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Anche i neonati possono imparare il valore della perseveranza

Sforzarsi per ottenere qualcosa è una virtù che si impara fin da piccoli, se si hanno gli esempi giusti.

Sono ancora poco chiare le modalità con cui un modello adulto virtuoso in fatto di perseveranza influenza il comportamento dei neonati in contesti meno limitati, come quelli al di fuori del laboratorio. Crediti immagine: Pixabay

RICERCA – Lo sostengono tre ricercatrici statunitensi in un articolo pubblicato su Science, dove riassumono i risultati del loro esperimento, che dimostra per la prima volta il ruolo giocato dai modelli adulti nella perseveranza mostrata dai neonati.

Per arrivare a queste conclusioni, Julia Leonard e colleghe hanno studiato il comportamento di 262 neonati di età compresa fra i tredici e i diciotto mesi, ripartendoli casualmente in tre condizioni sperimentali diverse. Nella condizione ‘Sforzo’ il neonato osservava un adulto che cercava di tirare un giocattolo fuori da una scatola, riuscendoci solo trenta secondi dopo l’inizio della prova e solo dopo numerosi tentativi. Nella condizione ‘Senza sforzo’ il neonato osservava un adulto risolvere la prova dopo appena dieci secondi dall’inizio, senza mostrare l’impegno e la perseveranza della condizione precedente. Nella condizione di controllo (‘Baseline’) il neonato non osservava nessuna dimostrazione.

Nella seconda parte dell’esperimento le ricercatrici sono quindi passate alla fase dei test, dove ogni adulto consegnava a ciascun neonato un giocattolo musicale, chiedendogli di farlo suonare. Contando il numero di volte in cui ciascun neonato premeva correttamente l’interruttore del giocattolo, le scienziate si sono accorte che i neonati della condizione ‘Sforzo’ premevano l’interruttore più spesso degli altri neonati.

Trattandosi di un interruttore ideato appositamente affinché i neonati potessero trovarlo e attivarlo solo dopo un po’ di tentativi, Leonard e le colleghe del Department of Brain and Cognitive Sciences dell’Istituto di tecnologia di Cambridge (Massachussetts) hanno concluso che i neonati che si trovano di fronte una nuova sfida sono portati a impegnarsi di più dopo aver visto un adulto che persevera invece di un adulto che raggiunge i propri fini senza sforzo.

Come si legge nell’articolo su Science, il disegno sperimentale adottato dalle neuroscienziate ha permesso di circoscrivere le azioni dei neonati e di avere una misura indubbia di cosa significa perseverare. Tuttavia, sono ancora poco chiare le modalità con cui un modello adulto virtuoso in fatto di perseveranza influenza il comportamento dei neonati in contesti meno limitati, come quelli al di fuori del laboratorio.

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Sara Mohammad
Dopo una laurea in neurobiologia ho frequentato il master in comunicazione della scienza alla SISSA di Trieste. Oggi scrivo news e articoli di approfondimento soprattutto sulle ultime scoperte delle neuroscienze. Ho un blog dove, tra l'altro, vi porto tra i ricercatori che studiano il cervello umano. Su Twitter sono @smohammabd