SCOPERTE

Il ciclo mestruale e le performance cognitive

Molte donne hanno l’impressione che le capacità mentali e il loro benessere siano influenzate dal ciclo mestruale ma è vero oppure no?

SCOPERTE – Il ciclo mestruale influenza le capacità cognitive? Sembrerebbe di no, secondo quanto riporta studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Behavioral Neuroscience.

I ricercatori, guidati da Brigitte Leeners dello University Hospital Zürich, hanno raccolto i dati di 88 donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni (per 68 partecipanti i dati sono stati raccolti per due cicli mestruali consecutivi). I testi, ripetuti per 8 volte durante ogni ciclo, riguardavano la memoria di lavoro visuo-spaziale (un tipo di memoria a breve termine), la capacità di multitasking e i bias cognitivi. Dall’analisi è emerso come i livelli di estrogeni, progesterone e testosterone non fossero associati a nessun cambiamento nelle performance. Se, infatti, nel primo ciclo è stata evidenziata qualche variazione nelle funzioni legate alla memoria e agli errori cognitivi, nessuna relazione statistica è stata confermata durante il secondo ciclo.

Lo studio, che ha analizzato un campione più esteso rispetto a lavori precedenti, affronta un tema controverso e dibattuto, sul quale le opinioni dei ricercatori sono divergenti. Come spiega Sophie Hodgetts su The Conversation, uno dei primi lavori a indagare questa relazione risale al 1995, quando un gruppo di ricercatori della Umea University individuò una serie di proteine attivate dai recettori per gli estrogeni e localizzate in aree del cervello coinvolte nei processi legati al pensiero, alla memoria e all’attenzione. Tenendo conto della fluttuazione mensile del livello di estrogeni, gli scienziati quindi ipotizzarono l’esistenza di un legame tra gli ormoni sessuali e il cervello. Studi successivi hanno evidenziato un possibile effetto sulle abilità spaziali e verbali, ma i risultati sono spesso risultati contradditori. Un lavoro pubblicato nel 2014 su Frontiers in Neuroscience, per esempio, suggeriva come livelli maggiori di estrogeni potessero essere associati a performance cognitive più scarse, mentre uno studio del 2009 affermava l’esistenza di un effetto opposto.

La ricerca guidata da Brigitte Leeners, che cerca quindi di fare luce su questi aspetti, nasce anche dall’esperienza diretta della ricercatrice, specialista nel campo della medicina riproduttiva e psicoterapeuta. Molte donne – spiega Leeners – hanno l’impressione che le capacità mentali e il loro benessere siano influenzate dal ciclo mestruale. Da qui l’idea di verificare sperimentalmente questa opinione diffusa.

Studi futuri serviranno a chiarire meglio alcuni aspetti e si focalizzeranno su un campione più esteso, che comprenderà anche un maggior numero di donne con disturbi ormonali. Con il supporto di altri test cognitivi, i ricercatori cercheranno di capire meglio questa relazione complicata. Nel frattempo, la ricercatrice si augura che lo studio contribuisca al lungo percorso che porterà a fare luce su questo luogo comune.

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Francesca Camilli
Comunicatrice della scienza e giornalista pubblicista. Ho una laurea in biotecnologie mediche e un master in giornalismo scientifico.