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Perché i serpenti hanno perso le zampe

Non per vivere nell'acqua ma per scavare e cacciare sottoterra: lo studio supportato dalla Royal Society fa luce sulla loro evoluzione

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SCOPERTE – Le analisi condotte sul fossile di un rettile hanno portato un gruppo di ricercatori ad aggiungere un tassello nel puzzle dell’evoluzione dei serpenti. Rispondendo, in particolare, a una domanda: come hanno fatto i serpenti a perdere gli arti? Hongyu Yi della University of Edinburgh’s School of GeoSciences e i suoi colleghi lo spiegano su Science Advances, dopo un ampio studio supportato dalla Royal Society. Non è successo per passare dalla terraferma alla vita negli oceani, come suggerisce il grosso delle ipotesi al riguardo, bensì per poter scavare cunicoli e cacciare prede al loro interno.

La scoperta è arrivata studiando le ossa dell’orecchio interno di un cranio vecchio 90 milioni di anni, appartenente alla specie Dinilysia patagonica. I resti di questo rettile, lungo due metri e strettamente imparentato con i serpenti moderni, sono stati analizzati tramite tomografia computerizzata; ne è emerso che le cavità e strutture caratteristiche dell’orecchio interno (in particolare un ingrandimento del vestibolo) sono le stesse che oggi si trovano nei serpenti che scavano gallerie, e servono a controllare l’udito ma anche l’equilibrio mentre si muovono, per identificare al meglio le prede sottoterra. Una peculiarità che i serpenti che vivono sopra la terra o in acqua non hanno.

“Questa scoperta non sarebbe stata possibile dieci anni fa”, ha commentato Mark Norell dell’American Museum of Natural History, coinvolto nel gruppo di ricerca, “la tomografia computerizzata ha rivoluzionato il modo in cui possiamo studiare gli animali antichi. Speriamo che queste novità concorrano a far luce sull’evoluzione di molte altre specie, come le lucertole, i coccodrilli e le tartarughe”.

D. patagonica, peraltro, è il serpente scavatore più grande noto alla scienza, e studiarlo ha rafforzato negli scienziati l’idea che tutti i serpenti moderni facciano capo a un antico antenato, che probabilmente era proprio uno scavatore. “Come i serpenti abbiano perso le zampe è stato a lungo un mistero per la scienza”, racconta Yi in un comunicato, “ma sembra sia successo quando i loro antenati si sono adattati alla vita da scavatori. L’orecchio interno dei fossili può rivelare una quantità preziosa di informazioni, molto utili quando la parte esterna dei resti a disposizione è troppo danneggiata o fragile per poter essere esaminata”.

@Eleonoraseeing

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Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Jon Sullivan, Wikimedia Commons

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".