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Perché opporsi al matrimonio tra persone dello stesso sesso?

L'obbligo reciproco di fedeltà tra i coniugi sembra essere il cuore della questione, anche secondo uno studio della University of California - Los Angeles

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Una ricerca ha messo in relazione l’opinione sui matrimoni omosessuali e l’atteggiamento nei confronti della sessualità. Crediti immagini: Elvert Barnes, Flickr

RICERCA – Quali sono le motivazioni di chi si oppone ai matrimoni tra persone dello stesso sesso? Dopo le ultime settimane trascorse a discutere e commentare il ddl Cirinnà e la sua sorte, una prima risposta dalla scienza arriva con lo studio della UCLA (University of California – Los Angeles) appena pubblicato su Psychological Science: “The political divide over same-sex marriage. Mating strategies in conflict?”. La conclusione è piuttosto incisiva: molti vedono nelle unioni tra uomini e tra donne omosessuali una minaccia per il proprio stile di vita, per il proprio matrimonio e per la sua stessa definizione e istituzione. Questo perché li considerano più promiscui e promiscue rispetto agli eterosessuali.

“Molte delle persone che si oppongono non sono a loro agio con il sesso casuale, perciò si sentono minacciate dalla promiscuità”, commenta in un comunicato il leader dello studio David Pinsof, che insieme alla collega Martie Haselton, senior author, ha coinvolto nell’indagine più di mille partecipanti, 523 uomini e 562 donne, il 27% dei quali contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Nella prima fase dell’indagine i due ricercatori hanno mostrato ai partecipanti delle immagini di coppie gay per valutare quanto le associassero a parole ed espressioni legate alla promiscuità. Entrambi erano consapevoli che spesso chi partecipa agli studi tende a rispondere quello che pensa sia “giusto”, anche se non è davvero la sua opinione. Proprio per evitare risultati falsati, il test è stato progettato in modo particolare.

Uomini e donne hanno guardato una serie di parole associate a due aggettivi/categoria, “promiscuo” (cui si riferivano espressioni quali sesso casuale, avventura di una notte) e “monogamo” (fedele, amorevole) insieme a immagini di coppie gay oppure eterosessuali. Il compito consisteva nell’associare le parole alle due categorie premendo un bottone, indicando anche che coppia c’era nelle fotografie. I ricercatori hanno misurato la rapidità di risposta. “Se ti risulta difficile non associare ‘gay’ a ‘promiscuo’ allora ti serve più tempo a rispondere quando ti trovi davanti l’associazione tra ‘gay’ e ‘monogamo’” spiega Haselton, e mentire su questo è difficile.

In una seconda fase i partecipanti dovevano dire, su una scala di 7 punti (molto d’accordo – totalmente contrario) quanto si riconoscevano in affermazioni come:

il matrimonio è tra un uomo e una donna

il matrimonio tra persone dello stesso sesso mina il significato della famiglia tradizionale

mi oppongo alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso

sostengo un divieto costituzionale al matrimonio tra persone dello stesso sesso

le coppie omosessuali dovrebbero avere gli stessi diritti legali di quelle eterosessuali per potersi sposare

il sesso senza amore è ok

posso facilmente immaginare di avere rapporti casuali con più partner ed essere a mio agio

Chi concordava di più con le ultime due sosteneva anche il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il tempo di reazione nella prima fase e le risposte nella seconda raccontano una storia molto simile, ma per Pinsof la vera sfida era riuscire – tramite analisi statistica – a predire il supporto o la contrarietà dei partecipanti al matrimonio omosessuale in funzione di questi due elementi. In base alla scala a sette punti gli autori hanno potuto spiegare il 42,3% della variazione, e “nella ricerca psicologica arrivare a spiegare il 42% è un risultato enorme”, commenta Haselton.

Il timore di chi si oppone è che “i coniugi [dei matrimoni eterosessuali] abbiano più tentazioni che li spingono a tradire”, dice Pinsof. “La promiscuità non è una minaccia grave per le persone che sono più a loro agio con l’indipendenza economica delle donne, con il matrimonio in età più adulta e l’avere numerosi partner sessuali. Questo perché le donne non dipendono dagli uomini per il supporto finanziario”. A veder minacciato lo stile di vita sarebbero i più conservatori, legati ai tradizionali “ruoli di genere”, come la donna che antepone la famiglia alla carriera e l’uomo che guadagna per mantenere moglie e figli.

Dal ddl Cirinnà, non a caso, è stato tolto l’obbligo di fedeltà per le coppie omosessuali proprio perché considerato troppo simile al matrimonio eterosessuale. Ma pochi giorni fa un disegno di legge presentato dal PD (e sottoscritto da 11 senatori tra i quali la Cirinnà stessa) ha proposto di togliere dall’articolo 143 del Codice Civile il riferimento all’obbligo reciproco di fedeltà tra i coniugi anche per i matrimoni civili. Promiscuità e fedeltà nella coppia sembrano davvero essere al centro della questione, ma ora possiamo dirlo con dei primi dati alla mano.

@Eleonoraseeing

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".