SALUTE

Diamo uno sguardo al mondo della salute: ospedali, prevenzione, medici, politiche sanitarie, trend sulla salute degli italiani ma anche le ultime scoperte in campo medico.

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Meno piante, più allergie

SALUTE - Da una parte allergie e malattie autoimmuni, che sono in aumento. Dall'altra la biodiversità che, al contrario, è in rapido declino. E se i due trend fossero collegati? L'allergologo Tari Haahtela dell'Università di Helsinki non ha dubbi: il collegamento esiste e passa anche per un altro elemento, cioè la varietà dei batteri che vivono sulla nostra pelle. Haahtela parla di "ipotesi biodiversità": l'idea è che il ridotto contatto delle persone con l'ambiente naturale alteri i circuiti di regolazione dell'attività immunitaria e che questo spiani la strada a quei disturbi in cui il sistema immunitario prende di mira sostanze innocue (allergie) o lo stesso organismo a cui appartiene (autoimmunità). Un'ipotesi che sembra trovare conferma nei risultati di un'indagine condotta dal medico (e collaboratori) su un centinaio di adolescenti finlandesi
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Il sistema immunitario nello spazio

SALUTE - Vivere a bordo della Stazione spaziale internazionale è un’esperienza unica, ma non fa tanto bene alla salute. Dopo lunghi periodi in assenza di gravità, gli astronauti vanno incontro a una serie di effetti collaterali: perdita di densità ossea, atrofia muscolare, disturbi del sistema nervoso, ipertensione, maggiore vulnerabilità alle infezioni. Da anni gli scienziati studiano le reazioni dell’organismo umano in orbita, non solo per aiutare chi affronta le missioni spaziali, ma anche per comprendere meglio meccanismi fisiologici che potrebbero rivelarsi utili sulla Terra.
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Il mammoscopio fotoacustico (senza raggi X)

CRONACA – Il cancro al seno è una delle forme più comuni di cancro tra le donne: basti pensare che ogni anno è diagnosticato, nel mondo, a più di 450.000 donne. Per diagnosticarlo, vengono attualmente usate tecniche di imaging come la mammografia a raggi X e l’ultrasonografia, che si basano soprattutto sui cambiamenti morfologici del tessuto del seno, per distinguere tra un tessuto benigno e uno maligno. La sensibilità di questi due strumenti è però limitata, oltre a essere affetta da altri inconvenienti, come il rischio di falsi positivi o falsi negativi; inoltre, espone le donne a dosi di radiazione ionizzante che, per quanto basse e accettate come innocue, possono comunque presentare dei rischi. Per queste ragioni, da qualche anno si stanno sviluppando metodi che sfruttano la luce rossa e infrarossa per visualizzare i tumori in maniera non invasiva, e ciò grazie soprattutto alla capacità di queste tecniche di fornire informazioni senza fare uso di radiazioni ionizzanti. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Twente e del Medisch Spectrum Twente Hospital di Oldenzaal, nei Paesi Bassi, ha recentemente completato la prima fase di sperimentazione di un nuovo dispositivo di imaging, basato sulla fotoacustica
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USA extralarge

SALUTE - L'obesità è un problema grave ormai non più solo nei paesi industrializzati, che però restano la spia d'allarme di questo problema. Gli Stati Uniti in questo senso sono uno dei posti da tenere d'occhio per capire come crescerà in media il numero di persone obese e che tipo di conseguenze potrebbero esserci (aumento dellemalattie collegate, spesa pubblica sanitaria, spesa pubblica per l'assistenza, ecc.). Se la situazione oggi negli USA non è rosea, lo sono ancora di meno le previsioni. Oggi circa un terzo degli americani è obeso ed entro il 2030, secondo uno studio pubblcato ieri sull'American Journal of Preventive Medicine entro il 2030 lo sarà il 42 %, con un 11% di obesi gravi. L'accessibilità a cibo di bassa qualità e la scarsa qualità sono fra le principali ragioni alla base del problema. In Europa la situazione è migliore ma resta preoccupante, specie fra i bambini
INFOGRAFICHESALUTE

Questioni di contraccezione

SALUTE - Parlando di contraccezione, quasi il 20% delle donne in tutto il mondo si dichiara insoddisfatta. Secondo i dati dell’Earth Policy Institute, 215 milioni di donne pur volendo ritardare o evitare una gravidanza non hanno accesso alle diverse opzioni anticoncezionali. In Africa questa situazione riguarda una donna su quattro. Tra le motivazioni che “ostacolano” l’uso dei metodi contraccettivi troviamo la scarsa informazione, le pressioni sociali e un accesso insufficiente a tali metodi. Il 63% delle donne in età riproduttiva, secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, utilizza forme di contraccezione. Di queste quasi il 90% si affida ai metodi moderni. Sterilizzazione femminile (34%), spirale (25%), pillola e preservativo sono le tecniche più utilizzate, con differenze anche di rilievo tra le macroregioni considerate.
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Il morbillo che resiste

