2015, animazione di Hot Whopper

Zwally irrita un tantino il ten. col. Guidi perché sotto tortura, si presume, il vile “capitano” si dice d’accordo con le angurie catastrofiste:

Se le perdite della Penisola antartica e di parti dell’Antartide orientale proseguono con il tasso d’aumento degli ultimi 20 anni, tra 20 o 30 anni annulleranno il guadagno a lungo termine in Antartide orientale.

Sono previsioni poco meno allarmiste di quelle di Johannes Feldman:

Nelle nostre simulazioni, 60 anni di fusione al tasso osservato attualmente bastano a innescare un processo inarrestabile che continua per millenni e potrebbe innalzare il livello del mare di almeno 3 metri. Il processo è molto lungo, ma è probabile che stia già iniziato.

Zwally insinua inoltre di aver analizzato una serie incompleta. La sua indica che tra il 2003 e il 2008 l’Antartide ha ridotto di 0,23 mm/anno l’innalzamento del livello del mare, invece di aumentarlo di 0,27 mm/anno come calcolato dai colleghi. Gli viene il dubbio che gli sia sfuggito qualche rubinetto rimasto aperto, ma il ten. col. Guidi ha solo certezze:

comunque si deve pagare pegno all’AGW, perciò si deve specificare che, probabilmente, nei prossimi venti o trenta anni, l’accumulo di precipitazioni nevose non sarà più superiore allo scioglimento e il trend cambierà di segno, possibilmente rimettendo tutti d’accordo. Tutti tranne quelli che invece di supporre che si sarebbe sciolto, si sono effettivamente attrezzati per fare delle misure ;-).

Che sollievo! I satelliti GRACE e Cryosat non esistono e da 20 anni gli scienziati warmisti “suppongono” tutte le misure.

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Crediti immagini: Kate Ter Haar, Flickr/CC

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