COSTUME E SOCIETÀ

Estate lucana tra natura e scienza

Tra parchi nazionali e riserve naturali, un'estate immersa nella natura della Basilicata.

Oltre a Matera, che sarà capitale della cultura europea nel 2019, la Basilica offre al visitatore l’opportunità di esplorare il suo ricco patrimonio naturalistico. Crediti immagine: Martin de Lusenet, Flickr

COSTUME E SOCIETÀ – Anche se è poco conosciuta al grande pubblico, sono molte le ragioni per visitare la Basilicata. I suoi due mari e le sue splendide coste dove il verde ancora la fa da padrone, i vasti paesaggi di montagne, boschi, lande brulle e spopolate e pochi paesini arroccati, la splendida Matera che sarà capitale della cultura europea nel 2019: il visitatore troverà questo e molto altro ad accoglierlo. Anche se l’offerta culturale si concentra soprattutto sull’arte, la storia e le tradizioni, anche la scienza ha un suo spazio, soprattutto in connessione al patrimonio naturalistico della regione.

Quasi un sesto del territorio regionale è infatti compreso nei due parchi nazionali presenti, cui si aggiungono due parchi regionali e diverse riserve, istituiti per preservare le specie rare, gli habitat e i paesaggi che caratterizzano il territorio. A pochi chilometri dal capoluogo Potenza si trova il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese che, attraverso le creste dei massicci montuosi lucani e la valle dell’Agri, si estende fino ai confini sud-occidentali della regione dove si collega con il Parco Nazionale del Pollino. Al suo interno sono presenti numerose specie rare, tra cui la lontra e due coppie dell’ultima specie di avvoltoi presenti in Italia e diversi endemismi di rilevante interesse naturalistico. Tra le curiosità vi è da segnalare la presenza nel comune di Tramutola di una sorgente naturale da cui insieme all’acqua sgorga petrolio.

All’interno del parco presso il lago Sirino, posto alle pendici dell’omonimo monte nel comune di Nemoli, è presente un parco tematico sulla geologia, Il Micromondo. La struttura si rivolge a un pubblico di tutte le età e al suo interno si sviluppa un percorso tematico sulla geologia attraverso miniature tridimensionali, supporti audiovisivi, simulazioni ed effetti speciali che narrano la storia del nostro pianeta, dalle sue origini fino alla forma attuale. La struttura tiene laboratori su vari temi – tra cui geologia, chimica e preistoria – e organizza escursioni guidate (su prenotazione) che comprendono la visita del museo, del lago Sirino e della vicina Maratea.

Nel territorio del comune di Viggiano è inoltre presente il Museo del Lupo, un piccolo museo dedicato all’animale che in passato è stato a grave rischio di estinzione in Italia, ma che nella zona non è mai scomparso del tutto e la cui popolazione è oggi in forte ripresa. Posto vicino agli impianti da sci del Sacro Monte di Viggiano, si trova nel cuore di una faggeta a 1400 m di altezza, una buona idea per una passeggiata al riparo dalla calura estiva.

L’altro parco nazionale presente in regione, il Parco Nazionale del Pollino, è il più esteso d’Italia e si estende tra Basilicata e Calabria. Occupa la zona meridionale della regione e si estende dal Monte Alpi all’intero massiccio del Pollino per arrivare in Calabria ai Monti di Orsomarso. Simbolo incontrastato del parco è il maestoso pino loricato, un lascito dell’ultima glaciazione che in Italia sopravvive solo sulle cime del territorio del parco. Tra i picchi, le valli scoscese e gli impetuosi torrenti in cui si pratica anche il rafting si segnala anche la presenza dell’aquila reale e della lontra, oltre a numerose specie rare ed endemismi.

Nel versante lucano del parco, nel comune di Rotonda è presente l’Ecomuseo “Sandro Berardone”, un museo di recente apertura dedicato alla natura e alla storia del Parco. Sempre nel comune di Rotonda si trova il Museo Naturalistico e Paleontologico dove è conservato lo scheletro completo di un elefante antico, uno dei più importanti ritrovamenti di questo tipo in Italia. L’esemplare appartenente alla specie Elephas antiquus italicus che è vissuta in Italia tra 700 000 e 400 000 anni fa – quando il clima della penisola era molto più caldo dell’attuale – e popolava le sponde di un antico lago pleistocenico che ricopriva la valle del Mercure. Alto 4 metri e lungo 6, è stato rinvenuto nel territorio del comune, dando vita a una campagna di scavi che ha portato alla luce una mandibola di Hippopotamus antiquus oltre a numerosi altri reperti oggi conservati nel museo.

Molto interessanti sono le attività per famiglie e per ragazzi proposte dal WWF nella Riserva regionale del Bosco Pantano di Policoro, uno dei più importanti relitti di bosco planiziale in Italia. La riserva è costituita da boschi e paludi e si estende sul rive del mar Ionio tra il comune di Policoro e la foce del fiume Sinni. Al suo interno trovano rifugio diverse specie protette e numerosi uccelli ed è in questo ambiente così particolare che il WWF offre la possibilità di fare dei campi estivi per ragazzi dedicati alla scoperta della natura terrestre e marina e alla tutela del territorio.

L’offerta scientifica dell’estate lucana non si ferma però solo alla natura o alla geologia, ma si estende anche all’astronomia approfittando di uno dei cieli più bui e tersi d’Italia. Il bassissimo inquinamento luminoso e l’aria molto secca consentono infatti di avere un cielo notturno ideale per le osservazioni. I paesi e le associazioni astrofile della regione organizzano varie passeggiate astronomiche e serate di osservazione con telescopi amatoriali. Si tratta di solito eventi organizzati all’ultimo momento e inseriti all’interno di festival o di feste di paese. Tra gli eventi di questo tipo si segnala Riflessi di Stelle che si terrà a Venosa il 10 agosto, dove si potrà osservare il cielo della notte di San Lorenzo degustando vino Aglianico.

L’attrazione maggiore per gli amanti dell’astronomia è però rappresentata dal Planetario Osservatorio Astronomico di Anzi. Posto a 1100 metri di altezza nel comune di Anzi (PZ), all’interno del Parco dell’Appennino Lucano, la struttura è tra le più avanzate di questo tipo nel sud Italia ed è costituita da un planetario da 12 metri di diametro e da un osservatorio. La struttura organizza diversi eventi e serate a tema, è aperta tutte le domeniche mentre è visitabile su prenotazione gli altri giorni della settimana.

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Vincenzo Senzatela
Appassionato di scienze fin da giovane ho studiato astrofisica e cosmologia a Bologna. In seguito ho conseguito il master in Comunicazione della Scienza alla SISSA e ora mi occupo di divulgazione scientifica e giornalismo ambientale