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LIBRI – Vaccini, complotti e pseudoscienza

La nuova collana di divulgazione scientifica Scientia et Causa esordisce con un libro collettivo sull'emergenza vaccini.

5ff888_37014be3e14e43648059cbbedb405470CULTURA – L’opposizione ai vaccini è vecchia quanto i vaccini stessi, ma negli ultimi anni è diventata molto preoccupante. Una piccola ma agguerrita minoranza di attivisti anti-vaccini è riuscita a ottenere una enorme visibilità e a insinuare nei genitori il dubbio che questi interventi, in molti casi veri e propri salvavita, abbiano più rischi che benefici. E alla fine anche nel nostro Paese in alcune regioni le coperture vaccinali sono scese al di sotto della soglia minima per garantire l’immunità di gregge. Risolvere il problema richiederà probabilmente qualcosa di più di obblighi e sanzioni. L’intera società deve interrogarsi per comprendere quali meccanismi abbiano permesso alla disinformazione di ostacolare in maniera tragicamente tangibile la tutela della salute pubblica e su come contrastarli. Nel libro Vaccini, complotti e pseudoscienza (C’era una volta edizioni, 2015), primo volume della collana Scientia et Causa a cura dello psicologo e divulgatore Armando De Vincentiis, questo tema è affrontato in modo corale, sfruttando le competenze complementari dei medici, psicologi, giornalisti e ricercatori che hanno collaborato al volume.

Dopo la prefazione del farmacologo Silvio Garattini, il volume apre con il saggio introduttivo di De Vincentiis, che descrive il fenomeno in termini psicopatologici: siamo di fronte a una vera e propria paranoia di massa. All’interno di elaborate teorie del complotto, le informazioni errate diventano invulnerabili alla logica. I movimenti che si oppongono ai vaccini hanno inoltre assunto caratteristiche quasi religiose: le persone si uniscono tra loro e traggono conforto nello scagliarsi contro un nemico comune. Ma come si può affrontare la situazione? A questo prova a rispondere il capitolo del neuropsicologo Sergio Della Sala e della psicologa Sara Pluviano, che partendo dalla stringente attualità fanno il punto su cosa funziona, cosa non funziona e cosa è certamente controproducente quando si fa comunicazione sui vaccini. Nonostante esistano ancora pochi studi, è infatti possibile identificare e sfruttare alcuni punti deboli della narrativa anti-vaccinista. Segue il contributo del giornalista e cacciatore di bufale Paolo Attivissimo, che riassume nei dettagli la truffa di Wakefield, ritenuta in gran parte responsabile della recente avanzata del movimento anti-vaccini. Il pediatra Giovanni Ragazzini prosegue sfatando uno dei più frequenti dubbi che vengono inculcati nei genitori: davvero i vaccini “sovraccaricano” il sistema immunitario dei bambini? Il medico Edoardo Altomare invece spiega che non serve leggere dei saggi scientifici per capire le conseguenze di un mondo senza vaccini: basta la letteratura. Da Bulgakov a  Roald Dahl passando per Philip Roth sono molti gli autori che hanno testimoniato gli orrori di terribili malattie oggi facilmente prevenibili. La giornalista Cristina Da Rold, una delle firme di OggiScienza, analizza dati alla mano il ruolo dell’informazione: il 42% degli italiani usa la rete per trovare informazioni sanitarie, ma il problema è che né gli algoritmi dei motori di ricerca, né (tanto meno) i social network sono progettati per favorire contenuti attendibili. Ma aspettate a dare la colpa a internet: l’80% degli italiani, per esempio, si informa prevalentemente con la televisione. La realtà è che esiste un problema generale di formazione che riguarda certamente i cittadini e i politici, ma anche i troppi giornalisti che sono privi dei più elementari strumenti per lavorare su argomenti scientifici.
Un gruppo di volontari di AIRIcerca (Erica Repaci, Alessandra Iero, Silvia Licciulli, Irene Maja Nanni, Assunta Croce, Maddalena Donzelli e Federico Forneris) firma invece un utile ripasso sui vaccini e sul loro impatto, spiegando in modo semplice e chiaro com’erano e come sono prodotti. Il saggio conclusivo è invece affidato a Silvano Fuso, chimico e socio effettivo del Cicap, secondo il quale nell’opposizione ai vaccini sono identificabili diverse caratteristiche della pseudoscienza: superficialmente le ragioni degli anti-vaccinisti sono presentate come supportate da prove scientifiche e da medici rispettabili, ma approfondendo la realtà non potrebbe essere più diversa. Secondo Fuso, educazione e informazione sono le uniche armi possibili per coltivare un genuino senso critico, proseguendo il progetto cominciato dal compianto divulgatore Carl Sagan.

Ma può un altro libro sui vaccini risolvere l’emergenza? Ovviamente no: non esiste una ricetta, e comunque vada non sarà un’impresa semplice né breve. Ma dando voce a diversi professionisti, il testo Vaccini, complotti e pseudoscienza pone l’accento sulla necessità di riunire molteplici competenze. Non è un lavoro solo per pediatri, o solo per giornalisti, e se si vuole capire come agire efficacemente bisogna studiare attentamente le ricerche degli psicologi sulla comunicazione anche (e a maggior ragione) quando indicano che l’approccio a cui siamo più affezionati non è quello che dà più risultati.

Leggi anche: Il vaccino che ha salvato 17 milioni di vite

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Stefano Dalla Casa
Giornalista e comunicatore scientifico, mi sono formato all’Università di Bologna e alla Sissa di Trieste. Scrivo abitualmente sull’Aula di Scienze Zanichelli, Wired.it, OggiScienza e collaboro con Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione. Ho scritto col pilota di rover marziani Paolo Bellutta il libro di divulgazione "Autisti marziani" (Zanichelli, 2014). Su twitter sono @Radioprozac