SCOPERTE

Estinzione dei dinosauri: colpa del vulcanismo o dell’asteroide?

Secondo il nuovo studio dell’Università del Michigan si è trattato di "una serie di sfortunati eventi", a distanza ravvicinata

I ricercatori hanno analizzato i gusci di conchiglie fossili ritrovati nell’isola di Seymour, nell’Antartico, e hanno individuato due picchi di riscaldamento delle temperature dell’oceano in Antartide. Crediti immagine: Sierra V. Petersen

SCOPERTE – L’estinzione di massa dei dinosauri avvenuta nel tardo Cretaceo circa 66 milioni di anni fa potrebbe essere dovuta all’effetto combinato di due fenomeni: le eruzioni vulcaniche avvenute nella regione dei Trappi di Deccan, in India, e l’impatto di un asteroide nella penisola dello Yucatan, in Messico. Questo è quanto emerge da una nuova ricostruzione dei picchi di riscaldamento delle acque dell’oceano Antartico ottenuta dai ricercatori dell’Università del Michigan grazie alla tecnica della paleotermometria isotopica.

I ricercatori hanno analizzato i gusci di conchiglie fossili ritrovato nell’isola di Seymour, nell’Antartico, e hanno individuato due picchi di riscaldamento delle temperature dell’oceano in Antartide. Il primo picco, con un riscaldamento di circa 7,8 gradi Celsius, corrispondeva alle emissioni di gas serra rilasciate nell’atmosfera dalle violente eruzioni vulcaniche dei Trappi di Deccan, in India. Il secondo picco, con un riscaldamento di circa 1,1 gradi Celsius, è stato registrato circa 150mila anni dopo in corrispondenza proprio dell’impatto dell’asteroide che ha dato vita al cratere di Chicxulub nello Yucatan.

Sierra Petersen, ricercatore del dipartimento di Terra e Scienze Ambientali dell’Università del Michigan, è l’autrice dell’articolo pubblicato il 5 luglio sulla rivista scientifica Nature Communications e ha spiegato:

“Questi nuovi record di temperature dimostrano un collegamento diretto tra il vulcanismo, l’impatto dell’asteroide e l’estinzione di massa, un collegamento che è proprio il cambiamento climatico avvenuto. Abbiamo scoperto l’estinzione di massa avvenuta alla fine del Cretaceo è stata causata da una combinazione del vulcanismo e dell’impatto di un asteroide, una teoria che prende due piccioni con una fava”.

Per decadi gli scienziati hanno discusso su quale fosse stato l’evento che circa 66 milioni di anni fa, al passaggio dal periodo Cretaceo al Paleogene, ha causato l’estinzione di massa non solo dei dinosauri, ma anche dei tre quarti delle specie animali e vegetali presenti sul pianeta Terra. Un dibattito diviso in due fazioni: coloro che davano la colpa al vulcanismo contro coloro che invece attribuivano l’estinzione all’impatto dell’asteroide.

Ora questo studio dimostra che tra i due litiganti, il terzo potrebbe avere ragione. La teoria della combinazione dei due eventi, chiamata anche meccanismo press-pulse, trova così una conferma proprio nello studio condotto da Petersen sulle temperature dell’antico oceano Antartico insieme a Kyger Lohmann, suo collega dell’Università del Michigan, e Andrea Dutton, ricercatore dell’Università della Florida.

I ricercatori hanno analizzato 29 gusci di molluschi bivalvi, simili alle vongole, che sono stati trovati nell’isola di Seymour in Antartide e sono riusciti così a ricostruire i cambiamenti di temperatura delle acque antartiche in un lasso di tempo di 3,5 milioni di anni. I molluschi avevano dimensioni tra i 5 e i 12 centimetri e vivevano tra i 65,5 e i 69 milioni di anni fa in un delta costiero poco profondo situato proprio vicino alla punta settentrionale della penisola Antartica, che in quel tempo non era un luogo invaso dai ghiacci come lo conosciamo oggi, ma un rigoglioso continente con foreste di conifere.

Analizzando le concentrazioni isotopiche di ossigeno e carbonio dei gusci dei molluschi con la tecnica della paleotermometria isotopica i ricercatori sono così riusciti ad individuare due differenti picchi sintomo di un improvviso riscaldamento, ha spiegato la Petersen:

“Uno studio precedente aveva già indicato che l’estinzione di massa di fine Cretaceo si è articolata in due differenti momenti, anche se molto vicini tra loro. Si tratta di due differenti impulsi di estinzione che le nostre ricerche dimostrano coincidere con i picchi di riscaldamento associati ai rispettivi eventi scatenanti”.

La conclusione, per la Petersen e i colleghi, non è difficile da trarre. Incolpare il solo vulcanismo o il solo asteroide della scomparsa dei dinosauri non sarebbe giusto: entrambi i fenomeni hanno portato ad un successivo riscaldamento che ha causato il rapido cambiamento climatico e con esso l’estinzione di massa del Cretaceo. Una sfortunata combinazione di eventi che, forse, se si fossero verificati in un tempo non così ravvicinato, non avrebbero avuto l’effetto di cancellare i dinosauri dalla faccia del pianeta e lasciare campo libero all’essere umano.

@oscillazioni

Leggi anche: L’asteroide che spazzò via i dinosauri fece estinguere anche il 90% dei mammiferi

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Condividi su
Veronica Nicosia
Aspirante astronauta, astrofisica per formazione, giornalista scientifica per passione. Laureata in Fisica e Astrofisica all'Università La Sapienza, vincitrice del Premio giornalistico Riccardo Tomassetti 2012 con una inchiesta sull'Hiv e del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica Giancarlo Dosi 2019 nella sezione Under 35. Content manager SEO di Cultur-e, scrive di scienza, tecnologia, salute, ambiente ed energia. Tra le sue collaborazioni giornalistiche Blitz Quotidiano, Oggiscienza, 'O Magazine e Il Giornale.