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Akihito, l’Imperatore scienziato

Ora vuole abdicare, per dedicarsi a tempo pieno alle sue grandi passioni: l'ittiologia e la storia della scienza.

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L’imperatore del Giappone Akihito, che ha recentemente chiesto di abdicare, potrà dedicare alle sue passioni: l’ittiologia e lo studio della storia della scienza giapponese. Crediti immagine: aotaro, Flickr

ESTERI – Akihito, il 125° Imperatore della millenaria dinastia giapponese, ha chiesto di abdicare. Troppo vecchio, troppo stanco, ha detto. Molto amato dal suo popolo, l’Imperatore giapponese verrà soprattutto ricordato per aver istituito il sistema imperiale di massa, cercando in tal senso di avvicinare la figura imperiale al popolo. Con un gesto senza precedenti, infatti, dopo il terribile tsunami che portò alla catastrofe di Fukushima l’Imperatore si rivolse per la prima volta direttamente al suo popolo, utilizzando una forma moderna di lingua giapponese. È stato anche il primo imperatore a sposare una borghese. E, infine, è stato un illustre scienziato, dedicandosi con rigore e passione all’ittiologia.

L’interesse della casa regnante (la più antica del mondo e l’unica che ancora si fregia del titolo di Imperatore) per le scienze biologiche non è nuovo. Anche suo padre, il celebre Hirohito (che dalla sua morte è chiamato Imperatore Showa), aveva una grande passione per la biologia marina. L’interesse di Hirohito si manifestò fin dall’adolescenza, quando iniziò a studiare e classificare tutta la flora e la fauna marina della Baia di Sagami, su cui si affacciava la residenza estiva della casa imperiale. Divenuto imperatore, fece costruire un laboratorio scientifico di tipo occidentale in un edificio del Palazzo Imperiale di Tokyo, impiegando a tempo pieno tre ricercatori. La sua perizia nella classificazione ben presto divenne nota a livello mondiale: più di 28 000 specie furono inviate al laboratorio per la classificazione. Oltre all’interesse nella tassonomia, l’Imperatore si concentrò sullo studio degli idrozoi.

La passione del padre si trasmise ai figli. Il più giovane, Principe Hitachi, si è dedicato agli studi sul cancro, mentre il primogenito, l’attuale Imperatore Akihito ha conservato l’interesse per la biologia marina del padre, concentrandosi però sullo studio della famiglia dei gobidi (comunemente chiamati ghiozzi), sulla tassonomia e sulla storia della scienza in Giappone nel periodo Meiji. Il quel periodo, sul finire dell’Ottocento, il Giappone intraprese un enorme sforzo per occidentalizzarsi, riuscendoci in pochi anni, e dette l’avvio all’imperialismo nipponico. Suoi articoli scientifici sono apparsi sulla rivista Gene e sul Japanese Journal of Ichthyology, e l’Imperatore è inoltre membro attivo di numerose accademie scientifiche internazionali.

Il legame della famiglia imperiale con l’acqua però non morirà con Akihito (che dal momento della sua morte verrà ricordato come Imperatore Heisei), poiché il figlio ed erede al trono Naruhito è molto attivo nelle politiche di utilizzo e conservazione delle acque.

@gia_destro

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