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Donazione di organi: nel 2015 in 100 mila hanno detto sì

Gli ultimi dati del Centro Nazionale Trapianti mostrano una situazione sempre più favorevole, ma c'è ancora molto da fare

Secondo il report del Centro Nazionale trapianti, se messe in condizione di esprimere la propria scelta, 9 persone su 10 acconsentono alla donazione dei propri organi. Crediti immagine: Pixabay

APPROFONDIMENTO – Sono state 104.571 le dichiarazioni di intenti espresse nel 2015, una media di circa 1000 al giorno, contro le 15.137 registrate nel 2014: quasi 10 volte tanto. Merito dell’iniziativa “Una scelta in comune”, che ha introdotto una nuova modalità di registrazione della dichiarazione di volontà in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità. Si tratta di una possibilità che attualmente è in vigore in 454 comuni (erano 23 nel 2014, 8 nel 2013 e 3 nel 2012), che anche se rappresentano circa lo 0,5% degli oltre 8000 comuni italiani, mostrano comunque un boom rispetto al 2014. Da questi dati – pubblicati a metà febbraio dal Centro Nazionale Trapianti – emerge un trend molto importante: se messe in condizione di esprimere la propria scelta, 9 persone su 10 acconsentono alla donazione dei propri organi. Delle oltre 104 mila persone che hanno espresso dichiarazione di intenti nel 2015 al momento del rinnovo della carta di identità, solo l’8,4% ha detto no.

In generale il 2015 si è concluso positivamente per quanto riguarda i trapianti in Italia, anche se per quelli pediatrici si è registrato un calo delle donazioni. Ancora oggi un bambino su 5 muore prima di aver avuto la possibilità di un trapianto. “Le donazioni sono meno dei trapianti, ma riusciamo a far fronte alle necessità perché prendiamo cuori anche in Francia e Spagna grazie a meccanismi di accordi internazionali”, spiegava qualche giorno fa in anteprima ad Ansa Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, che ha il compito di controllare e coordinare l’attività di prelievo e trapianto su scala nazionale.

https://infogr.am/trapianti_pediatrici

Il numero di trapianti di cuore, fegato e pancreas ha registrato un buon incremento nell’anno appena trascorso, arrivando nel 2015 rispettivamente a 246 (19 in più rispetto al 2014), 1067 (10 in più rispetto al 2014) e 50 interventi (7 in più del 2014). I trapianti di rene sono stati 1.877, mentre quelli di polmone hanno subito una leggera inflessione: dai 126 nel 2014 ai 112 del 2015.

https://infogr.am/n_trapianti-47247

Una novità rispetto al 2014 è la donazione da vivente, che ha registrato un evidente incremento e che ha permesso di effettuare 1494 donazioni nell’arco dei 12 mesi, 51 in più rispetto al 2014. Per quanto riguarda il rene in particolare, nel 2015 si è raggiunto un vero e proprio record, sfondando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+50 rispetto al 2014, +74 rispetto al 2013 e +109 rispetto al 2012).

Cresce il numero di donazioni perché cresce il numero di donatori: 1388 nel 2015, in lieve crescita rispetto al 2014. Ma a crescere sono soprattutto i donatori di tessuti: cornea e cute in primis. L’Italia – vale la pena sottolinearlo – è inoltre il primo paese in Europa per numero di donatori di cornea.

https://infogr.am/trapianti_tot_donatori

Nonostante i piccoli passi in avanti che si registrano anno dopo anno, le liste d’attesa continuano però a essere ben più corpose rispetto al numero di trapianti effettivamente realizzati. Il numero di pazienti in attesa di ricevere un organo negli ultimi anni non è cresciuto ma non si è nemmeno ridotto considerevolmente. Nel 2002 i pazienti in lista d’attesa per un rene erano 6789, oggi sono 6765; quelli in lista per un cuore sono addirittura cresciuti, passando da 654 nel 2002 a 731 nel 2015, e i malati che aspettano un polmone sono oggi 383, mentre erano 261 nel 2002. Al 31 dicembre 2015 erano in lista d’attesa 9070 persone, la maggior parte delle quali in attesa di un trapianto di rene. Per avere un ordine di grandezza, nel 2015 sono stati effettuati 1877 trapianti a fronte di una lista d’attesa di 6765 persone.

Tuttavia, una buona notizia c’è: fra i pazienti che escono dalle liste d’attesa, oltre 7 su 10 hanno avuto la possibilità di un trapianto, e in particolare per quanto riguarda il fegato ottiene un trapianto prima che sia troppo tardi l’82% di chi ne ha bisogno.

https://infogr.am/trapianti_n-22887

@CristinaDaRold

Leggi anche: Midollo osseo: come migliorare l’esito dei trapianti

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.