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Simpson e Griffin in difesa di Darwin

Stranimondi questa settimana ci riporta dentro l'ironia dei Simpson e dei Griffin che cerca di raccontare i movimenti antievoluzionisti e creazionisti degli Stati Uniti.

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Secondo l’intelligent design alcune caratteristiche dell’universo e delle cose viventi sono spiegabili meglio attraverso una causa intelligente piuttosto che attraverso la selezione naturale. Crediti immagine: Pixabay

STRANIMONDI – Negli Stati Uniti la teoria dell’evoluzione di Darwin è stata ed è tuttora oggetto di critiche e attacchi da parte di un movimento creazionista che dal Novecento a oggi è sembrato – paradossalmente – in grande evoluzione. Sebbene in un primo momento gli antievoluzionisti si opponessero all’evoluzione darwiniana con argomenti e ipotesi smaccatamente religiose, nel corso dei decenni il loro piano d’azione è cambiato, approdando a un tentativo più sottile capace di mascherare la prospettiva creazionista attraverso argomentazioni scientifiche e dati di fatto empirici. Questo atteggiamento è oggi noto come Intelligent Design, che rappresenta una delle ultime metamorfosi del creazionismo. Movimenti di opinione, una parte consistente della popolazione, musei e parchi creati ad hoc, importanti politici repubblicani (compreso l’ex presidente George Bush Jr e il candidato alle ultime primarie repubblicane, Marco Rubio, poi sconfitto da Donald Trump e Ted Cruz) sono, più o meno esplicitamente, vicini all’Intelligent Design. Ciò non poteva passare inosservato agli sceneggiatori di serie tv a cartoni animati americani quali Simpson e Griffin, che fanno della satira sociale un punto di forza del loro umorismo.

Gli antievoluzionisti e I Simpson

I Simpson hanno dedicato addirittura un intero episodio alla diatriba tra evoluzionisti e antievoluzionisti: si tratta di “Lisa la scettica”, episodio 21 della diciassettesima stagione. La sceneggiatura dell’episodio richiama esattamente i tentativi dei sostenitori dell’Intelligent Design che, a più riprese, hanno tentato di modificare i programmi delle scuole pubbliche affiancando, all’evoluzione darwiniana, anche un’alternativa creazionista, come ad esempio successe nello stato della Louisiana.

La scuola elementare di Springfield, frequentata da Bart e Lisa Simpson, si piega alle pressioni esercitate dalla comunità religiosa della città, capeggiata dal Reverendo Timothy Lovejoy e dall’ultrafondamentalista cristiano Ned Flanders. Quando il preside Seymour Skinner annuncia l’insegnamento del creazionismo Lisa protesta in modo veemente, argomentando colpo su colpo all’annuncio di Skinner, dimostrandosi molto informata sull’attualità del dibattito (forse un po’ troppo, considerando che Lisa è pur sempre una bambina di 8 anni, seppur straordinariamente intelligente), come si può vedere nel video che segue.

Le proteste di Lisa sono ben fondate ma appunto un po’ poco credibili, tuttavia gli sceneggiatori si rifanno inserendo nella sequenza un video esilarante, tipico dello humour dei Simpson. Nelle prime serie i video didattici interpretati dall’attore Troy McClure sono uno dei momenti di più riuscita comicità della serie. Ne è un esempio il video che segue, dove viene “spiegato” che cos’è il DNA, ovvero “la ricetta che Dio usa per crearti”, dice McClure a un bambino. Nel video McClure indossa un cappello da chef con su scritto “God” e improvvisa una ben poco limpida spiegazione su cosa sia il DNA. Anche qui possiamo vedere una sorta di ammiccamento al creazionismo dell’Intelligent Design, che cerca di conciliare aspetti propriamente scientifici con una prospettiva religiosa di fondo, che finisce però per prendere il sopravvento sulla prima. Un po’ come accade nel video di McClure dove la fulminea chiusura del video mostra la pochezza dei contenuti scientifici, mentre rimane ben impresso che è Dio a usare questo fantomatico DNA.

Gli antievoluzionisti e I Griffin

Più secca e diretta la satira dei Griffin, che dedicano alcuni dei loro proverbiali e apparentemente demenziali intermezzi proprio all’antievoluzionismo e all’atteggiamento antiscientifico di una parte dei cittadini statunitensi. Iniziamo da una clip tratta da un episodio della quarta stagione della serie.

Quello che sembra il solito sketch a cavallo fra non-sense e umorismo decisamente greve si anima improvvisamente quando la voce fuori campo di Peter Griffin annuncia che “lo stato del Kansas mi costringe a offrirvi l’alternativa della Chiesa alla teoria dell’evoluzione”. Il riferimento è al dibattito che nei primi anni 2000 si aprì intorno alla decisione dello stato del Kansas di ammettere nelle scuole pubbliche l’insegnamento delle ipotesi critiche nei confronti dell’evoluzione darwiniana, una delle tappe fondamentali della preoccupante crescita dell’antidarwinismo negli Stati Uniti.

In un altro fulminante e divertente sketch tratto dalla quinta stagione gli sceneggiatori dei Griffin prendono di mira esattamente lo spirito antiscientifico di alcuni cittadini statunitensi. La puntata si apre con Peter Griffin che decide di diventare un “redneck” (nell’edizione italiana “mangiapannocchie”). Il termine “redneck” sta a indicare in modo dispregiativo gli abitanti bianchi degli stati meridionali e rurali degli USA, in particolare quelli con atteggiamenti più razzisti e retrogradi. Infatuatosi improvvisamente dell’atteggiamento redneck, Peter Griffin decide di comportarsi in tutto e per tutto come uno di loro. Eccolo quindi davanti alla televisione a guardare la popolare trasmissione televisiva americana di divulgazione scientifica “Cosmo” di Carl Sagan, naturalmente in una versione per “redneck”, ovvero ridoppiata al fine di fornire contenuti scientifici accettati dalla iperconservatrice e ultrareligiosa comunità di riferimento. Ecco allora che la clip, in pochissimi secondi, trae in rassegna tutti i più grossolani convincimenti dei redneck, qui presi di mira per ironizzare anche sui cittadini americani non redneck che però credono e professano convinzioni antiscientifiche.

Secondo questa versione modificata di “Cosmo” l’Universo non ha miliardi di anni, ma solo centinaia e centinaia: è il riferimento alla scrittura biblica secondo la quale la Terra è stata creata solo seimila anni fa e che fa sì che gli ambienti antievoluzionisti della prima ora neghino il tempo profondo evocato dalle scoperte geologiche prima e dalla teoria di Darwin poi. Poi, come è nato l’Universo? La spiegazione di Sagan è piuttosto articolata (e si conclude con “Big Bang”) ma nella versione per redneck il doppiaggio dice “Dio”, pronunciato lungamente in modo da coprire il lungo discorso di Sagan. Il rifiuto delle scoperte di fossili e resti di antichi animali è sottolineato dal “se guardate alle ossa di Gesù” che copre “se guardate alle ossa dei tyrannosaurus rex”. Non a caso per le teorie creazioniste i dinosauri sono un brutto grattacapo. Le datazioni dei resti ossei e dei fossili sono l’ennesima smentita della cronologia biblica che il creazionismo originale sostiene.

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Enrico Bergianti
Giornalista pubblicista. Scrive di scienza, sport e serie televisive. Adora l'estate e la bicicletta.