SCOPERTE

Le emozioni nei giocatori d’azzardo

Un nuovo studio australiano mostra come i comportamenti di chi gioca d’azzardo siano diversi tra gli uomini e le donne.

SCOPERTE – Gli uomini lo esprimono con la rabbia, le donne con il pianto. Rientrano perfettamente nei cliché le reazioni dei giocatori e delle giocatrici d’azzardo di fronte alla sconfitta o alla perdita di denaro. Lo dice uno studio pubblicato sul Journal of Gambling Studies dai ricercatori dell’Australian Gambling Research Centre e dalla Swinburne University of Technology.

Il campione di persone analizzato è formato da 1185 giocatori regolari (580 uomini e 605 donne), di cui 338 sono classificati come giocatori molto assidui e con problemi di dipendenza, secondo i criteri forniti dal Problem Gambling Severity Index. Analizzando le reazioni di fronte alla perdita di denaro alle slot machine, lo studio dice che gli uomini sono più predisposti a manifestare rabbia, imprecando o calciando le macchinette, mentre le donne sono più inclini alla tristezza, al pianto e – nel lungo periodo – alla mancata cura del proprio aspetto.

Inoltre, confrontando i comportamenti tra i 338 giocatori con problemi di dipendenza e i restanti, si è visto che lo spettro delle reazioni varia molto di più nel gruppo delle donne rispetto al gruppo degli uomini. In altri termini, una giocatrice assidua ha comportamenti molto più eclatanti ed evidenti di una regolare giocatrice. Negli uomini, invece, il gradiente delle reazioni varia molto meno.

Questo significa che lo staff delle sale da gioco, se opportunamente istruito, può essere in grado di intervenire nei casi problematici, riconoscendo uno schema di comportamenti ritenuto dannoso. In molti paesi, infatti, il gioco d’azzardo è una pratica legalizzata e richiedere allo staff di riconoscere un pattern di comportamenti problematici potrebbe diventare una policy da adottare per ridurre le conseguenze derivanti dal gioco.

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Giulia Rocco
Pensa e produce oggetti multimediali per il giornalismo e l’editoria. L’hanno definita “sperimentatrice seriale”.