AGNELLI VEGETALI

La cospirazione delle torri radio

Secondo alcune teorie cospirazioniste la rete di torri radio americana GWEN servirebbe per il controllo della mente.

Non molto tempo fa, ci si preparava a combattere una guerra nucleare. Nel corso dei decenni gli eserciti hanno messo in piedi sistemi e programmi per fare fronte a una simile eventualità. È in questo contesto che, nel corso degli Anni 80, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti progettò e realizzò la rete GWEN (Ground Wave Emergency Network), un sistema di comando e controllo capace di garantire le comunicazioni prima, durante e dopo avere subito un attacco nucleare. Nelle intenzioni originali, la rete GWEN avrebbe dovuto contare ben 240 torri di comunicazione, alte circa 90 metri e sparse su tutto il territorio USA. Ne vennero costruite soltanto 58. Con la fine della Guerra Fredda venne meno il pericolo di una guerra nucleare imminente e nel 1994 il programma fu accantonato. Secondo le teorie cospirazioniste, però, le torri non sarebbero state del tutto dismesse ma continuerebbero a operare in segreto con lo scopo di controllare la mente della popolazione, alterare le condizioni metereologiche e provocare terremoti. Il sistema GWEN sarebbe quindi parte del variegato insieme di strumenti e idee che arricchiscono l’universo delle teorie del complotto globale.

Basse frequenze = super controllo

Secondo i fautori delle teorie del complotto, le basse frequenze generate grazie ai trasmettitori di GWEN alterano il normale ritmo delle onde geomagnetiche naturali, le quali si relazionano con il sangue degli esseri umani. L’influsso delle onde prodotte artificialmente sarebbe in grado di sconvolgere vari processi fisiologici. È così che i trasmettitori GWEN verrebbero usati per controllare la mente, inviare messaggi di “telepatia sintetica”, modificare il comportamento e l’umore, alterare il clima e, in alcuni casi, provocare terremoti. La rete d’emergenza funzionerebbe in simbiosi con HAARP, un’installazione in Alaska dotata di un trasmettitore di onde corte utilizzato sia a scopi militari che di ricerca. HAARP, progetto “di culto” per tutti i complottisti, funzionerebbe quindi in parallelo a GWEN, per portare avanti il controllo sul destino del pianeta Terra e dei suoi ignari abitanti. 

In particolare, l’ipotesi è che le torri GWEN possano disturbare la risonanza Schumann, i picchi (o i “battiti”) nella porzione di spettro delle frequenze estremamente basse del campo elettromagnetico terrestre. Questa alterazione farebbe sì che la Terra vibrasse con frequenze tali da rendere gli esseri umani più ricettivi verso le direttive del governo. La banda di frequenze radio Extremely low frequency (ELF) è compresa fra 3 e 30 Hz. Le torri GWEN emetterebbero onde radio a 7.83 Hz, 10.80 Hz e 6.6 Hz.

La prima è la “frequenza naturale” della Terra, e fa sì che le persone si sentano bene. La seconda, invece, induce a comportamenti aggressivi e violenti. La terza, infine, provoca la depressione. Questa capacità delle frequenze estremamente basse di modulare il comportamento umano era stata millantata anni prima da Andrija Puharich, medico e parapsicologo statunitense, che provò a mettere in guardia dal pericolo, ma non fu mai ascoltato. Sempre secondo queste teorie del complotto, oggi ormai viviamo in un mondo in gran parte sotto al controllo di una tecnologia psicotronica segreta chiamata Silent Sound Spread Spectrum (SSSS) basata su frequenze molto alte che inseriscono i messaggi direttamente nel subconscio umano. La frequenza di controllo mentale sarebbe diffusa da HAARP, dalle torri GWEN e non solo. I decoder per il digitale terrestre delle televisioni di tutto il mondo non sarebbero altro che subdoli strumenti con cui l’umanità è stata soggiogata al pensiero unico dominante. 

Un sistema d’emergenza per il dopo-apocalisse

Il Ground Wave Emergency Network è esistito per davvero. Purtroppo è stato anche stabilito che le onde ELF non alterano in alcun modo la mente umana. Inoltre le antenne delle torri GWEN potevano trasmettere in bassa frequenza tra i 150 e i 175 kHz, ma era impossibile che raggiungessero lo spettro delle frequenze estremamente basse. La rete ha funzionato negli anni in cui i muri cadevano, diventando quasi subito il simbolo di una strategia della deterrenza ormai fuori dal tempo. Il sistema era stato progettato per permettere le comunicazioni militari degli Stati Uniti durante e dopo un’esplosione nucleare ad alta quota. Una tale esplosione potrebbe infatti influenzare le comunicazioni strategiche in due modi. L’impulso elettromagnetico prodotto da una detonazione nucleare potrebbe rendere inutilizzabili le apparecchiature elettroniche non protette in maniera adeguata. In secondo luogo, l’esplosione interferirebbe con le trasmissioni radio che interagiscono con la ionosfera. Le onde radio si avvantaggiano della rifrazione progressiva prodotta dalla ionosfera per propagarsi. Un’esplosione nucleare renderebbe impraticabile una trasmissione radio che sfrutta questa caratteristica.

Di conseguenza, l’esercito statunitense decise di dotarsi di un sistema di comunicazione a onde di terra: basse frequenze che viaggiano accarezzando la superficie della Terra. Questo tipo di trasmissione sarebbe stato possibile nonostante gli sconvolgimenti provocati dall’esplosione. Il sistema GWEN era progettato come sistema di comunicazione militare d’emergenza, grazie alla trasmissione di segnali radio sufficienti a coprire la distanza tra una torre e l’altra. I messaggi avrebbero consentito agli organi militari di organizzare il contrattacco nucleare e di coordinare le azioni di emergenza. Si trattava, in sintesi, del sistema con cui affrontare le settimane e i mesi successivi all’apocalisse nucleare. 

La messa in opera della rete GWEN, all’epoca creò non pochi malumori. Il disappunto dei residenti delle aree in cui vennero installate le antenne non aveva nulla a che fare con presunti impatti sulla salute, definiti tutt’al più come “insignificanti”. Nel settembre 1988 il New York Times raccontava di come la maggiore preoccupazione fosse che le località con una torre GWEN potessero diventare obiettivi sensibili e privilegiati di un attacco da parte sovietica. Le strutture che costituivano la rete sono state riconvertite e sono una parte del sistema GPS degli Stati Uniti. Le 58 torri ancora oggi punteggiano il paese americano, dalla California al New Jersey, e sono la testimonianza di un progetto militare tanto anacronistico quanto discusso negli ambienti cospirazionisti di tutto il mondo.


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Immagine copertina: Wikimedia Commons

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Gianluca Liva
Giornalista scientifico freelance.