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La bellezza è (letteralmente) negli occhi di chi guarda

Le differenze di opinione sulla bellezza non sono genetiche, ma piuttosto riguardano il nostro bagaglio di esperienze personali. Ecco perché anche i gemelli identici possono non concordare tra loro.

146532556_ad2ce9f325_zRICERCA – Nonostante alcuni canoni della bellezza siano considerati universali anche al di là delle differenze culturali, come la preferenza per i visi simmetrici, pare che comunque la bellezza sia un concetto davvero molto soggettivo, che non dipende (o non solo) dalla genetica, ma piuttosto dalle personali esperienze di vita. Sono queste, secondo i risultati di una ricerca recentemente pubblicata su Current Biology, che ci fanno avere opinioni divergenti sull’aspetto degli altri e che fa discordare anche gemelli identici.

C’è chi non cambierebbe mai l’aspetto del proprio marito con pancetta con un Leonardo di Caprio in piena forma, chi trova incredibilmente attraente Angelina Jolie e chi la considera ben poco affascinante. Cosa rende così diversa la nostra opinione?

Durante l’esperimento condotto dal Massachussetts General Hospital in collaborazione con la Harvard University di Cambridge e la Harvard Medical School di Boston i ricercatori hanno inizialmente osservato le preferenze estetiche di 35.000 volontari di fronte a immagini di visi. Tra questi anche 547 coppie di gemelli identici e 214 coppie di gemelli diversi ma dello stesso sesso.

Ebbene, ciò che hanno riscontrato è che i gemelli, anche i gemelli identici, discordano tra loro sulle preferenze estetiche esattamente come gli altri partecipanti. Il che fa presupporre che ci sia ben poco di genetico in questo. E, secondo il team di ricercatori, non sono nemmeno la famiglia, la stessa scuola, il livello economico familiare a stabilire queste differenze, ma le esperienze veramente uniche per ognuno di noi: le facce che vediamo in tv e sui media o le interazioni sociali uniche che costruiamo giornalmente. Perfino il viso del nostro primo partner influenzerà le nostre preferenze estetiche future.
Altri studi sono previsti per approfondire il tema, ma possiamo forse già dire che il detto della nonna “La bellezza è negli occhi di chi guarda” è scienza.

Leggi anche: La giornata internazionale dell’albinismo tra bellezza, discriminazione e violazione dei diritti umani

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Pierre Tourigny, Flickr

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Sara Stulle
Libera professionista dal 2000, sono scrittrice, copywriter, esperta di scrittura per i social media, content manager e giornalista. Seriamente. Progettista grafica, meno seriamente, e progettista di allestimenti per esposizioni, solo se un po' sopra le righe. Scrivo sempre. Scrivo di tutto. Amo la scrittura di mente aperta. Pratico il refuso come stile di vita (ma solo nel tempo libero). Oggi, insieme a mio marito, gestisco Sblab, il nostro strambo studio di comunicazione, progettazione architettonica e visual design. Vivo felicemente con Beppe, otto gatti, due cani, quattro tartarughe, due conigli e la gallina Moira.