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Eclissi solare 2017: un’occasione straordinaria per la scienza dello spazio

Da una costa all’altra degli Stati Uniti sarà visibile l'oscuramento totale del Sole, un evento che non si verificava da quasi un secolo.

L’eclisse di Sole visibile il 21 agosto negli Stati Uniti offre agli scienziati della NASA l’occasione di studiare il Sole. Crediti immagine: NASA/Bill Ingalls

RICERCA – Mentre i satelliti nello spazio cattureranno l’ombra della Luna sulla superficie terrestre, sulla Terra gli scienziati misureranno le radiazioni solari che arrivano sul nostro pianeta e i cittadini potranno inviare alla NASA dati sulla temperatura e sulle altre condizioni atmosferiche. L’eclissi solare che sarà visibile negli Stati Uniti questa mattina (quando in Italia saranno circa le 7 di sera) non è solo uno degli eventi astronomici più attesi dell’anno, ma anche un’occasione senza precedenti di studiare il Sole, la Luna, la Terra e le loro interazioni.

Approfittando del fatto che l’oscuramento totale del Sole interesserà il territorio statunitense da una costa all’altra, come non succedeva da quasi un secolo, l’agenzia spaziale americana ha sincronizzato sensori, telecamere e speciali palloni aerostatici che potranno fornire dati utili a chiarire alcune questioni irrisolte della scienza dello spazio, come la differenza di temperatura fra la corona solare (lo strato più esterno del Sole) e l’atmosfera immediatamente sottostante. L’eclissi totale è ancora oggi l’unica occasione per esaminare chiaramente l’atmosfera esterna del Sole, perché il coronografo, con cui di solito gli scienziati coprono il disco solare simulando un’eclissi artificiale, non consente di ottenere immagini nitide a causa della diffrazione della luce. Invece, quando la Luna oscurerà completamente il Sole, per un periodo di tempo complessivo che durerà circa un’ora e mezzo, gli scienziati potranno tracciare il campo magnetico della corona e ottenere informazioni cruciali, che serviranno eventualmente a migliorare le previsioni degli eventi spaziali.

Tutto questo sarà possibile quando la Luna, che orbita intorno al nostro pianeta, si troverà fra la Terra e il Sole, proiettando sulla Terra due coni d’ombra, uno più scuro (umbra) e uno più chiaro (penumbra). Nonostante la Luna sia 400 volte più piccola del Sole, è anche 400 volte più vicina alla Terra: ecco perché, guardando il cielo dalla Terra, la Luna e il Sole sembrano avere più o meno le stesse dimensioni (la Luna appare leggermente più grande del Sole). Questo gioco di proporzioni spiega anche perché, nel corso di un’eclissi solare, la Luna può nascondere completamente il Sole, anche se per un arco di tempo molto ristretto. A Carbondale, nell’Illinois, il cielo si oscurerà del tutto solo per due minuti e quaranta, la durata più lunga fra le località interessate dall’eclissi totale (tutte quelle che si trovano nell’umbra). Nella maggior parte degli Stati del Nord America e in alcune zone del Sud America, dell’Africa e dell’Europa (che si trovano nella penumbra), e al di fuori dell’intervallo dell’eclissi totale, la Luna coprirà soltanto una parte del Sole, più o meno grande.

Oltre alle eclissi solari parziali e totali, è possibile assistere ad altri due tipi di eclissi solari, a seconda della località da cui si osserva il Sole e della geometria che si crea fra i tre corpi celesti: l’eclissi solare anulare (quando la luna si trova esattamente al centro del Sole ma, per via della sua orbita ellittica, non lo copre completamente) e l’eclissi solare ibrida (una combinazione di eclissi totale ed eclissi anulare). Per osservare direttamente il disco solare tutte le volte che non sia completamente oscurato, è necessario indossare un paio di occhiali provvisti di filtri adeguati, per impedire alle radiazioni solari di danneggiare la retina. Per seguire in diretta streaming l’eclissi solare totale americana, basta collegarsi al canale TV della NASA.

Leggi anche: Parker Solar Probe a caccia di tempeste e venti solari: la missione NASA

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Sara Mohammad
Dopo una laurea in neurobiologia ho frequentato il master in comunicazione della scienza alla SISSA di Trieste. Oggi scrivo news e articoli di approfondimento soprattutto sulle ultime scoperte delle neuroscienze. Ho un blog dove, tra l'altro, vi porto tra i ricercatori che studiano il cervello umano. Su Twitter sono @smohammabd