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Rapporto genitori-figli: l’effetto sulla salute mentale degli adolescenti

I ragazzi che mirano ad alte performance accademiche non considerano importante investire energie nelle relazioni e sviluppare l'intelligenza emotiva.

RICERCA – Gli psicologi dello sviluppo che seguono gli adolescenti studiano da anni i fattori di rischio per predire i possibili problemi di questa età. La Robert Wood Johnson Foundation, un’organizzazione filantropica americana che si occupa di salute, ha da poco pubblicato un report che ne evidenzia alcuni tra i principali.

Tra le prime posizioni il report ha confermato la presenza di elementi già noti, come povertà, razzismo e discriminazioni. Ma l’edizione 2018 ha evidenziato una nuova componente: la pressione che alcuni ragazzi ricevono per eccellere a livello scolastico, soprattutto tra le classi sociali più elevate.

I ragazzi che mirano ad alte performance accademiche – si legge nel report – non considerano importante investire energie nelle relazioni e sviluppare l’intelligenza emotiva. Troppo spesso, ritengono i loro pari la loro concorrenza, piuttosto che il loro sistema di supporto.

Lo studio

Ashley Ebbert, Frank Infurna e Suniya Luthar, tre ricercatori del dipartimento di Psicologia dell’Arizona State University, hanno quindi deciso di analizzare in dettaglio un aspetto del fenomeno: hanno esaminato come il legame tra genitori e figli possa influire sulla salute mentale di questa classe di adolescenti. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Development and Psychopathology.

I ricercatori hanno utilizzato i dati ottenuti nel corso del New England Study of Suburban Youth (NESSY), una ricerca a lungo termine condotta da Suniya Luthar. I partecipanti erano per lo più studenti provenienti da famiglie con due genitori, professionisti e con un livello di istruzione alto. Durante ogni anno scolastico, i ragazzi hanno risposto a questionari che servivano a valutare la qualità delle loro relazioni. I ricercatori hanno considerato le risposte fornite da 262 studenti, seguiti nel corso di sette anni (dagli 11-12 anni all’ultimo anno di scuola superiore).

Le indagini annuali servivano a stimare i sentimenti di alienazione, la fiducia e la qualità della comunicazione con ciascuno dei genitori. Nel corso dell’ultimo anno, i ricercatori hanno misurato anche la salute mentale dei ragazzi, valutandone sintomi depressivi e livelli di ansia.

Sin dal periodo che corrisponde alle scuole medie, i partecipanti hanno indicato un crescente sentimento di alienazione e una diminuzione del livello di fiducia e comunicazione. Il fenomeno è ben noto, ma i ricercatori hanno individuato un inizio più precoce rispetto a quanto ritenuto finora.

L’allontanamento dai genitori

L’allontanamento dai genitori inizia quando gli adolescenti, o i pre-adolescenti, iniziano a esplorare l’indipendenza e l’auto-sufficienza. Un possibile atteggiamento dei genitori è quello di concedere ai figli degli spazi per esplorare la propria indipendenza. Se, però, questa risposta viene interpretata dai ragazzi come un distacco, può portare ad alcuni problemi come quelli evidenziati nello studio.

I cambiamenti dei sentimenti nei confronti dei genitori, infatti, hanno in alcuni casi avuto degli effetti sullo sviluppo mentale dei ragazzi. Le risposte raccolte all’età di 17-18 anni hanno evidenziato una associazione tra sentimenti di alienazione e diminuzione della fiducia verso le madri e un maggior livello di ansia e di sintomi depressivi.

I ricercatori hanno riscontrato alcune differenze di genere: tra le ragazze i sentimenti di allontanamento e di mancanza di fiducia e i sintomi ansiosi sono stati più frequenti. In generale, la qualità dei rapporti con le madri è risultata migliore rispetto a quella con i padri. Questo potrebbe spiegare perché le conseguenze più importanti sulla salute mentale si osservano quando diminuisce la fiducia verso prime.

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Francesca Camilli
Comunicatrice della scienza e giornalista pubblicista. Ho una laurea in biotecnologie mediche e un master in giornalismo scientifico.