SALUTE - Oltre 9 milioni e mezzo: tanti sarebbero stati, nel solo decennio 2000-2010, i morti per morbillo nel mondo se non ci fosse stato il vaccino. La stima è di un gruppo di epidemiologi dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e della Pennsylvania State University, che su Lancet fanno il punto sulla riduzione della mortalità globale per questa malattia. E se pure 9 milioni di vite risparmiate paiono un risultato straordinario, quello che gli esperti concludono è che in realtà siamo ancora lontani dagli obiettivi prefissati e, in generale, dalla completa eradicazione della malattia
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System biology per capire i meccanismi degli antitumorali

SALUTE - Integrare i dati tra geni, RNA messaggero e proteine, in modo da ricostruire la cascata di “reazioni” che determina un particolare effetto, come la resistenza a un farmaco. Stiamo parlando della System Biology, approccio utilizzato dal laboratorio di Farmacologia Antitumorale dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, diretto da Maurizio D'Incalci, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova, la Fondazione “Edmund Mach” di Trento, il Fondo Edo Tempia per la lotta contro i tumori di Biella e il CNR di Napoli, per capire cosa ci sia dietro alla resistenza alla trabectidina. Si tratta di un antitumorale derivato dai tunicati che, sebbene attivo su diversi tipi di sarcoma, mostra una particolare predisposizione per il liposarcoma mixoide, tumore che coinvolge il tessuto adiposo, soprattutto di braccia e cosce. Il problema è che pazienti trattati a lungo con questo principio attivo mostrano resistenza con un meccanismo fino a ora sconosciuto
CRONACASALUTE

Emergenza defibrillazione precoce

CRONACA - I recenti casi di giovani sportivi colpiti da morte improvvisa, in campo (pur in apparente perfetta salut) stanno mostrando all'opinione pubblica l'importanza delle tecniche di rianimazione precoce. Fra gli strumenti più importanti, di cui oggi sulla scia dell'emozione provocata dall'ultima di queste morti, uno si è trovato avvolto da una nuova popolarità: il defibrillatore. L'arresto cardiaco può riguardare tutti, nello sport e a vari livelli agonistici, per questo abbiamo chiesto a Fulvio Kette, responsabile del progetto defibrillazione precoce dell'Azienda Regionale d'Emergenza Urgenza (AREU) della Lombardia, con un'esperienza trentennale nell'arresto cardiaco maturata negli Stati Uniti, di fare chiarezza sulle manovre di soccorso, defibrillazione e formazione in Italia. Fulvio Kette, quando si usa il defibrillatore? Il defibrillatore deve essere usato in caso di arresto cardiaco improvviso, che può coinvolgere sia pazienti con patologie cardiache sia persone sane o apparentemente sane. Si manifesta con perdita di coscienza, assenza di respiro e, elemento principale, di battito cardiaco. Dal punto di vista “elettrico”, l'arresto però può avvenire o come ritmo defibrillabile ( in fibrillazione ventricolare o come tachicardia ventricolare, spesso prodromo del primo caso e quindi riconducibile a questo) o come ritmi che non necessitano una defibrillazione Il defibrillatore va usato in tutti i casi di arresto cardiaco perché è la macchina, il DAE che verifica se c’è fibrillazione ventricolare. Se non c'è fibrillazione il cosiddetto DAE (defibrillatore automatico esterno) non permette la scarica elettrica
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Griffato o generico?

SALUTE - Il fascino del prodotto griffato non risparmia nemmeno il settore farmaceutico, con conseguenze spesso non indifferenti per i nostri portafogli e per quelli del Sistema Sanitario Nazionale. Per favorire il mercato del farmaco generico equivalente, ancora scarso in Italia, Assogenerici ha dato il via a una campagna informativa che favorisca la scelta del farmaco non di marca rispetto al brand. Lo spot televisivo ha saputo cogliere l'ondata favorevole al generico avvallata dal recente decreto Monti sulle liberalizzazioni, che tuttavia lascia comunque in mano al medico sia la possibilità di informare dell'esistenza dell'equivalente, sia la facoltà di scegliere se aggiungere sulla ricetta la dicitura “non sostituibile”; in caso contrario spetta al farmacista distribuire la versione a prezzo inferiore a meno che non sia il paziente a richiedere la griffe, come spesso accade.
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L’evoluzione è un fatto (purtroppo)

Per combattere la malaria, occorre trovare nuovi insetticidi e farmaci prima che zanzare e parassiti diventino resistenti a quelli in uso. Come previsto in teoria, il plasmodio comincia a tollerare l'artemisinina anche somministrata in un "cocktail". Una ricerca su pazienti alla frontiera tra Thailandia e Myanmar mostra che in dieci anni il farmaco ha perso due terzi della propria efficacia. È l'ora delle zanzare geneticamente modificate?
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