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Genova, sei giorni per il mare

Al via nella città ligure due eventi tematici, il Blue Economy Summit (13-15 maggio) e il Festival del Mare (16-18 maggio).

Iniziano oggi, a Genova, sei giorni interamente dedicati a uno degli elementi più caratteristici della città: il suo mare. Il Blue Economy Summit (13-15 maggio) e il Festival del Mare (16-18 maggio) sono i due eventi, entrambi giunti alla seconda edizione, che raccontano il mare a tutto tondo, approfondendone dagli aspetti commerciali a quelli ecologici, raccontando la sua storia e la sua ecologia, ma anche la sua rappresentazione nel mondo dell’arte.

Il Blue Economy Summit, promosso dal Comune di Genova, sarà focalizzato sulle filiere produttive del mare e sulle attività che si basano su quest’ambiente, sulle sue coste e i suoi fondali. Non solo per parlare di attività storiche come la pesca, la riparazione navale o il turismo ma per approfondire come l’innovazione può influenzare l’ambiente marittimo sia nell’economia (ad esempio nell’organizzazione dei processi logistici e portuali) sia nella ricerca e nella cura ecologica, come possono fare le tecnologie di prevenzione e bonifica dell’inquinamento. Oltre alle sessioni congressuali, il Summit prevede visite gratuite per gli studenti alle eccellenze del porto, tra cui la Capitaneria e il percorso di archeologia industriale “Di Molo in Molo”, che ripercorre le trasformazioni avvenute tra l’Ottocento e il Novecento di quello che oggi è il Porto Antico della città. Inoltre, per l’occasione sarà aperta alla cittadinanza la fregata “Luigi Rizzo” della Marina Militare.

Il mare a 360°

Con il Festival del Mare, ideato e organizzato dall’Università di Genova, prenderanno il via oltre settanta eventi che coinvolgono molteplici discipline. Tra conferenze, laboratori, mostre e spettacoli, molto spazio sarà dedicato a temi attuali di ecologia e biologia. Ad esempio, la conferenza “Un mare di microplastiche” è dedicata al problema dell’inquinamento sulla superficie, nelle colonne d’acqua e nei litorali, mentre il laboratorio interattivo “Il ciclo del carbonio e l’acidificazione degli oceani”, a cura di ricercatori del CNR-IAS permetterà di sperimentare in cosa consiste l’acidificazione del mare e come può essere misurata. Tra i partecipanti, anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per il quale il ricercatore Stefano Solarino racconterà i principali eventi sismici avvenuti in mare e le nuove prove sui super-vulcani che minacciano il Mar Mediterraneo.

Allontanandosi poi dalle acque a noi più note, l’excursus a due voci del ricercatore Stefano Schiapparelli dell’Università di Genova e Giampaolo Trucco della Marina Militare tratterà il tema delle immersioni a scopo di ricerca nei gelidi mari polari. Al tema delle immersioni scientifiche è dedicato anche un laboratorio, durante il quale i partecipanti potranno conoscere e toccare con mano le attrezzature necessarie per l’esplorazione dei fondali.

Molto spazio, inoltre, sarà dedicato alla storia, fin dall’antichità, del rapporto tra gli esseri umani e il mare: le testimonianza archeologiche relative alla pesca e al consumo di pesce tra gli etruschi, o, spostandosi più a nord con la conferenza “Let the Vikings begin” curata da Marika Hedin della fondazione per la ricerca svedese Riksbankens Jubileumsfond, le ricerche sull’era vichinga.

Tra i diversi eventi non mancano le mostre, che spaziano dall’arte dello scultore Pietro Marchese alla fotografia di Ferdinando Magri, che con i suoi scatti ha realizzato il più ampio reportage fotografico del porto di Genova tra gli anni Sessanta e Settanta. Attraverso la fotografia saranno anche raccontate le esplorazioni scientifiche dei fiordi cileni (“L’eredità di Humboldt”) e il ruolo dei cefalopodi nelle neuroscienze. Infine, gli spettacoli, tra cui segnaliamo  lo spettacolo di divulgazione scientifica “Abbestia”, a cura dell’Acquario di Genova, dedicato alla salvaguardia dell’ambiente marino.

«Questa seconda edizione del Festival del Mare ha ricevuto moltissime proposte non solo da docenti, ricercatori e professionisti genovesi, ma anche dal resto dell’Italia e dall’estero», commenta Luca Sabatini, portavoce del rettore dell’Università di Genova «Ciò ci ha permesso di ampliare la prospettiva dal punto di vista territoriale e di crescere dal punto di vita della qualità dell’offerta». E di fare di quest’ambiente unico, ricco e fragile, il protagonista della settimana.


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Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Anna Romano
Biologa molecolare e comunicatrice della scienza, amo scrivere (ma anche parlare) di tutto ciò che riguarda il mondo della ricerca.