IL PARCO DELLE BUFALE

Il sistema Terra è come un motore diesel

Un modello climatico con molti parametri liberi smentisce l'effetto serra della CO2 e sta per liberare l'umanità "moralmente ed economicamente".

Motore a scoppio Barsanti-Matteucci, 1854, riproduzione del Museo della scienza e della tecnologiia Leonardo da Vinci, Milano. Foto: CC BY-SA 4.0

IL PARCO DELLE BUFALE – Il terzo numero di Environmental Pollution and Climate Change, rivista dell’editore truffaldino OMICS già celebrata in questa rubrica, è dedicato principalmente alle esternazioni del suo direttore Arthur Viterito dello Heartland Institute e di altre lobby del petrolio e del carbone.

[1] In “Spostamento delle placche, spostamento dei poli, spostamento dei paradigmi“, ricorda di aver dimostrato per primo, nel 2015, che il riscaldamento globale è correlato e quindi causato dall’attività sismica in fondo all’oceano Artico e conseguente rilascio di “calore geotermico”;

[2] In “Prospettive sulla Clexit” accusa James Hansen di esagerare la gravità del riscaldamento globale perché dal 1970 rimangono quasi costanti l’indice Palmer per la siccità in USA nel mese di maggio, nonché l’energia dei singoli cicloni nel nord-est del Pacifico e nel nord dell’Atlantico.

[3] In ” Nota sull’etica contemporanea delle pubblicazioni” descrive le atroci ferite inferte all’onorabilità sua e di OMICS da due blogger secondo i quali  la rivista pubblica qualunque cosa in cambio di soldi;

[4] In “Informazione disinformazione e dibattito sul cambiamento climatico” diffama Michael Mann e altri innominabili, prima di accusare Google di censurarlo perché non inserisce il suo auto-elogio [1] su Scholar.

Sebbene dal sommario non sembri, i paradigmi vengono spostati fino a Nettuno e dintorni dal magnus opus di Ned Nikolov e Karl Zellner, un fisico e un agronomo di una ditta di consulenze. Una prima puntata è uscita su una rivista dell’editore Springer dopo essere stata ritrattata da Elsevier perché gli autori usavano pseudonimi.

La seconda puntata, “Nuove scoperte sulla natura fisica dell’effetto serra atmosferico dedotte da un modello empirico della temperatura planetaria”, unisce due postulati: quello della “mucca sferica” che semplifica il modello e quello dell’elefante che lo svincola ulteriormente dalla realtà, attribuito al matematico John von Neumann (nota 1):

Con quattro parametri posso costruire il grafico di un elefante, con cinque posso fargli ondeggiare la proboscide.

Eccolo:

Libererà l’umanità moralmente ed economicamente“, spiega Nikolov, un po’ frustrato dall’indifferenza dei mass media, dal boicottaggio della comunità scientifica e dalla censura di Twitter (?).

Insieme a Zellner, stima le temperature con e senza atmosfera su Venere, la Terra, la Luna, Marte, Titano e Tritone con quattro parametri: rotazione della Terra e superficie della Luna identiche per tutti; rapporto stabilito arbitrariamente tra pressione sulla superficie e quella necessaria alla presenza di un liquido che faccia da “solvente” come l’acqua; tasso di assorbimento della radiazione solare (capacità termica) variabile a piacimento.

In corso d’opera Titano viene escluso, senza motivazione. Non è precisato quale liquido scorra su Venere, Marte, la Luna o Tritone, ma è un particolare irrilevante. L’ovvietà trascurata finora dalla scienza tutta è che su Tritone, per esempio, la pressione è settantamila volte inferiore a qui, e la temperatura si aggira sui meno 237 °C.

Questo “fatto” dimostra che la “pressione termodinamica” dei gas atmosferici è l’unica causa del riscaldamento globale. Due secoli di scienza sono da buttare, per fortuna la meccanica si salva:

Costruito un motore/modello in cui la rotazione di Venere sul suo asse a 6,5 km/h (in 243 giorni) è postulata identica a quella della Terra (in 1 giorno) a 1700 km/h, risulta che senza atmosfera, la differenza tra la temperatura nello spazio e sulla Terra sarebbe di 90 °C, non di 33 °C come calcolato erroneamente fino a oggi.

I nostri 14,5 °C di tepore globale sono dovuti al peso dell’aria compressa dalla forza di gravità: 10 tonnellate per metro quadrato che “rafforzano” l’effetto della radiazione solare.

Spoiler alert!

Con l’aggiunta di altri parametri, la mucca diventa una sfera perfetta, la proboscide dondola con vigore, la conclusione è incontrovertibile: la NOAA e la NASA falsificano i dati e la CO2 non ha alcun effetto serra.

Nota 1

Il grafico dell’elefante è riprodotto in fondo a “Contro il terrorismo ambientalista“. Forse von Neumann parlava per esperienza? Gli si deve uno dei primi modelli numerici per le previsioni meteo.

Leggi anche: Ricerche originali sull’inesistenza dei gas serra

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