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Il dramma di Rosalind Franklin in scena a Roma

Al Teatro Eliseo di Roma fino al 16 aprile va in scena uno spettacolo che racconta la vita della celebre scienziata.

Asia Argento interpreta Rosalind Franklin in uno spettacolo teatrale sulla vita della scienziata. Crediti immagine: Bepi Caroli

EVENTI – È una delle figure più importanti tra le donne scienziate. Rosalind Franklin. Il segreto della vita della drammaturga americana Anna Ziegler, in scena al Teatro Eliseo di Roma fino al 16 aprile per la regia di Filippo Dini, racconta la vicenda umana e scientifica di Rosalind Franklin, con l’intento di restituirle quel ruolo da protagonista che ebbe nella scoperta della struttura a doppia elica del DNA, e che in vita non le fu riconosciuto. Il titolo originale dello spettacolo, Fotografia 51, faceva riferimento proprio alla celebre lastra a raggi X, da lei realizzata, che per la prima volta mostrò in modo inequivocabile la presenza di una doppia elica. Consegnata incautamente nelle mani di un ambiziosissimo James Watson, quella lastra fornì un elemento chiave per lo sviluppo del modello che avrebbe fruttato a James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins il Nobel, quattro anni dopo la morte di Franklin a soli 37 anni.

La storia si svolge negli anni Cinquanta tra il King’s College di Londra, dove Franklin è stata invitata per la sua competenza nella cristallografia a raggi X come collaboratrice di Maurice Wilkins, e il Laboratorio Cavendish di Cambridge, dove lavorano Watson e Crick. Ambienti accademici maschilisti, dominati da uomini. Franklin, interpretata da Asia Argento (nel ruolo già ricoperto due anni fa a Londra da Nicole Kidman), si presenta subito come un personaggio dal carattere forte, volitivo, solitario, persino scontroso. È pronta a trascorrere notti in laboratorio e a sacrificare la vita privata per migliorare la qualità delle sue fotografie e svolgere calcoli, ma non accetta un rapporto di subordinazione con Wilkins. Alle loro difficoltà relazionali fa da contraltare la complicità di Watson e Crick, rappresentati in modo un po’ macchiettistico come ricercatori senza scrupoli, pronti ad appropriarsi dei risultati altrui nella corsa alla pubblicazione.

Lo spettacolo “Rosalind Franklin. Il segreto della vita” racconta il fondamentale contributo della scienziata per la scoperta della struttura del DNA. Crediti immagine: Bepi Caroli

La pièce è un inno alla natura, alla bellezza delle sue varie forme, e alla scienza che con i suoi strumenti, prolungamenti dei sensi, consente di vederle e capirle. Ma è anche una riflessione sulle relazioni umane e sociali, che possono fare la differenza nel modo in cui le conquiste della scienza, che è di fatto un’opera collettiva, emergono nella storia.

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Valentina Tudisca
Mi occupo di relazioni tra scienza e società per l'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR, ho un dottorato in fisica e scrivo di scienza per diverse testate, tra cui National Geographic, Sapere e OggiScienza