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Il lato oscuro delle sigarette elettroniche

Tanti pensano che siano innocue, ma potremmo avere una brutta sorpresa. Anche se il liquido vaporizzato e inalato non contiene nicotina, dopo una sola boccata già ci sono effetti negativi sui vasi sanguigni.

Che il fumo fa male è di dominio pubblico, ma cosa sappiamo davvero sulle sigarette elettroniche? Nell’immaginario collettivo fanno meno male, specie se nella soluzione che viene vaporizzata non è presente la nicotina, ma questa analisi potrebbe smorzare l’entusiasmo, e non di poco. È risultato, infatti, che anche una sola boccata è sufficiente per avere una funzione vascolare ridotta. Lo studio, pubblicato dalla rivista Radiology, è stato condotto dai ricercatori della Perelman School of Medicine all’Università della Pennsylvania ed è stato finanziato dal National Heart, Lung, and Blood Institute.

Le sigarette elettroniche sono dispositivi alimentati a batterie che convertono il liquido in aerosol, poi inalato tramite i polmoni. Al liquido di solito viene addizionata nicotina, così come vari aromi. La moda dello “svapo” è ormai sempre più diffusa, soprattutto tra gli adolescenti: solo negli Stati Uniti sono più di 10 milioni gli adulti che ne fanno uso.

Il problema è il processo di vaporizzazione

Per studiarne gli effetti a breve termine i ricercatori hanno effettuato una risonanza magnetica su 31 adulti sani e non fumatori, prima e dopo aver preso una boccata da una sigaretta elettronica priva di nicotina. Confrontando i dati pre e post, è risultato un flusso sanguigno ridotto e la funzione endoteliale nella grande arteria femorale – che fornisce sangue alla coscia e alla gamba – era indebolita. L’endotelio è lo strato cellulare che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni, è essenziale per una corretta circolazione del sangue, e, una volta che è danneggiato, le arterie si inspessiscono e il flusso di sangue verso il cuore o il cervello può venire interrotto, provocando un infarto o un ictus.

“Mentre il liquido delle sigarette elettroniche può essere relativamente innocuo, il processo di vaporizzazione può trasformare le molecole – principalmente glicole propilenico e glicerina – in sostanze tossiche”, ha spiegato Felix W. Wehrli, professore di scienze radiologiche e biofisica, nonché autore principale di questo studio. Una volta inalate, queste particelle possono raggiungere gli alveoli, essere assorbite dai vasi sanguigni, interferire con le funzioni vascolari e provocare infiammazione. “Al di là degli effetti nocivi della nicotina, abbiamo mostrato che svapare ha un effetto improvviso e istantaneo sulle funzioni vascolari del corpo, e potrebbe potenzialmente portare a pericolose conseguenze a lungo termine.”

La funzione vascolare si riduce

Utilizzando nuovi protocolli multi-parametrici per la risonanza magnetica sviluppati dal dottore di ricerca e coautore dello studio Michael C. Langham, sono state effettuate scansioni dell’arteria femorale nella gamba, dell’aorta e del cervello prima e dopo il singolo episodio di “vaping”. Per la risonanza all’arteria femorale, il flusso sanguigno veniva compresso e poi rilasciato utilizzando un manicotto per la misurazione della pressione. Sono state riscontrate una diminuzione del flusso sanguigno e una ridotta reattività vascolare nell’arteria femorale, con il 34% in meno di dilatazione dell’arteria legata all’aumento del flusso sanguigno, il 17.5% in meno nel picco del flusso sanguigno, il 20% in meno dell’ossigeno nel sistema venoso e il 25.8% in meno nell’accelerazione del sangue dopo la rimozione del manicotto che operava la compressione.

“Questi prodotti vengono pubblicizzati come non dannosi, e molti utilizzatori delle sigarette elettroniche sono convinti di inalare semplice vapore”, ha affermato Alessandra Caporale, ricercatrice post-dottorato al Laboratory for Structural, Physiologic and Functional Imaging. “Ma i solventi, gli aromi e gli additivi nella base liquida, dopo la vaporizzazione, espongono gli utenti a molteplici traumi al tratto respiratorio e ai vasi sanguigni.” Saranno comunque necessari ulteriori studi per verificare l’esistenza di effetti a lungo termine, ma, viste le conseguenze dopo una singola boccata, è probabile che le sigarette elettroniche siano molto più pericolose di quanto si fosse ipotizzato all’inizio.


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Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.    Crediti immagine: Pixabay

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Giulia Negri
Comunicatrice della scienza, grande appassionata di animali e mangiatrice di libri. Nata sotto il segno dell'atomo, dopo gli studi in fisica ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA di Trieste. Ama le videointerviste e cura il blog di recensioni di libri e divulgazione scientifica “La rana che russa” dal 2014. Ha lavorato al CERN, in editoria scolastica e nell'organizzazione di eventi scientifici; gioca con la creatività per raccontare la scienza e renderla un piatto per tutti.