SCOPERTE

Il cervello nelle sfide

La nostra capacità di ricordare i dettagli di un evento o di un'esperienza vissuta possono essere influenzati dal nostro stato emotivo: quando siamo molto coinvolti da una situazione tendiamo a ricordare in modo meno preciso.

Nelle situazioni di stress, diminuisce la nostra capacità di ricordare i dettagli. Crediti immagini: Senior Airman Christian Clausen

SCOPERTE – Quando affrontiamo una situazione impegnativa abbiamo più difficoltà a capire dove siamo e cosa sta succedendo intorno a noi. Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Behavioral Neuroscience, infatti, lo stress induce un cambiamento nel modo in cui processiamo le informazioni.

Ricerche precedenti avevano dimostrato che nei ricordi a lungo termine elaborati in situazioni di stress mancano i dettagli che vengono registrati dall’ippocampo (quindi per esempio informazioni legate alla memoria spaziale e alla navigazione). Questi particolari legati al contesto sono importanti per un corretto orientamento nel tempo e nello spazio: non riuscire ad acquisirli ha delle conseguenze sia sulla capacità di prendere decisioni sia sulla formazione dei ricordi.

Il gruppo di ricerca dell’università di Innsbruck si è quindi chiesto se queste situazioni di sfida abbiano anche effetti a breve termine e se, nel caso di esperienze positive e negative, le conseguenze siano diverse. Nel corso dell’esperimento, i partecipanti hanno guardato una serie di video, che vengono utilizzati normalmente nelle ricerche che studiano le reazioni allo stress. I video erano di tre tipi: una clip in cui era presente una scena violenta (percepita come negativa), una clip che conteneva una scena di sesso (percepita come positiva) e una clip con una scena neutra (di controllo). Subito dopo aver guardato il video, ai partecipanti è stato chiesto di svolgere dei compiti, per testare la capacità di acquisire informazioni sul contesto spaziale o temporale. Sia la scena di sesso che la scena violenta hanno alterato le capacità di memorizzare la posizione degli oggetti e di identificare schemi comuni ai due task diversi. Questo risultato supporta l’ipotesi che, in caso di situazioni impegnative, il cervello trascuri i dettagli di contesto.

Secondo i ricercatori, il meccanismo  potrebbe essere legato all’ippocampo. È noto il coinvolgimento di questa regione nell’abilità di richiamare e ricostruire dettagli spaziali e temporali: nel caso di situazioni potenzialmente pericolose, questa capacità potrebbe essere bloccata e l’ippocampo potrebbe concentrarsi sulle reazioni involontarie, che sono meno complesse e impegnative. La strategia servirebbe a impedire di prendere decisioni sulla base di informazioni inaffidabili. Alterazioni dello stato cognitivo durante gli stati di eccitazione giocano un ruolo fondamentale in alcune psicopatologie, spiega in un comunicato Thomas Maran, primo autore dello studio. I risultati di questa ricerca potrebbero aiutare a chiarire le reazioni messe in atto in situazioni particolarmente stressanti, come per esempio quando si assiste a un crimine o si combatte in guerra.

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Francesca Camilli
Comunicatrice della scienza e giornalista pubblicista. Ho una laurea in biotecnologie mediche e un master in giornalismo scientifico.