IL PARCO DELLE BUFALE

Revisione con scippo V: la pista napoletana

I plagi commessi da Giovanni Tarantino e Camine Finelli partono dall'Università Federico II e si moltiplicano sulle riviste di editori predoni.

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IL PARCO DELLE BUFALE – Durante le festività, il solerte Peer 1 ha proseguito gli scavi tra i contributi scientifici, in discipline che spaziano dall’epatologia alla genetica e alla cardiologia, di Giovanni Tarantino dell’Università Federico II di Napoli e di Carmine Finelli a volte della stessa università e più spesso della Fondazione Stella Maris Mediterraneo.

Con l’aiuto di decine di coautori, i due specialisti della violazione del copyright e del furto dell’altrui proprietà intellettuale si avviano a battere un record mondiale.

Se si considerano le pubblicazioni indicizzate da PubMed, Tarantino batte con 18 plagi su 95 il suo giovane e brillante ex studente, arrivato per ora a 16 su 37. I collaboratori più assidui comprendono un ex studente di Tarantino ancor più giovane e brillante: Matteo Nicola Dario Di Minno che, scrive su ResearchGate, dalla laurea nel 2006 ha totalizzato ben 209 pubblicazioni, anche se nel 2015 ne elencava 20, ed è membro del comitato editoriale del World Journal of Gastroenterology, la rivista preferita da Tarantino & Finelli per collocarci la refurtiva.

Colpisce la quantità di collage riciclati da riviste a manuali e vice versa. Nel 2015 per esempio, Tarantino G., Di Minno M.N. e Finelli C. si sono comprati su Oncotarget – di dubbia reputazione – un montaggio affrettato di testi altrui che l’editore ha ritirato il 21 dicembre scorso senza fornire spiegazioni. Da alcuni mesi era un capitolo del volume Handbook of Lipids in Human Function a firma Tarantino e Finelli, per l’editore Elsevier.

Allo stesso modo il plagio “Nesfatin-1: role as possible new anti-obesity treatment“,  uscito nel 2014 a firma Carmine Finelli, Giuseppe MartelliRocco RossanoMaria Carmela Padula (tutti e tre dell’università della Basilicata), Nicolina La Sala, Luigi Sommella, Giovanni Tarantino, ricompare, senza l’ultimo autore, su una rivista diretta da Luigi Schiavo della Seconda Università di Napoli.

Quella rivista appartiene all’editore OMICS – denunciato per truffa ai danni dei clienti dalla Fair Trade Commission degli Stati Uniti – come quella fieramente diretta da Dario Siniscalco della stessa università, il cui rettore ritiene normale nel favorire le truffe OMICS e pazienza se un suo ricercatore ha usato 300 bambini autistici per testare gli intrugli di Marco Ruggiero.

Alle conferenze OMICS, basta pagare per partecipare e arricchire così l’azienda e il proprio curriculum. Il “servizio”, proposto anche da centinaia di docenti di altre università italiane, è stato usato da Finelli a San Francisco nel 2011, per fare un intervento di cui aveva scippato l’abstract a sei ricercatori del National Institute of Ageing di Baltimora.

Durante gli scavi, prosegue il silenzio delle autorità accademiche e sanitarie.

Leggi anche: Revisione con scippo; II III e IV

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