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ToBo: l’app italo-americana che aiuta i bambini con autismo

Piccoli compiti, gettoni e ricompense: anche app, smartphone e tablet entrano in gioco per aiutare i bimbi autistici.

Uno strumento motivazionale ideato per incentivare i bambini con autismo a svolgere compiti e attività che, solitamente, risultano di scarso interesse oppure troppo difficili.

SENZA BARRIERE – Si chiama ToBo ed è un’applicazione per smartphone e tablet che promette di aiutare i bambini colpiti da autismo a esprimere tutto il proprio potenziale. Parola di Paola Diora, insegnante di ruolo alla Wilshire Crest Elementary School di Los Angeles, originaria di Torino e ideatrice, insieme alla collega e socia Candyce Bruce, dell’innovativa app pensata per far interagire i più piccoli con il mondo esterno.

“Sono una terapista ABA e dal 1998 mi occupo di bambini con autismo e con gravi difficoltà cognitive. Insieme a Candyce Bruce, collega e business partner, ho fondato anche Jewels for Life, un’agenzia di consulti per supportare i giovani con autismo e le loro famiglie. L’esperienza maturata negli anni mi ha consentito di conoscere a fondo gli strumenti utilizzati per accrescere le potenzialità di questi ragazzi e consentirgli di esprimersi e di relazionarsi al meglio”, racconta con entusiasmo Diora. “L’idea dell’app, tuttavia, è nata solo un anno fa, dopo una chiacchierata con Candyce, e prende spunto da uno strumento motivazionale già impiegato nel nostro ambiente, sia nelle scuole sia nelle famiglie, e utilizzato in Italia principalmente dai terapisti: la token economy.”

Parliamo di un sistema di rinforzo a gettoni studiato per incrementare i comportamenti corretti, come specifica la docente. “Si tratta di uno strumento motivazionale ideato per incentivare i bambini con autismo a svolgere compiti e attività che, solitamente, risultano di scarso interesse oppure troppo difficili. Eseguire una dispensa di matematica, restare al proprio banco durante una lezione, rimanere in fila al supermercato, stare seduti a tavola, non manifestare comportamenti violenti nei riguardi dei compagni di classe, intervenire in un dialogo al momento opportuno, imparare ad andare in bicicletta, socializzare con altri bambini e molte altre situazioni di vita giornaliera a scuola, a casa o nella comunità.” Queste sono solo alcune delle eventualità per le quali può essere impiegata la token economy e, nello specifico, ToBo. I vantaggi dell’app, infatti, risiedono nella familiarità che i bambini hanno sviluppato con questo tipo di tecnologia e nella possibilità di utilizzo in qualsiasi luogo, a patto che si abbia uno smartphone o un tablet con se.

Crediti immagine: itunes.apple.com

Ma come funziona esattamente l’applicazione? “ToBo mutua il nome dalla token board, conosciuta in Italia come scheda token. Il sistema fa si che il bambino possa guadagnare tokens (ovvero, gettoni) su una scheda digitale, creata in precedenza dall’adulto, dove si stabilisce quanti gettoni il bambino debba guadagnare per ricevere il premio desiderato. Pensiamo, per esempio, al caso di un bambino che dovrebbe fare i compiti di matematica ma non vuole svolgere cinque addizioni. Si può chiedere al piccolo cosa vorrebbe come premio dopo aver eseguito le operazioni. Poniamo che il bambino risponda “un biscotto”. In questa circostanza, si può selezionare sull’app l’immagine di un biscotto e il numero di gettoni da guadagnare per ottenerlo. Ad ogni addizione potrà corrispondere un gettone, così da attribuire alle cinque monete il biscotto-premio.

Quando la scheda token sarà completa, comparirà l’immagine del biscotto, con palloncini o coriandoli, a seconda dell’impostazione scelta, e una musichetta di congratulazioni, anche questa impostata in precedenza”, spiega Diora. Nel caso in cui l’oggetto desiderato dal bimbo non fosse nelle immagini offerte dall’app, ToBo consente, inoltre, di caricare le proprie foto, come ulteriore strumento per incentivare la motivazione dei più piccoli. E il successo dell’app pare proprio essere indubbio. Tradotta in più di cinque lingue, ToBo ha conquistato colossi della tecnologia quali Apple e Microsoft. Già disponibile per il sistema operativo iOS, da agosto l’app sarà scaricabile anche da Android al costo di 3,99 dollari.

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Milly Barba
Science Writer e Marketing Communications Director in ambito Informatico e tech. Copywriter e event planner, con oltre dieci anni di esperienza nell'organizzazione e promozione di festival ed eventi quali il Festival della Scienza di Genova. Activist @SingularityU Milan. Laureata in Letteratura Italiana e Linguistica, sono specializzata in Comunicazione della Scienza. Per OggiScienza curo la rubrica #SenzaBarriere dedicata a inclusione, accessibilità e ricerca.