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LA VOCE DEL MASTER

Cibo buttato, acqua sprecata

LA VOCE DEL MASTER - In questi giorni si discute molto della risorsa acqua, si riflette su quanto sia un bene prezioso per ciascuno di noi e su quanta in Italia ne vada sprecata a causa di acquedotti colabrodo. Un nuovo spunto di riflessione viene da uno studio britannico che, per la prima volta, ha calcolato l’impronta ecologica del cibo/rifiuto in termini di consumo d’acqua. Scopriamo così che attraverso il cibo non consumato e buttato nella spazzatura, ogni cittadino britannico spreca 280 litri d’acqua al giorno Questi i dati presentati in un documentato rapporto della società britannica che si occupa della gestione sostenibile dei rifiuti (meglio conosciuta come WRAP “Waste and Resources Action Programme”) e dal WWF. La ricerca si è concentrata sulle abitudini dei cittadini del Regno Unito, con lo scopo di analizzare l’impatto di consumi e sprechi in termini di utilizzo d’acqua e di produzione di anidride carbonica (le cosiddette “impronta idrica e di carbonio”)

Il manifesto del PDF

IL CORRIERE DELLA SERRA - I temi del nucleare e dell'acqua privata o pubblica sono collegati tra loro e alle emissioni di gas serra, al riscaldamento globale e al suo effetto sulle risorse idriche e sulle rese agricole. Con alcune amiche del PDF (Partito Delle Fifone) li colleghiamo pure al disarmo atomico, e vista l'aria bellicosa che si respira tra India e Pakistan e in altri posti, vogliamo più ricerca sui nuovi tipi di reattori, sopratutto quelli che riciclano l'uranio e magari il plutonio delle testate atomiche. Ragioniamo così. Con l'aumento della CO2 in atmosfera, gli eventi meteo "estremi" stanno diventando più frequenti. Se l'anno scorso è stato brutto, questo è partito male. In Europa occidentale, è in corso la quarta siccità dall'inizio del secolo, quella nel sud-est degli Stati Uniti è "senza precedente" nella loro (breve) storia. Quella cinese è la peggiore da mezzo secolo: il governo ha ordinato di aprire l'invaso delle Tre Gole, rinunciando a parte dell'energia elettrica prodotta dalla diga perché nell'ultimo tratto lo Yangtze era a secco, i trasporti fluviali bloccati, metà porto di Shanghai inutilizzabile

Intanto, l’acqua… Che cosa cambierebbe con l’Agenzia nazionale per le risorse idriche?

POLITICA - A un mese dal referendum non c'è pace per il settore acqua. Il 5 maggio scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge con misure per lo sviluppo e il rilancio dell'economia che prevede, tra le altre cose, l'istituzione di un'Agenzia nazionale di vigilanza sulle risorse idriche. Un organo collegiale indipendente costituito da tre membri "nominati dal Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell'ambiente", che dovrebbe avere ampio potere regolatorio sul tormentato settore delle risorse idriche. Il decreto, per intenderci, è sempre quello delle "spiagge ai privati", cioè della trasformazione della concessione delle spiagge agli stabilimenti privati in vero e proprio diritto di superficie, valido per 90 anni. Ora è all'esame del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; se lo dovesse firmare, il Parlamento avrà 60 giorni di tempo per approvarlo e convertirlo in legge. Nel frattempo, però, si discute. Nel caso dell'Agenzia per le risorse idriche, l'impressione condivisa da molti è che la sua istituzione non sia stata altro che una manovra frettolosa per azzoppare i quesiti referendari sull'acqua dei prossimi 12 e 13 giugno. Per saperne di più, ci siamo rivolti ad Antonio Massarutto, professore associato di economia pubblica all'Università di Udine, direttore di ricerca all'Università Bocconi e autore del libro Privati dell'acqua? Tra bene comune e mercato (Il Mulino, 2011)

Le rinnovabili? Un gioco da ragazzi

LA VOCE DEL MASTER - La prima tappa ufficiale è stata Roma, al museo dei bambini Explora. Dalla capitale italiana, la mostra "Energy Island" - stesso nome, sottotitolo "Alla scoperta delle energie rinnovabili" tradotto ogni volta in una lingua diversa - si è spostata in Scozia al Satrosphere Science Center, poi s'è trasferita in Estonia, all'Energiakeskus di Tallin e ha fatto tappa in Germania all’Universum di Bremen. Ora è, ancora per qualche giorno, al Palais de la Découverte di Parigi, fino al 15 maggio. Dalla Francia arriverà in Svizzera al Kindercity di Zurigo per approdare nel nuovo Welios Science Centre Wels in Austria dove rimarrà fino ad aprile 2012. L'innovativo esperimento di mostra itinerante è promosso dalla rete SCICOM che riunisce musei e science center europei, tra cui lo stesso museo Explora di Roma.
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