IL PARCO DELLE BUFALE

Nanoscienze alternative della Sindone

Con i potenti mezzi del CNR, un gruppo di ricercatori rivela particolari anatomici del Crocefisso e particelle del suo sangue in assenza di sangue.

IL PARCO DELLE BUFALE – Il 30 giugno, La Stampa annunciava una scoperta indubbiamente “clamorosa”:

Sindone, nuova ricerca: c’è sangue di un uomo torturato e ucciso

È quanto emerge da una ricerca su una fibra di tessuto estratta a suo tempo dall’impronta dorsale del lenzuolo, nella regione del piede. Lo studio è stato condotto da due istituti del Cnr, l’Istituto Officina dei Materiali (IOM-CNR) di Trieste e l’Istituto di Cristallografia (IC-CNR) di Bari, insieme al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova, che ne hanno dato notizia con un comunicato.

Senza il comunicato, la notizia sarebbe stata ignorata com’era successo al suo prolegomeno ancor più clamoroso. I fisici Liberato De Caro e Cinzia Giannini dell’IC-CNR, diacono permanente il primo, pubblicavano

Turin Shroud hands’ region analysis reveals the scrotum and a part of the right thumb

Sull’immagine digitalizzata di un un vecchio negativo sgranato, hanno disegnato una mano dalle dita sproporzionate. Con una fiducia forse eccessiva nella propria arte, hanno ritenuto di

visualizzare dettagli anatomici mai visti prima: lo scroto e parte del pollice destro. La posizione innaturale del pollice adiacente al palmo della mano e posto sotto di esso, e conseguentemente quasi del tutto nascosto salvo la punta, sembra denotare uno stress, che sarebbe conseguente alla crocefissione.

Risultati immagini per Scrotum and thumb Turin Shroud

Journal of Cultural Heritage, vol. 24, marzo-aprile 2017, pp. 140-146

Per smentire le datazioni tardo-medievali del sudario, accettate anche dalla Chiesa, in bibliografia citavano le tesi dell’ing. Giulio Fanti di Padova, secondo il quale il corpo di Cristo è esploso dentro il sudario nel 33 AD ± 300 anni o nel 90 AD ± 200 anni.

Convinti a priori dell’autenticità della reliquia, ne hanno ottenuto una fibra lunga 2mm da Barry Schwortz, titolare della ditta Shroud of Turin Education and Research Associatio Inc. e fotografo dello Shroud of Turin Research Project (STURP) che nel 1978 l’aveva staccata dalla Sindone con nastro adesivo e magneti e da allora non ne concede nemmeno un micron a ricercatori scettici.

Quei 2mm sono l’oggetto dell’articolo successivo, comprato su PLoS ONE, una rivista spesso travolta da simili clamori.

Con il fisico Elvio Carlino dell’IOM-CNR e l’ing. Fanti che in bibliografia fa di nuovo la parte del leone in mezzo a lavori discreditati anch’essi, individuano alcune nanoparticelle di creatinina legata a ferridrite che per spaziatura e orientamento evocano a loro avviso quelle presenti nel sangue dopo molteplici traumi:

Questa non è la situazione tipica del siero sanguigno di un organismo umano sano.

Forse no. Però i magneti usati da Schwortz erano pieni di ferro, sulla Terra la ferridrite è ubiqua, la creatinina si trova anche nell’urina e nel sudore, la sua concentrazione nel sangue è un rapporto, non un dato assoluto ecc. ecc.

Un ingegnere meccanico e tre fisici non badano a simili dettagli (nota 1). Grazie a una nanoselezione fra i 116 mila articoli sulla creatinina trovati su PubMed, evitano di sprecare tempo confrontando le immagini con quelle, per esempio, di fibre prelevate con magneti e nastro adesivo da una benda rimasta in precedenza su una ferita e sulle ghiande sudoripare di organismi sani e non.

Grazie al metodo no control messo a punto per la “nanopatologia forense” del (mai esistito) Dipartimento di Nanodiagnostica del CNR, scoprono

inaspettatamente codificato su nanoscala, uno scenario di grande sofferenza registrato nelle nanoparticelle attaccate alle fibre di lino

contaminate da secoli trascorsi in vari ambienti e maneggiate per decenni dal gruppo STURP e da Barry Schwortz.

Nota 1

Per confermare la propria fede nell’autenticità della reliquia, gli autori hanno ricevuto il finanziamento del Progetto premiale USCEF DFM.AD006.077.001.

Leggi anche: Verso una Grand Unified Theory della Sindone

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