WHAAAT?

Effetto Johnny Depp: un volto dai tratti femminili è più attraente?

La risposta arriva da uno studio che ha valutato le preferenze femminili, servendosi di fotografie gender blender.

Se non dobbiamo classificare un volto come maschile o femminile tendiamo a preferire quello dai tratti più femminili. Crediti immagine: Wikimedia Commons

WHAAAT? Il venerdì casual della scienza – In alcuni casi le donne trovano più attraenti gli uomini con volti dai tratti femminili, in altri no. Si tratta di gusti personali? La preferenza ha una componente biologica?

Per il momento vi diciamo che tutto questo ha un nome ed è “effetto Johnny Depp”. I ricercatori l’hanno studiato sfruttando le immagini gender blender, ovvero quelle fotografie in cui un volto maschile viene photoshoppato su uno femminile o viceversa (qui qualche esempio). Hanno scoperto che questi volti ci appaiono poco attraenti solo quando prima di valutarne la bellezza dobbiamo classificarli come un viso appartenente a una donna o a un uomo; se non siamo costrette a farlo, tendiamo a preferire quelli dai tratti più femminili. L’articolo è appena uscito su PLoS ONE.

La processing fluency, ovvero la facilità con la quale vediamo, processiamo e incaselliamo delle informazioni in una categoria, sarebbe la chiave di questa preferenza. “Fare uno sforzo mentale in questo senso può cambiare le nostre prime impressioni, persino di fronte a qualcosa di oggettivamente grazioso”, conferma in un comunicato Piotr Winkielman, co-autore dello studio. “La nostra idea era proprio stabilire se lo sforzo di attribuire un genere a un volto ambiguo avesse un effetto a cascata sulla percezione negativa di quel volto”, continua il collega Jamin Halberstadt.

Nella seconda parte dell’esperimento, alcuni dei partecipanti dovevano prima di tutto categorizzare i volti (sempre gender blender) in base all’etnia, ma la scelta non ha poi influito su quanto li trovassero o meno attraenti. Non si tratta perciò di un’avversione legata all’ambiguità, dice Halberstadt.

“Siamo già a conoscenza del fatto che le preferenze femminili in fatto di volti maschili cambiano per l’influenza degli ormoni” e, biologicamente parlando, si può andare alla ricerca di tratti che indichino il partner come un fornitore di buoni geni, un compagno valido per farsi proteggere o come un padre presente -il che non vale solo per la nostra specie-. Un esempio noto è la barba: in media le donne considerano gli uomini dotati di barba più sicuri di sè, saggi e anziani, ma non più attraenti (ci sono vari studi al riguardo, tipo questo e questo). Eppure queste modifiche possono essere spiegate anche attraverso un processo cognitivo: se non dobbiamo incasellare il volto come appartenente a uomo o donna, tendiamo a preferirne uno dalle caratteristiche più femminili.

@Eleonoraseeing

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".