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22.11.63. Indietro nel tempo per salvare Kennedy

Questa settimana Stranimondi ci porta dentro una nuova serie tv di fantascienza: 22.11.63. Cosa faresti se potessi tornare indietro nel tempo e salvare Kennedy?

STRANIMONDI – Cosa faresti se potessi andare indietro nel tempo e…? Riempite i puntini a piacimento: è un tipico esempio di esperimento mentale, una tipologia di ragionamenti e argomentazioni molto utilizzati ad esempio nella filosofia morale e del diritto (ma anche nella fisica: non a caso uno degli articoli più dibattuti della fisica del XX secolo, l’articolo di Einstein-Podolski-Rosen sulla meccanica quantistica, si basa su un esperimento mentale).

Ritornando alla domanda iniziale: cosa faresti se potessi andare indietro nel tempo e…potessi impedire l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy? La risposta del protagonista della serie televisiva di Hulu, 22.11.63Jake Epping, un insegnante, è netta: cercherei di salvarlo, cambiando il passato. Ma sarà davvero possibile? La serie è tratta dall’omonimo libro e best seller di Stephen King e va in onda su Fox (canale 108 di Sky) ogni lunedì alle 21, fino al 30 maggio. Fra i produttori di 22.11.63 spicca J.J. Abrams, regista del reboot di Star Wars e fra i co-creatori di Lost, altra serie in cui i paradossi temporali sono all’ordine del giorno (con alterne fortune, come visto in un altro degli episodi di “Stranimondi”).

Trama

Epping, interpretato da James Franco, è un insegnante di letteratura. La sua vita è destinata a cambiare radicalmente quando il suo amico Al Templeton, che gestisce una tavola calda, gli mostra un passaggio spazio-temporale che consente di viaggiare indietro nel tempo, esattamente nell’ottobre del 1960. Una scoperta sconvolgente per Epping, che si somma alla drammatica richiesta di Templeton: l’amico chiede al giovane insegnante di restare negli anni Sessanta e di sventare l’assassinio di Kennedy, cambiando per sempre la storia.

Il passaggio spazio-temporale ha una caratteristica: una persona può trascorrere anche giorni, mesi, anni nel passato, ma una volta usciti e rientrati nella tavola calda e quindi in quello che per noi è il presente saranno passati solo due minuti. Altra caratteristica fondamentale è che ogni cambiamento della storia ha effetti sul presente se e soltanto se non si rientra nel passaggio: a ogni nuovo ingresso la storia si cancella e si verifica la “linea principale”, che prevede la morte di Kennedy e ogni avvenimento precedente a ogni ingresso nello spazio.

Ecco quindi che Epping vede Templeton sparire per soli due minuti e lo vede tornare decisamente invecchiato e gravemente malato. In quei due minuti Templeton aveva trascorso due anni negli anni Sessanta, nel tentativo di salvare Kennedy. Tuttavia, come spiegherà lo stesso Al, la Storia non ha alcuna voglia di cambiare, e pare materializzarsi ordendo dei tentativi di fermare e limitare la capacità di azione di chi, dal “presente”, torna negli anni Sessanta. Nel suo caso, l’impedimento è un cancro, che lo porta alla morte (nel nostro presente). Dapprima riluttante, Epping eredita la missione dell’amico scomparso, deciso a cambiare il passato (e non solo la vicenda Kennedy).

Citazioni e riferimenti

Le citazioni di Ritorno al futuro abbondano: dall’ambientazione, che ricorda le ormai mitiche scene della trilogia di Zemeckis negli anni Cinquanta, al libricino di scommesse che Epping eredita da Templeton e che serve per ottenere denaro negli anni Sessanta. Di certo le premesse sono agli antipodi: se “non cambiare il passato” è il mantra di Doc Brown, qui siamo decisamente all’opposto.

In un’altra scena, nel 1960 Epping suona al piano una canzone dei Beatles, decisamente in anticipo rispetto ai tempi: altra citazione dell’universo ideato da Zemeckis, quando Marty McFly alla chitarra “improvvisa” una ormai leggendaria versione di Johnny B. Goode tre anni prima della sua pubblicazione.

La scelta di Epping è uno dei momenti chiave del primo episodio, il cui titolo (“La tana del Bianconiglio”) fa esplicito riferimento ad Alice nel Paese delle Meraviglie, certo, ma anche a un altro classico della fantascienza degli ultimi decenni, ovvero Matrix: Epping, come Neo, entra nella tana del Bianconiglio, sebbene inizialmente la sua adesione al progetto di Templeton sia molto più fredda e titubante dell’epica scelta di Neo di fronte a Morpheus.

Chissà, poi, se il protagonista riuscirà a cambiare la Storia, esattamente come avveniva in Inglorious Bastards di Quentin Tarantino, dove un attentato in un cinema francese uccideva Adolf Hitler e altri gerarchi nazisti. Se il cinema fu fatale per il Führer, chissà che il piccolo schermo non lo sia per Lee Harvey Oswald. Lo stesso Oswald che, nella quarta puntata della serie, è alle prese con l’assemblaggio di un fucile (che, presumibilmente, utilizzerà nell’attentato a Kennedy). Vedendo questa scena il pensiero corre subito a un film italiano che si apre con una altrettanto ucronica rivisitazione del 22 novembre 1963…

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Enrico Bergianti
Giornalista pubblicista. Scrive di scienza, sport e serie televisive. Adora l'estate e la bicicletta.