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Che cos’è il disturbo evitante di personalità?

Questa settimana Bates Corner, glossario minimo di psicologia, ci descrive un disturbo di personalità che si manifesta in età adulta e colpisce indistintamente uomini e donne. L’evitante è qualcosa di più di una persona timida, isolata e ipersensibile.

Come abbiamo già visto in altri disturbi di personalità, anche quello evitante tratteggia caratteristiche della personalità molto precise. Chi ne soffre è pervaso da un senso di inadeguatezza e da una ipersensibilità alle valutazioni negative da parte degli altri, che spingono il soggetto a una forte inibizione sociale e all’isolamento.

La paura di risultare non amabili nelle relazioni con gli altri o di apparire incompetenti e inetti nelle relazioni lavorative fa sì che l’evitante si sottragga a situazioni sociali oppure a mansioni di responsabilità nella sfera lavorativa.

Questo comportamento risulta, in un primo momento, funzionale a ridurre i livelli di ansia e di disagio, ma la condizione di isolamento e solitudine è vissuta con tristezza e con un senso di vuoto, che in certi casi può portare allo sviluppo della depressione.

Sulle cause di questo disturbo non ci sono definizioni univoche, ma è possibile che fattori sia ambientali sia biologici interagiscano tra loro per sfociare in queste caratteristiche. Chi soffre di questo disturbo spesso ha avuto genitori particolarmente rigidi ed esigenti o estremamente protettivi, ha subito episodi di abuso fisico oppure ha fatto esperienza, durante l’infanzia, di relazioni faticose e difficili con i coetanei. 

Scopri qualcosa in più su questo disturbo con questo video, che fa parte della serie Bates Corner, Glossario minimo di psicologia, in onore di Norman Bates, il protagonista della serie di romanzi Psycho di Robert Bloch, che molti conoscono per l’adattamento cinematografico Psyco di Alfred Hitchcock (1960).


Leggi anche: Che cos’è il disturbo dipendente di personalità?

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Giulia Rocco
Pensa e produce oggetti multimediali per il giornalismo e l’editoria. L’hanno definita “sperimentatrice seriale”.