IL PARCO DELLE BUFALE

Omeopatia: la guerra di Calimero contro gli allopati

I sindacati degli omeopati francesi denunciano per omessa fraternità i medici che li hanno chiamati "ciarlatani", con esposti all'Ordine che li chiama allo stesso modo.

File:Homeopathic332.JPG
Wikidudeman, Creative Commons

IL PARCO DELLE BUFALE – Patria della multinazionale Boiron “leader mondiale del settore, eppure martoriata prima in USA e ora in Canada, la Francia è il paradiso dell’omeopatia. Una volta nella vita l’ha usata metà della popolazione, non può che essere efficace.

In marzo, 124 medici dissentono e pubblicano sul quotidiano Le Figaro un appello contro l’equiparazione con la medicina di omeopatia, agopuntura e mesoterapia praticate da “ciarlatani”, e il loro rimborso al 30% da parte del Servizio sanitario nazionale.

Con discrezione e in ordine sparso i sindacati di categoria (una decina, contando quelli per ogni scisma della “setta” locale di Hahnemann) denunciano  all’Ordine dei medici qualche firmatario, accusandolo di “non confraternité“. L’Accademia di medicina reitera in maggio il parere negativo del 2004 su

un metodo immaginato due secoli fa, a partire da a priori concettuali sprovvisti di fondamenti scientifici.

Il 19 giugno, l’Ordine ricorda che l’omeopatia non una specialità riconosciuta, quindi i suoi adepti non sono confratelli. In conferenza stampa il suo vice-presidente sottolinea che

Non esiste il medico omeopata.

L’ultima succussione fa traboccare il vaso e inizia la “guerra“. Dopo aver atteso per un mese che l’Ordine lo invitasse a un incontro, il Syndicat National des Médecins Homéopathes Français che, esagerando vanta 400 iscritti su un totale di 5000 adepti, annuncia altre 60 denunce.

I denunciati sono più stupiti che preoccupati. Dieci anni prima, quel sindacato si era svenato inutilmente per difendere l’ex medico omeo-antroposofico-energetico Martine Gardénal, chiedendo alla Corte europea per i diritti umani di revocarne la radiazione per “ciarlataneria” da parte dell’Ordine, una condanna confermata in prima istanza, in appello e al Consiglio di Stato.

Caliméro

Risultato delle denunce: boom di adesioni all’appello dei 124, ormai oltre le 2.800 firme; no# FakeMed uniti nella lotta con pazienti che, in segno di fraternità, inaugurano la tribuna “Soutien 124” il 3 agosto. Boom anche di servizi ironici sulla “guerra” dei ciarlatani e di interviste alle sue vittime “allopatiche” in radio e televisione. Per la stampa si veda per esempio Le FigaroEurope1Le ParisienLe Parisien bis, Ouest-France e innumerevoli testate di provincia.

Un Pistolero

Più influenteIl Quotidien du Médecin chiede una decisione della ministra della Salute a favore degli allopati. Il 17 luglio, la Commissione per la trasparenza dell’Alta autorità per la salute (HAS) comincia a pubblicare il proprio parere sui prodotti Boiron e a stupirsi di quel 30%, mentre

molti farmaci dall’efficacia comprovata sono rimborsati al 30% se non addirittura al 15%.

Con diplomazia, Le Quotidien non menziona il fatto che la ministra ha delegato la missione di “informazione sui farmaci” a un difensore della “cultura omeopatica“. Il sindacato dei medici non convenzionati si schiera con i guerrafondai. Delle due l’una, scrive in un comunicato stampa del 30 luglio,

l’Autorità è diventata il pistolero degli anti-omeopati o ha ricevuto la missione di «sigillare» il dossier

ancora prima di averlo aperto e di aver valutato la letteratura scientifica sull’efficacia dei rimedi omeopatici.

Un Caliméro

Come nota Reflets Info in

Le syndicat des homéopathes fait son Caliméro,

l’unico premio Nobel per la medicina che difenda la categoria piccola e nera è il virologo anti-vax Luc Montagnier, fautore di terapie quantistiche e di interventi chirurgici in pazienti sotto ipnosi e senza anestesia. L’8 luglio scorso, i sindacati speravano in un cenno di solidarietà durante un’università estiva sul tema della fisica quantistica. La sua conferenza era intitolata

Lavori sulla prova dell’omeopatia.

Ma i lavori sono in corso come da un ventennio a questa parte e il Nobel riconosce pochi confratelli. Tra questi Albert-Claude Quemoun che cura le malattie infettive con l’omeopatia, “dimostrando” così che vaccini sono inutili, e l’ex reumatologo-osteopata della nazionale ciclistica Gérard Guillaume che guarisce in pochi giorni l’autismo con l’omeo-agopuntura quantistica.

E un Servizio Sanitario della Toscana

Nel marzo scorso, al convegno della Scuola di agopuntura tradizionale, patrocinato dal Comune di Firenze, dal Servizio Sanitario della Toscana e dall’Istituto Toscano Tumori, Guillaume aveva portato “le prove” di una sua “oncologia integrata” in un intervento tanto memorabile

Energia perversa latente in medicina cinese e ruolo delle infezioni fredde nelle malattie croniche [sic] (tumori, morbo di Parkinson, autismo)

quanto irreperibile. Guillaume è presidente dell’associazione Chronimed, creata nel 2012 da Montagnier, e avrebbe sicuramente pubblicato il testo integrale sul suo sito non fosse stato costretto a chiuderlo per plagi, pirataggi e violazioni del copyright.

In questa stagione pertanto, l’agopuntore osteo-omeo-quantistico viene ricordato sopratutto per la scoperta che nel Giro di Francia i corridori usano motori elettrici al posto di sostanze dopanti come l’eritropoietina.

Leggi anche: Il Nobel e la memoria dell’acqua; Luc colpisce ancora; Lotta di classe contro la Boiron

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