Stefano Dalla Casa

Stefano Dalla Casa

Giornalista e comunicatore scientifico, mi sono formato all’Università di Bologna e alla Sissa di Trieste. Scrivo abitualmente sull’Aula di Scienze Zanichelli, Wired.it, OggiScienza e collaboro con Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione. Ho scritto col pilota di rover marziani Paolo Bellutta il libro di divulgazione "Autisti marziani" (Zanichelli, 2014). Su twitter sono @Radioprozac
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Farmville, fatti da parte!

FUTURO - Almeno una volta è capitato a tutti. State navigando su Internet, e per caso o meno approdate a un sito che in un riquadro vi invita a partecipare a un semplice gioco, il tutto on-line. Non vi serve un joystick, solo il mouse e la tastiera. Provate, un po' per curiosità e un po' per noia, e per voi è finita: che sia un flipper, un tiro a segno, un labirinto o un gioco di strategia, i punti che si accumulano click dopo click diventano una specie di droga, e più il gioco è assuefacente più cercherete di spacciarlo presso i vostri amici. E ora che questi giochini sono disponibili come applicazioni su Facebook, potete anche unirvi a comunità la cui unica aspirazione, ad esempio, è quella di far prosperare la propria fattoria virtuale.
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Pomodori di Pandora

CRONACA - In Avatar, il kolossal di fantascienza di James Cameron uscito lo scorso anno sbancando i botteghini di tutto il mondo, i biologi di stanza su Pandora, una luna simile alla Terra nel sistema di Alpha Centauri, scoprono che grazie alle radici la flora di tutto il pianeta fa parte di una immensa rete di comunicazione. Ogni pianta è interconnessa all'altra e l'albero sacro (l'Albero-casa) venerato dagli indigeni protagonisti del film, è una sorta di Hub
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Come addestrare il tuo batterio

Le bioplastiche sono essenzialmente il prodotto della lavorazione di zuccheri di origine vegetale. Quelli finora utilizzabili sono però solo una frazione di quelli contenuti negli scarti organici di origine agricola e in quelli provenienti dalla produzione di alimenti. Ora, batteri geneticamente modificati e poi allevati selettivamente promettono uno sfruttamento molto più efficiente di questa biomassa.
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Insetti Vs Piante

Per la prima volta abbiamo l'opportunità di studiare una corsa agli armamenti evolutiva a livello genetico e molecolare in corso d'opera. Merito di due organismi modello che, in laboratorio, si fanno guerra.
IL PARCO DELLE BUFALE

Provata l’efficacia dell’Omeopatia…BAZINGA!

Gli ingredienti sono i soliti: acqua, zucchero e camici bianchi, ma questa volta c'è qualcosa di diverso: un test clinico prova la validità dell'approccio omeopatico al trattamento delle artriti. A meno che non si legga lo studio coi risultati IL PARCO DELLE BUFALE - Pubblicato il 13 novembre su Rheumatology, Homeopathy has clinical benefits in rheumatoid arthritis patients that are attributable to the consultation process but not the homeopathic remedy: a randomized controlled clinical trial da un team di ricerca sulla CAM (acronimo di Complementary and Alternative Medicine) dell'università di Southampton è...
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Che tempo che farà?

Un altro esempio di citizen science, questa volta applicato alle previsioni meteorologiche e climatiche. Che tempo farà nei prossimi decenni? I nostri computer possono dare una mano a scoprirlo. FUTURO - Con l'avvento dei primi computer, verso la fine degli anni '40, si pensava che non ci sarebbe voluto molto perché potessero essere in grado di prevedere l'andamento di qualunque fenomeno semplicemente dando loro in pasto i dati giusti. Nei primi anni '60, Edward Norton Lorenz, un matematico americano prestatosi alla meteorologia, si rese però conto che, purtroppo, le cose...
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Sei umano? Provalo.

Intelligenza Artificiale, Alan Turing, antispam, poste, smart rooms, libri, giornali, radio e social network: tutte quello che non sapevate di dover saper sui CAPTCHA FUTURO - Ormai ci viene automatico e non ci facciamo più caso: molto spesso ci viene chiesto di digitare qualche carattere per poter inserire un contenuto su Internet, ricopiandoli da un'immagine. Lettere e numeri possono essere casuali o avere un senso compiuto, ma in tutti i casi non somigliano a nessun carattere che di solito esce da un qualsiasi word-processor. Le lettere sono distorte e spesso...
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Natura blasfema

CRONACA - Da secoli, per assicurarsi piogge abbondanti per le colture, gli indigeni Zoque nel periodo pasquale si spingono nel profondo della grotta sulfurea Cueva de Villa Luz per implorare le loro divinità sotterranee. Loro malgrado, i pesciolini che hanno colonizzato le sorgenti di queste grotte sono per qualche motivo ritenuti un dono degli dei, e pertanto il rituale primaverile prevede che nell'acqua sia gettata una poltiglia di radici di Barbasco (Lonchocarpus sp., Fabaceae), contenente rotenone (C23H22O6), una tossina che inibisce nei pesci la respirazione cellulare, permettendo quindi agli Zoque di raccogliere comodamente i "doni" con canestri di vimini e di conservarli come fonte di proteine
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Tabula rasa

C'era una volta a Ferrara, nella frazione di Sant'Egidio, l'Oasi del Poggetto. Era universalmente conosciuta come "Oasi" per il suo indubbio valore naturalistico e prendeva il nome dal vicino Santuario della Beata Vergine del Poggetto, risalente al XII secolo. L'area comprendeva maceri (un tempo utilizzati per la canapa), bacini palustri, siepi, boschi e boschetti con imponenti alberi secolari. Uno di questi maceri era poi particolarmente rilevante, trattandosi di una struttura naturale detta "gorgo" e compariva, assieme a un boschetto, già nelle mappe del 1814. Un territorio quindi strutturalmente eterogeneo, perfetto per ospitare fauna e flora tipica del territorio. Era una tenuta privata, ma rientrando tra le aree sotto la gestione di un'azienda faunistico venatoria, era adeguatamente controllata e mantenuta. Oggi, quel patrimonio naturalistico a pochi chilometri da Ferrara (città Patrimonio Mondiale dell'Umanità) non esiste più: tabula rasa, nel vero senso della parola
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Ritorno al Futuro, ovvero archeologia 2.0

L'archeologia progredisce anche grazie alle risorse informatiche. In Italia il gruppo LIAAM (Laboratorio di Informatica Applicata all’Archeologia Medievale) del dipartimento di archeologia dell'università di Siena è all'avanguardia in questo, e utilizza anche i social networking per raccogliere e elaborare i dati.
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