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Gli ittiosauri si estinsero prima del tempo per i cambiamenti climatici

Una ricerca internazionale ha ricostruito la storia evolutiva dei rettili marini, facendo luce sulle cause della loro estinzione

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Circa 90 milioni di anni fa, i cambiamenti climatici che hanno modificato gli ecosistemi marini sono stati responsabili dell’estinzione degli ittiosauri. Crediti immagine: Heinrich Harder, Wikimedia Commons, Public Domain

SCOPERTE – Gli ittiosauri sembrano delfini preistorici, ma erano parenti acquatici dei varani. Convissero con i dinosauri, ma si estinsero prima di loro, 90 milioni di anni fa. La colpa? Dei cambiamenti climatici. Uno studio pubblicato su Nature Communications firmato a primo nome da Valentin Fischer (università di Liegi e Oxford), spiega perché non siano riusciti – in termini evolutivi – a ‘tenere il passo’ con le mutazioni ambientali e si siano estinti prematuramente, agli inizi del Cretaceo.

Predatori attivi e idrodinamici, con una lunghezza variabile dai 2 (Ichthyosaurus) ai 21 metri (Shastasaurus), questi rettili marini erano profondamente adattati alla vita marina di tutto il Triassico e Giurassico e assai diversificati quanto a forma corporea e ruolo ecologico. Finora si pensava che si fossero estinti a causa di bioeventi relativamente minori: cause sfuggenti e congetturali, non collegate a un chiaro evento geologico o geochimico.

Invece il nuovo studio dimostra che lungo tutto il Cretaceo inferiore gli ittiosauri erano sì presenti in abbondanza, ma non come si credeva in passato e comunque con un ridotto numero di specie. Gli ultimi rappresentanti erano caratterizzati da inferiori tassi di natalità e di evoluzione fenotipica, mentre i loro elevati tassi di estinzione si legavano a un aumento dell’instabilità ambientale.

Il gruppo di ricerca – che comprende scienziati belgi, britannici, francesi e russi – è stato in grado di ricostruire l’evoluzione degli ittiosauri nel corso degli ultimi 120 milioni di anni della loro vita e di valutare le cause della loro scomparsa. Un lavoro reso possibile da una serie di tecniche d’avanguardia per quantificare la biodiversità di questo gruppo di rettili. La vera e propria fine per gli ittiosauri avvenne infatti a causa dei cambiamenti climatici globali che caratterizzarono il Cenomaniano (periodo compreso tra i 100 e i 94 milioni di anni fa), in cui gli ecosistemi marini si riorganizzarono profondamente. All’epoca, i poli della Terra non erano ghiacciati e i livelli del mare erano molto più elevati di quelli attuali.

Spiega Fischer in un comunicato: “Nonostante gli aumenti delle temperature e del livello del mare attestati nelle rocce di tutto il mondo possano non aver colpito direttamente gli ittiosauri, fattori correlati come i cambiamenti nella disponibilità di cibo, rotte migratorie, specie concorrenti e luoghi di riproduzione sono tutti potenziali fattori, probabilmente verificatisi insieme così da condurre gli ittiosauri all’estinzione”. Una fine inaspettata che però permise alla megafauna marina del tardo Cretaceo di fiorire in forme ancor più spettacolari.

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