AMBIENTE

Natura Day 2000, un evento per reintrodurre uccelli in libertà

Sabato 23 maggio alle 12 appuntamento con la diretta facebook

Cigni, fenicotteri, oche e germani reali: durante l’emergenza COVID-19 sono impazzate le notizie di avvistamenti di animali selvatici nelle città italiane svuotate dalla quarantena. Tra lo stupore generato dalle condivisioni social di notizie reali e fotomontaggi, il dibattito ha toccato i temi dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e del restringimento degli habitat per gli animali.

Tema attuale ma non nuovo, come ci dimostra l’iniziativa Natura 2000 Day – inserita all’interno del programma europeo LIFE – che da anni sensibilizza il pubblico su questa tematica organizzando giornate di reintroduzione in libertà di animali selvatici vittime di incidenti o bracconaggio.

Sabato 23 maggio la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli)  promotrice del programma italiano del Natura 2000 Day – organizza una diretta Facebook sui propri canali, durante la quale saranno reintrodotti in libertà alcuni esemplari di uccelli particolarmente importanti all’interno del patrimonio faunistico nazionale.

L’evento coinvolge direttamente i Parchi e le Riserve Naturalistiche protagonisti della cura e conservazione degli uccelli, come ad esempio la Riserva Saline di Priolo, in Sicilia. Situata a pochi chilometri da Siracusa, la riserva è un sito della rete Natura 2000 e, da alcuni anni, è diventata la casa di una spettacolare colonia di fenicotteri che ogni primavera ritorna dall’Africa per nidificare. 

I numeri legati al recupero degli uccelli in Italia sono sicuramente importanti, a tratti inaspettati. Ogni anno LIPU ricovera infatti tra i 20 e i 25 mila volatili, che vengono curati e riabilitati in uno dei centri specializzati dislocati sul territorio nazionale e organizzati per regione. Gli animali, spesso feriti per l’impatto contro strutture o più spesso per bracconaggio, vengono ricoverati presso queste strutture per il tempo strettamente indispensabile per garantire il recupero e la riabilitazione e sono poi reintrodotti in natura non appena sono di nuovo in grado di volare.

La domanda di fondo davanti alla quale ci mette il Natura Day 2000, fra problemi legati a eccessiva urbanizzazione, bracconaggio e cambiamenti climatici, è chiara, precisa e urgente: quale è la situazione dei nostri cieli e della loro fauna? “I cambiamenti climatici influiscono molto sulla composizione delle popolazioni di uccelli presenti una certa area, che prima svernavano in un luogo e ora lo fanno in un altro”, afferma Carla Zucca, ornitologa ed esperta di studio e censimento degli uccelli.

Il tutto senza dimenticare che l’Italia detiene inoltre il triste primato europeo in fatto di bracconaggio, con oltre 5 milioni di uccelli abbattuti ogni anno.

Marco Puddu, direttore sanitario della clinica San Giuseppe e del centro di primo soccorso per la Città Metropolitana di Cagliari, osserva che “il fenomeno del bracconaggio è stabile o in leggera diminuzione. I casi di fauna selvatica vittime del bracconaggio si aggirano intorno ai 900 l’anno di cui oltre il 70% riguardano uccelli. Assistiamo a un aumento di casi su specie “pregiate”, come ill falco pellegrino e il falco di palude”

Insomma, la situazione dei nostri cieli è complessa e legata a vari fattori. La buona notizia però è che, grazie anche a iniziative come il Natura 2000 Day, il dibattito è vivo, propositivo e dinamico.

 


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Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Immagini: LIPU

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