IL PARCO DELLE BUFALE

Un white paper per la Casa Bianca cerca firme eccellenti

Negli Stati Uniti viene rispolverata la tesi secondo la quale i gas serra fanno effetto serra soltanto se non sono emessi da attività umane.

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IL PARCO DELLE BUFALE  – Prima la fisica poi la politica. A un aumento della temperatura globale corrisponde un aumento del vapore acqueo in particolare nella fascia dei monsoni. Da bravo gas serra, il vapore acqueo trattiene parte della radiazione termica solare emessa dalla superficie, quindi in una colonna d’aria alta tot chilometri, in cima fa più freddo che nello “hot spot” in basso.

Nelle due simulazioni fatte dal centro Goddard della NASA, un aumento del 2% della forzante solare produce un blob rosso scuro detto “hot spot”: 

ma quando la concentrazione atmosferica di CO2 raddoppia rispetto all’Ottocento, produce lo stesso hot spot più una gelida fascia blu in troposfera:

y: pressione in millibar, x: gradi di latitudine e Celsius

In entrambi i casi, una macchia calda si concentra fra i 20° Nord e Sud, a 300 mbar che corrispondono a una quota di circa 10 chilometri. (nota 1)

Premessa politica

Nel 2007, 12 stati americani avevano fatto causa all’Environmental Protection Agency per ottenere che regolamentasse le emissioni di gas serra, CO2 in primis, perché una loro eccessiva concentrazione in atmosfera metteva in pericolo la sicurezza dei cittadini e del loro ambiente. Nel 2009, l’agenzia preparò un’appendice che venne incorporata nella legge sull’aria pulita.

Da avvocato per i produttori di carbone e di petrolio, poi da procuratore generale dell’Oklahoma, l’attuale direttore dell’EPA Scott Pruitt aveva intentato sette cause all’Agenzia perdendone sei finché la Corte suprema confermò le sei sentenze precedenti.

In campagna elettorale, Donald Trump aveva annunciato che avrebbe stracciato i limiti alle emissioni entro i primi cento giorni da presidente. Per facilitargli il compito, nel settembre scorso l’econometrista Jim Wallace, il creazionista John Christy e il meteorologo Joseph D’Aleo, famoso per prevedere il raffreddamento globale dal 1999, aggiornarono una tesi del 2004 in un white paper talmente rivoluzionario per le scienze del clima da venir citato soltanto dal blog complottista “Watts Up With That”.

Nei cento giorni della presidenza Trump, i tre autori hanno trovato alcuni “revisori” non proprio illustri per certificare che lo hot spot tropicale non esiste, il che basta a vanificare la decisione dell’EPA poiché esso dovrebbe essere l’unico fenomeno in grado di dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che il riscaldamento globale è sia pericoloso che dovuto alle nostre emissioni di CO2.

Raccolta firme

In 68 pagine, il white paper non trova il modo di spiegare come mai la nostra CO2 non trattenga alcuna radiazione infrarossa al contrario del vapore acqueo, come mai l’EPA citi lo hot spot soltanto in un’incisa o a quali traveggole strumentali e/o falsificazioni sia da attribuire la sua osservazione sopra i Tropici (nota 2).

Consapevoli della scarsa attendibilità del ragionamento e dei revisori, Wallace, Christy e D’Aleo chiedono a ricercatori con ottime credenziali di firmare il loro white paper, destinato a rinfrescare la memoria presidenziale. Non indicano la tariffa, ma se il firmatario è affiliato a un ente prestigioso, si aggira sugli ottomila dollari e di più se non è ancora “emerito”.

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Raccolta fondi

Gli interessati sono invitati ad affidare la contrattazione al Parco delle Bufale. Garantisce la massima riservatezza in cambio di una piccola tangente percentuale.

Note

  1. Un’altra sosta sopra il Polo Nord, è “amplificazione polare” prevista anch’essa dal mitico modello di Syukuro Manabe e Richard Wetherald pubblicato nel Journal of Atmospheric Science nel maggio 1967. Quali rischi comporti è l’oggetto di “Snow, Water and Permafrost in the Arctic 2017” presentata dall’AMAP al vertice del Consiglio artico in aprile.
  2. Osservazione difficile, va ammesso. Le rilevazioni delle radio-sonde hanno un margine di incertezza che cresce di pari passo con la presenza di umidità e di nuvole.

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