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Che cos’è la dislessia?

Sempre più spesso usiamo parole importate dalla psicologia, ma qual è esattamente il loro significato? Scopriamolo con Bates Corner, il glossario minimo di psicologia

Sono 177 mila gli studenti italiani dislessici. Questo numero descrive l’anno scolastico 2017/2018 e considera le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. I dati raccolti dal MIUR mostrano chiaramente che negli ultimi 10 anni l’aumento della consapevolezza rispetto ai disturbi come la dislessia, ma in generale ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), ha coinciso con un incremento delle certificazioni per ciascuna tipologia di disturbo.

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento fanno riferimento a specifiche abilità che si apprendono durante la scolarizzazione, in particolare l’abilità della lettura, della scrittura e del calcolo. Sulla base dell’abilità compromessa, i DSA hanno una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).

A riconoscere e sommare questi specifici disturbi come DSA è la legge n. 170 dell’8 ottobre 2010: è compito del sistema nazionale di istruzione e degli atenei adottare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate perché gli studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. La legge dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate». È, dunque, a carico dei docenti costruire un percorso didattico che tenga conto dei diversi stili di apprendimento, fornendo strumenti compensativi e adottando misure dispensative, insieme a un adeguato criterio di verifica e valutazione.

La dislessia, come gli altri DSA, è definita anche come “disturbo evolutivo” poiché inizia a essere intercettata in età evolutiva, a partire dall’infanzia. Questo aspetto sottolinea l’importanza di una diagnosi e di un intervento precoci, che possono favorire ricadute positive sulla vita scolastica e personale dello studente.

Per sapere di più su questo tema, guarda questo video che fa parte della serie dal titolo Bates Corner, Glossario minimo di psicologia, in onore di Norman Bates, il protagonista della serie di romanzi Psycho di Robert Bloch, che molti conoscono per l’adattamento cinematografico Psyco di Alfred Hitchcock (1960).


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Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Giulia Rocco
Pensa e produce oggetti multimediali per il giornalismo e l’editoria. L’hanno definita “sperimentatrice seriale”.