ESTERI

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

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Berlusconi e l’open access alla Falling Walls Conference

ESTERI - Che le prime parole di apertura della Falling Walls Conference di Berlino, l'evento che celebra l'anniversario della caduta del muro raccogliendo un bel gruppo di pensatori eccellenti di tutto il mondo (scienziati, economisti, esperti di scienze politiche e sociali) a discutere dei prossimi muri da abbattere, sarebbero state dedicate all'Italia devo dire che no, non me l'aspettavo. Peccato che non ci siamo meritati una menzione speciale per qualche merito scientifico o di ricerca. Quando ieri sera Sebastian Turner, della Falling Walls Foundation, ha preso il microfono, è stato per annunciare anzitutto che «Berlusconi si è dimesso. A volte le crisi portano anche qualcosa di buono». Applausi in sala.
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Apocalisse rimandata…

ESTERI - Domenica 28 agosto New York era pronta al peggio. Ma il disastro, fortunatamente, non c’è stato. L’uragano Irene, declassato prima da livello 3 a livello 1 e poi a tempesta tropicale, ha risparmiato la Grande Mela lasciando però un conto pesante che potrebbe attestarsi intorno a 12 miliardi di dollari di danni. Uno scenario completamente diverso da quello di sei anni fa, quando il 29 agosto 2005 Katrina si abbatté sugli Stati della Louisiana e del Mississippi inondando la città di New Orleans e provocando più di 1.300 morti nelle diverse zone colpite. Un duro colpo per l’amministrazione di George W. Bush, che fu contestata per i ritardi e l’inefficienza organizzativa dei soccorsi
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Nucleare, i due volti dell’Asia

ESTERI - Come ha reagito il mondo a Fukushima? In Europa ha prevalso la prudenza: a poco meno di cinque mesi dal disastro giapponese, infatti, paesi come Germania e Svizzera hanno annunciato un processo di disimpegno dal nucleare. In Italia il plebiscitario referendum dello scorso giugno ha segnato il tramonto del programma atomico, per altro già messo in discussione dal Governo poche settimane prima della tornata elettorale. La Francia, dal canto suo, non sembra avere in programma nessun dietrofront; tuttavia, non è previsto neppure un rilancio in termini di grandi investimenti in questa fonte energetica. Un solo nuovo reattore infatti è in arrivo in Francia nella prossima decade. Negli Stati Uniti sono stati indetti controlli approfonditi alle centrali per accertare eventuali malfunzionamenti o potenziali situazioni di pericolo. Una reazione emblematica arriva inoltre dai due paesi più popolati dell'Asia e del mondo, Cina e India. Mentre in Europa i dubbi sull'energia atomica sono tanti, in questi due paesi il nucleare è in forte espansione. Fukushima non ha suscitato dubbi ai governi di Cina e India che, al contrario di Germania e Svizzera, non rinunciano alle centrali e, a differenza anche della Francia, hanno anche in programma grandi investimenti sull'energia nucleare. I numeri forniti dalla World Nuclear Association parlano chiaro: Cina (con Taiwan) e India sono i due paesi nel mondo che hanno pianificato la costruzione del maggior numero di reattori, precedendo in questa classifica anche Russia e Stati Uniti. Cina e India puntano tutto sul nucleare per garantire energia a popolazioni che superano abbondantemente il miliardo di abitanti. Reazione più "europea" quella del Giappone, paese in cui il futuro dell'energia nucleare è in forte dubbio.
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Corre, corre la Cina

Nuovi centri di ricerca e nuovi parchi tecnologici, puntando soprattutto su energia, salute, information technology e spazio: ecco il nuovo piano di sviluppo strategico delle scienze in Cina. ESTERI - Punta sulla scienza, la Cina, e in particolare su quella applicata, come carburante fondamentale per continuare ad alimentare crescita e sviluppo. Lo dice chiaramente il programma Innovation 2020, piano di sviluppo strategico dell'impresa scientifica di durata decennale, presentato a fine gennaio dall'Accademia cinese delle scienze di Pechino. Viste dal nostro piccolo mondo tanto spesso in difficoltà, le prospettive delineate fanno...
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Pagella accademica, II puntata

ESTERI - Come l'anno scorso, l'Italia non ha alcuna università nei primi duecento posti, a differenza di Sudafrica, Turchia ed Egitto. Nessuna sorpresa per quanto riguarda le top 20: 1 Harvard University (United States) 96.1 2 California Institute of Technology (United States) 96.0 3 Massachusetts Institute of Technology (United States) 95.6 4 Stanford University (United States) 94.3 5 Princeton University (United States) 94.2 6 University of Cambridge (United Kingdom) 91.2 6 University of Oxford (United Kingdom) 91.2 8 University of California Berkeley (United States) 91.1 9 Imperial College London (United Kingdom) 90.6...
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Destinazione Sol II

ESTERI - Nella costellazione del Serpente di mare, attorno alla stella HD 10180 sono stati osservati cinque pianeti e le tracce di altri due. Quasi un doppione del nostro sistema solare.
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E l’amore no?

Negli Stati Uniti il Government Accountability Office (GAO) -l'autorità che richiama all'ordine i legislatori - ha pubblicato un rapporto sui kit per diagnosi genetiche venduti direttamente al consumatore, a prezzi da 300 a 1.000 dollari. I produttori, si apprende, non hanno rispettato i criteri di qualità e di accuratezza che, a loro dire, si erano auto-imposti. I risultati dei test sono "fuorvianti"  e di "nessuna utilità", scrivono gli autori del rapporto. Cinque persone che avevano inviato a quattro aziende il proprio campione biologico chiedendo diagnosi per diverse patologie, hanno ricevuto risposte...
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Mondi alla rovescia

Da quando all'osservatorio di Ginevra il dottorando Didier Queloz e il suo supervisore di tesi Michel Mayor, hanno scoperto il primo pianeta attorno a 51 Pegasi nel lontano 1995,  ne sono trovati 454. All'apparenza, tutti regolari. Ruotavano su se stessi nello stesso senso della rispettiva stella. Ma oggi un altro dottorando, Amaury Triaud che fa la tesi con Didier Queloz, ha lanciato "una bomba nel campo degli esopianeti", per dirla con parole sue, nonché nel National Astronomy Meeting in corso a Glasgow. Proprio come Didier a Firenze 15 anni fa. Dalle...
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Conflitto d’interessi

ESTERI - Paolo Innocenti, spettinato e neo-dottorato in biologia evoluzionista all’università di Uppsala, ha pubblicato su PLoS Biology una ricerca che aggiunge un’ulteriore complicazione alla selezione naturale. Proprio nel centenario del famoso esperimento di Thomas Hunt Morgan che dimostrava l'esistenza dei geni nel moscerino della frutta, nella stessa creatura sono stati finalmente scoperti i geni dell’antagonismo fra maschi e femmine. Pochi, concentrati sui cromosomi sessuali ed equamente ripartiti, metà favoriscono la fitness di lui e metà quella di lei. Una parità che nel  suo commento elogiativo Robin Meadows illustra con uno yin e yang drosofilo. Scrive Paolo: un’ampia proporzione di geni che contribuiscono...
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