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Tiger, tiger, burning bright in the forest of the night…

Le tigri sono tra le specie più a rischio di estinzione: la loro popolazione supera oggi di poco i 3000 esemplari, circa il 7% della popolazione originaria. Delle 8 sottospecie viventi nel secolo scorso ne rimangono solo 5, di cui una solo in cattività. E gli sforzi per la loro salvaguardia non hanno dato i risultati sperati. Ora una speranza arriva dalla genetica.
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Mille anni di tifoni

Il numero di tifoni tropicali per anno ha raggiunto un massimo nel decennio passato e gli scienziati si chiedono se questo aumento sia da mettere in relazione con i cambiamenti climatici globali. La risposta è “sì”. È quanto emerge da una ricerca confrontando il numero di tifoni stimato con due metodi diversi e le condizioni climatiche degli ultimi 1500 anni.
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Asia: acqua che scompare

Attraverso delle osservazioni da satellite si è scoperto che la regione compresa tra il Pakistan, il Bangladesh e l’India settentrionale sta consumando il suo patrimonio di acqua a un ritmo impressionante: 54 chilometri cubi di acqua ogni anno, molto superiore alle previsioni.
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Fioriture invernali

Dai dati satellitari presi in un decennio di osservazioni, gli scienziati della NASA sostengono che la fioritura di fitoplancton, quei microrganismi fotosintetici alla base della catena alimentare, comincia già in inverno e non in primavera come per molto tempo si era pensato.
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Hiroshima: 64 anni dopo

Il 6 agosto 1945, il bombardiere americano B29 Enola Gay sganciava su Hiroshima la prima bomba atomica della storia: la bomba si chiamava Little boy e annientò la città, uccidendo circa 140.000 persone che morirono nell’esplosione o nei mesi immediatamente successivi. Tre giorni dopo a Nagasaki toccava la stessa sorte. La bomba si chiamava Fat man e uccise 80.000 persone. Oggi il sindaco di Hiroshima, nella cerimonia ufficiale di commemorazione, chiede una moratoria mondiale delle armi atomiche.
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Da bambino ad adulto: il cervello modifica le connessioni

Come cambia la rete di comunicazione all’interno del cervello nello sviluppo da bambino a giovane adulto? È la domanda che si sono posti Kaustubh Supekar, Mark Musen e Vinod Menon della Stanford University School of Medicine e hanno trovato significative differenze nell’organizzazione e nel flusso delle informazioni e delle comunicazioni.
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Una palla di ferro su Marte

È stata trovata una meteorite su Marte delle dimensioni circa 0,6 per 0,3 metri, la più grande meteorite finora scoperta sul pianeta. Dato che risulta composta principalmente di ferro, gli astronomi sperano di scovare sulla sua superficie delle tracce di ruggine in modo avere ulteriori indizi sulla presenza di acqua sul pianeta.
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Supernove: tutto parte dai neutrini

Un nuovo modo di analizzare i neutrini emessi da una supernova permetterebbe di stabilire con esattezza il momento in cui la stella originaria è esplosa e ha cominciato a emettere onde gravitazionali. È quanto risulta da uno studio di quattro ricercatori italiani, Giulia Pagliaroli, Francesco Vissani, Eugenio Coccia e Walter Fulgione, che lavorano ai Laboratori Gran Sasso dell’INFN. Un nuovo modo di analizzare i neutrini emessi da una supernova permetterebbe di stabilire con esattezza il momento in cui la stella originaria è esplosa e ha cominciato a emettere onde gravitazionali. È quanto risulta da uno studio di quattro ricercatori italiani, Giulia Pagliaroli, Francesco Vissani, Eugenio Coccia e Walter Fulgione, che lavorano ai Laboratori Gran Sasso dell’INFN.
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L’antenata di Venezia riportata alla luce

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, condotti da Paolo Mozzi, ha messo in luce la mappa di Altinum, un’antica città pre-romana che si pensava completamente perduta. Lo studio è stato realizzato con una tecnica innovativa di rilevamento immagini aeree, che mostra la diversa concentrazione di acqua nelle coltivazioni e quindi il loro grado di maturazione.
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Un codice per le piante

Un metodo per identificare le piante attraverso una sorta di codice a barre genetico (DNA bar coding) è stato pubblicato dopo quattro anni di lavoro da un gruppo internazionale di 52 botanici provenienti da 10 paesi diversi, apaprtenenti al CBOL (Consortium for the Barcode of Life).
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