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Aleen Cust, pioniera della veterinaria a inizio ‘900

Quando era bambina, Aleen adorava cavalcare e stare in giardino circondata dagli animali di casa. Nel 1922 sarebbe diventata la prima veterinaria riconosciuta dal Royal College of Veterinary Surgeons.

Aleen Cust fu la prima veterinaria riconosciuta dal Royal College of Veterinary Surgeons, l’ente inglese che dal 1844 regola il lavoro dei chirurghi veterinari e il cui riconoscimento è necessario per esercitare la professione. Questa conquista, per Cust, porta la data 1922, quasi vent’anni dopo l’inizio della sua carriera medica.

La passione per gli animali

Aleen Isobel Cust nacque il 7 febbraio 1868 a Cordangan nella Conta di Tipperary, in Irlanda. La sua era una famiglia molto ricca e conosciuta in Irlanda: suo padre Sir Leopold era baronetto mentre la madre  Charlotte Sobieske Isabel era nipote di conti e baronetti. Aleen, quarta di sei fratelli, crebbe quindi tra gli agi dell’aristocrazia. Nel suo mondo idilliaco passava il tempo a cavalcare nella tenuta del padre e fin da piccola diceva che sarebbe voluta diventare una veterinaria. Nessuno, durante l’infanzia, aveva osato infrangerle il sogno.

La sua prima educazione fu privata, come per la maggioranza dei figli dei nobili. Nel 1878 Sir Leopold morì e la sua tutela passò al Maggiore Shallcross Fitzherbert Wriddington che, notando i suoi interessi medici, la incoraggiò sempre a impegnarsi per diventare una medica, nonostante la disapprovazione della madre. Cust decise allora di trasferirsi a Londra, per studiare da infermiera al London Hospital. Ma non voleva diventare “solo” una medica: voleva diventare una chirurga veterinaria.

Lasciò quindi Londra nel 1894, salì più a Nord, arrivò a Edimburgo e si iscrisse al New Edinburgh Veterinary College. Si immatricolò con il nome A.I. Custance, per non creare clamore attorno alla famiglia, dal momento che la madre era Lady of the Bedchamber della Regina Vittoria, ovvero una dama di compagnia che serviva direttamente la Regina come cameriera ufficiale.

La nomina a ispettore (veterinario)

Cust era un’ottima studentessa, passò brillantemente tutti gli esami e vinse anche qualche medaglie per il suo rendimento eccellente. Giunta al termine dei suoi studi, non potè sostenere gli esami finali e ottenere quindi il titolo di “chirurgo veterinario”: era una donna. Il Consiglio del Royal College of Veterinary Surgeons (RCVS) giustificò la propria decisione dicendo che nei suoi regolamenti la parola “studente” implicava solo uno studente maschio.

Aleen non era capace di accettare tale giustificazione e vedersi negato un diritto. Si rivolse alla Court of Session, la corte civile suprema della Scozia, che non poté ribaltare la decisione del Royal College of Veterinary Surgeons in quanto non aveva sede in Scozia; si astenne, tuttavia, dal rivolgersi a un tribunale londinese, per non creare imbarazzo sociale alla madre. La stessa remora avuta al momento dell’iscrizione all’università.

All’inizio del 1900 venne notata da William Byrne, veterinario anche lui, che non vedeva alcun ostacolo di fronte alla possibilità che Cust, donna, esercitasse la professione. Le offrì quindi un posto come assistente nel suo studio ad Athleague, nella contea di Roscommon, di nuovo nella sua cara Irlanda.

Lavorando con Byrne, Aleen si guadagnò il rispetto della gente di Roscommon e di Galway, cittadina poco distante. Nel 1905 si presentò un posto vacante per la posizione di ispettore veterinario per il distretto di Mountbellew e Cust si propose. Fu eletta con 14 voti del consiglio a favore, contro gli altri due candidati maschi.

La sua nomina venne però contestata dal Dipartimento dell’Agricoltura sulla base del fatto che Allen, donna non ammessa al RCVS, non soddisfaceva i requisiti della posizione. Il consiglio della contea di Galway sostenne che nessun altro veterinario così esperto viveva nella regione e nel giugno 1906 la sua nomina fu finalmente approvata dal dipartimento, ma con un compromesso. Aleen poteva usare il solo titolo di “ispettore” e non “ispettore veterinario”, a causa del suo status non riconosciuto dal RCVS.

Al fronte occidentale e il The Sex Disqualification (Removal)

Cust andava in giro per le visite quotidiane a cavallo di uno stallone arabo, prima di tornare a casa e vestirsi per la cena. Alla morte di Byrne, nel 1910, Aleen prese in gestione lo studio fino allo scoppio della Prima guerra mondiale. Nel 1915 prese un congedo e guidò con la sua auto fino ad Abbeville, in Francia, per offrirsi volontaria con la Young Men’s Christian Association in veste di veterinaria. L’obiettivo: prendersi cura delle decine di migliaia di cavalli sul fronte occidentale, dove lavorò anche come batteriologa per la ricerca sulle malattie responsabili della morte di molti equidi.

Il 1919 è stato l’anno dell’approvazione del The Sex Disqualification (Removal) che vietava l’esclusione delle donne da qualsiasi occupazione a causa del loro genere. A questo punto il tradizionalista  RCVS fu costretto a revocare le restrizioni e nel 1922, ventidue anni dopo aver completato la sua formazione e dopo aver dato un secondo esame per dimostrare la sua qualifica, Aleen finalmente ricevette il suo diploma. Diventò così la prima veterinariaa della Gran Bretagna.

Gli ultimi anni

Negli anni Venti Cust dovette lasciare di nuovo l’Irlanda a causa della guerra civile irlandese. Si stabilì in un tranquillo villaggio nella New Forest, nell’Hampshire inglese. Qui continuò fino al 1924 ad esercitare come veterinaria, fino a quando fu costretta a ritirarsi definitivamente dalla professione per i continui problemi di salute.

Il freddo clima inglese non era d’aiuto alla sua salute instabile. Nel 1937 decise di navigare verso lidi più caldi e partì per la Giamaica in visita ad alcuni amici. Il 29 gennaio, poco dopo aver terminato di curare una ferita del loro cane, Aleen Cust morì improvvisamente per un attacco di cuore.

Cust ha lasciato un patrimonio di quasi 30.000 sterline, di cui 5.000 servirono per finanziare una borsa di studio per ricerca veterinaria, con una preferenza per le candidate donne. Parte della sua eredità è rimasta anche all’RCVS, in memoria dei suoi cani spaniel.

Il necrologio apparso sul Times ricordava Aleen Cust come «una pioniera» nella sua professione, una donna la cui determinazione era paragonabile a quella dell’attivista per i diritti delle donne Emmeline Pankhurst.


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Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Serena Fabbrini
Storica della scienza di formazione, dopo un volo pindarico nel mondo della filosofia, decido per una planata in picchiata nella comunicazione della scienza. Raccontare storie è la cosa che mi piace di più. Mi occupo principalmente di storie di donne di scienza, una carica di ispirazione e passione che arriva da più lontano di quanto pensiamo. Ora dedico la maggior parte del mio tempo ai progetti di ricerca europei e alla comunicazione istituzionale.