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Una finestra sul futuro. Diamo uno sguardo alle nuove frontiere della ricerca e ai protagonisti che rendono possibile il progresso della scienza.

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Cento di questi Query

Oggi Query Online, versione web della rivista del CICAP, compie un anno. La galassia di siti e blog di divulgazione scientifica italiani non può che esserne felice, per (almeno) due ottime ragioni. Da una parte, anche noi siamo lettori accaniti e il lavoro della Redazione di Query (svolto, è bene ricordarlo, su base assolutamente volontaria) è eccellente. Dall'altra, utilitaristicamente parlando, il sito è diventato un'insostituibile risorsa per il fact checking in merito a mysteri (quando va bene) e a bufale (quando va un po' meno bene) in campo scientifico. Sempre...
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Conolidina, ovvero la morfina senza effetti collaterali

SALUTE - Jupiter, Florida, Stati Uniti - Ricercatori dello Scripps Research Institute in Florida hanno ottenuto per la prima volta una sintesi di laboratorio di un raro prodotto naturale ricavato dalla corteccia di una pianta largamente usata nella medicina tradizionale asiatica. È una creazione che potrebbe permettere di sviluppare un'alternativa efficace agli antidolorifici narcotici comunemente usati nelle terapie attuali. Lo studio, appena pubblicato sull'edizione online della rivista Nature Chemistry, descrive un metodo chimico per produrre quantità significative di conolidina, un raro prodotto naturale. Basandosi su dati di modelli murini, lo studio suggerisce anche che la conolidina sintetica è un potente analgesico, efficace quanto la morfina nell'alleviamento del dolore infiammatorio e acuto, e praticamente senza effetti collaterali.
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La gravità olografica

FUTURO - La gravità è la più misteriosa delle forze della natura. Da un secolo i fisici teorici ne sono ossessionati, a partire da Einstein, che per primo ne capì la relazione con la geometria. Intere generazioni di scienziati hanno speso la loro vita cercando di riconciliare i due cardini della fisica del secolo scorso: gravità e meccanica quantistica. Negli ultimi anni, grazie alle intuizioni di Leonard Susskind e del premio Nobel Gerard 't Hooft, sembra finalmente di avere imboccato la strada giusta, ma per percorrerla bisogna abbandonare la nostra intuizione e abbracciare una nuova visione dell'universo. Si tratta del concetto di olografia. Il primo esempio concreto di sistema olografico, basato sulla teoria delle stringhe, è stato costruito nel 1997 da Juan Maldacena. Ma alcuni ricercatori hanno recentemente scoperto che l'olografia sembra molto più generale della teoria delle stringhe e, forse, siamo finalmente vicini a crackare il codice segreto della gravità. Tenendo le dita incrociate, OS ha intervistato Rajesh Gopakumar, un fisico indiano tra i pionieri di queste nuove scoperte...
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Intelligenza terrestre

FUTURO - Gli italiani lo sanno meglio di altri: quando ci sono dei tagli finanziari da fare, la ricerca scientifica (specialmente quella di base) è uno dei bersagli preferiti, ma è giusto (anzi, razionale) mettere sul piatto della bilancia persino un programma di ricerca che, tra le altre cose, potrebbe regalarci la scoperta del secolo? E i soldi "risparmiati" sono davvero soldi "guadagnati" in questo caso? Prima un paio di precisazioni riguardo al programma in oggetto, il SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence). La prima è che, malgrado i titoli di alcuni quotidiani, il SETI non dà la caccia agli stessi alieni che secondo Voyager e Mistero visitano (e hanno visitato) la Terra a bordo di astronavi, quelli che per imperscrutabili motivi manifestano la propria presenza con caricaturali rapimenti di esseri umani e con immagini rigorosamente sfocate: il SETI utilizza i radiotelescopi (e, in misura minore, telescopi) per scandagliare lo spazio alla ricerca di un segnale elettromagnetico emesso da intelligenze extraterrestri, basandosi sull'ipotesi che la Vita non sia un fenomeno esclusivo del nostro pianeta e che per questo esiste la possibilità che, da qualche parte, questo non solo si sia verificato, ma che abbia anche portato all'evoluzione di una civiltà tecnologica in grado di emettere, e naturalmente ricevere, segnali radio.
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Giochi di luce

FUTURO - Qualcuno ricorderà Giulio Casati, dell'università dell'Insubria: nel gennaio 2008 era stato il primo a mandare soldi da Como a Chiasso con un esperimento di crittografia quantistica perfettamente riuscito, nessuno gli ha portato via i 10 euro virtuali mentre li trafugava in Svizzera. Il 22 aprile scorso, insieme al "giovane collaboratore" Stefano Lepri dell'Istituto per i sistemi complessi del CNR, a Firenze, ha smentito sulle Physical Review Letters il teorema secolare della reciprocità, secondo il quale un'onda di luce attraversa un materiale trasparente nello stesso modo da destra o sinistra, da su o giù. Se accendete una lampada fuori o dentro dalla finestra la vedete comunque. I fisici cercano di costringere la luce a seguire la strada che dicono loro in cristalli fotonici con i quali costruire dei diodi, come quelli che fanno passare la corrente elettrica in un senso e la bloccano nell'altro, ma con fotoni al posto degli elettroni. E' possibile, ma solo se il cristallo genera un'onda la cui frequenza è doppia di quella originale. Nel cristallo-diodo si blocca, quella originale però non ne vuole sapere
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Scambio di conviventi

Siamo metaorganismi composti dal 10 all'1%, le stime variano, di cellule umane d.o.c. e per il resto da microbi che ci tengono in vita, molti dei quali non sopravvivono in vitro per cui se ne sa pochissimo. Uno dei promotori del Progetto Microbioma Umano pubblica sui PNAS una soluzione promettente, da leggere lontano dai pasti. Jeff Gordon, dell'università Washington a Saint Louis, è famoso per aver identificato una mescolanza di batteri intestinali che favorisce l'obesità e altre scoperte sulla nostra flora interiore. Questa volta, insieme ad Andrew Goodman e altri...
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Alghe tuttofare

FUTURO - Eric Lannan si sta laureando in ingegneria meccanica al RIT (Rochester Institute of Technology), ma la sua tesi non mancherà di attirare l'attenzione di chimici e biologi (e imprenditori). Lo studente ha infatti messo a punto un procedimento che non solo permette a comunissime alghe di ripulire acque inquinate ma, allo stesso tempo, di produrre biocombustibile. Le alghe del genere Scenedesmus sp. sono normali alghe d'acqua dolce: unicellulari e ad abito coloniale, prosperano (come tutte le piante) in presenza di fosfati e nitrati. Infatti, è l'eccesso di questi composti, di solito a causato dagli scarichi domestici e industriali, a determinare il fenomeno dell'eutrofizzazione, cioè la crescita sproporzionata di organismi fotosintetici che può danneggiare gravemente gli ecosistemi acquatici.
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