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Il vento porta sempre qualcosa di nuovo

Il vento ora proviene da terra ora dal mare, e può mutare direzione in modo rapido. Il vento che soffia all'interno nello spazio interstellare del sistema solare, ha invece variazioni molto lente. Un articolo pubblicato su Science lo scorso 6 settembre, rivela la presenza di nuove turbolenze a livello della nube interstellare locale.

Perdi peso e resti in forma (galattica)

Anche per le galassie il movimento aiuta a perdere peso. Alcuni ricercatori guidati dall'italiana Raffaella Morganti dell'Istituto olandese per la Radioastronomia, hanno finalmente fornito una spiegazione della perdita di massa osservata in molte galassie. In particolare, lo studio pubblicato recentemente su Science sembra confermare l'ipotesi secondo cui a causare questo fenomeno siano i buchi neri supermassicci presenti al centro di queste galassie.
CULTURALIBRI

LIBRI – Viaggio nella storia dell’astronomia dall’antichità a oggi

Dall’antichità fino all’astronomia e all’astrofisica moderna, passando per Copernico, Galileo e Newton. È il libro “Stelle, pianeti e galassie. Viaggio nella storia dell’astronomia dall’antichità a oggi”, Editoriale scienza. I nomi in copertina sono noti: Margherita Hack fisica, astrofisica, per trent’anni direttrice dell’osservatorio astronomico di Trieste ma anche divulgatrice infaticabile. L’abbiamo sentita in radio e a conferenze, l’abbiamo vista in tv e l’abbiamo letta nei tantissimi libri pubblicati.

Un cimitero per le comete

Un cimitero di comete, che per eoni hanno ruotato intorno al Sole senza dare alcun segno di attività. Eppure alcune non sono affatto sassi senza vita, bensì comete dormienti che potrebbero riattivarsi, con un piccolo aumento dell’energia solare che arriva fino a loro. Proprio da qui nasce il loro nome, le comete Lazzaro.

Young Researcher Meeting

OGGISCIENZA TV -La quarta edizione dello Young Researcher Meeting, realizzata grazie al supporto della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste e dell'Università di Padova, si svolgerà il prossimo 3 e 4 giugno presso la SISSA. Nelle scorse edizioni si è parlato di fisica teorica, fisica della materia condensata e delle superfici, astronomia, cosmologia, strumentazioni e applicazioni della fisica alla medicina e biologia. Ma che cos'è esattamente il Young Researcher Meeting? Lo chiediamo a Claudia Antolini, studentessa presso la SISSA e membro del comitato organizzatore.
CULTURALIBRI

L’oscuro labirinto del cielo

LIBRI - Video recensione del libro “L'oscuro labirinto del cielo” di Stuart Clark. Con un taglio letterario ma allo stesso tempo basato su un'accurata bibliografia, il libro ripercorre la storia della scienza a partire dalla condanna per eresia di Giordano Bruno: le accurate osservazioni di Brahe, il telescopio di Galileo, i calcoli e gli oroscopi di Keplero. E sono proprio Galileo e Keplero i protagonisti del racconto pubblicato da Dedalo Edizioni: la loro vita, i loro studi e il loro impegno nel decifrare il grande libro dell'Universo. Il libro è il primo di una trilogia: dopo l'oscuro labirinto del cielo, infatti, saranno pubblicati “il sensorio di Dio” che racconta le vicende di Edmond Halley e di Isaac Newton alla ricerca del perché i pianeti ruotano attorno al sole, e “il giorno senza ieri” con protagonisti Albert Einstein e George Lemaitre con la teoria della relatività e l'idea che lo spazio e il tempo abbiano un inizio.

Alfa Centauri e il suo pianeta terrestre

CRONACA - Che cosa succederebbe se prendessimo un sistema di tre stelle, di cui due simili al Sole con sistema planetario annesso, la ponessimo a 4,3 anni luce di distanza dalla Terra? Avremmo descritto perfettamente l’ambientazione del film Avatar, l’ultimo colossal di James Cameron, oppure l’ultima incredibile scoperta dell’ESO (European Southern Observatory). Secondo questa importante scoperta pubblicata su Nature, astronomi dell’Osservatorio di Ginevra analizzando i dati raccolti con HARPS (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher), uno spettrografo collegato al telescopio dell'ESO da 3,6 m posizionato a La Silla sulle Ande cilene a oltre 2400 m slm, sono stati in grado di rilevare “un segnale piccolo, ma reale, da un pianeta che orbita intorno a Alfa Centauri B ogni 3,2 giorni” commenta Xavier Dumusque (Osservatorio di Ginevra, Svizzera e Centro de Astrofisica da Universidade do Porto, Portogallo), che continua “è una scoperta straordinaria e ha spinto al limite la nostra tecnica”, portando a oltre 840 il numero di pianeti extrasolari scoperti.

Le gemelle della Via Lattea

CRONACA- La Via Lattea ha una gemella: anzi, due. Un ricerca presentata pochi giorni fa all'assemblea generale dell'Unione astronomica internazionale a Pechino ha trovato il primo gruppo di galassie con caratteristiche simile alla nostra. Si tratta di un ritrovamento raro nel gruppo di galassie di cui fa parte la Via Lattea, il Gruppo Locale. La Via Lattea è una galassia abbastanza tipica se vista isolata dal suo intorno ma, se considerata insieme alle sue vicine, le Nubi di Magellano, è molto rara, e c'era una probabilità concreta che fosse un esemplare unico nel suo genere. Almeno finché uno studio del Gruppo Locale non ha trovato altri due esemplari molto simili. L'astronomo Aaron Robotham, che divide la sua attività tra la sezione del Centro internazionale di ricerca radioastronomica dell'Università dell'Australia occidentale e l'Università di St. Andrews in Scozia, ha cercato gruppi di galassie simili alla nostra nella mappa più dettagliata a oggi disponibile del Gruppo Locale, il Galaxy and Mass Assembly survey, un progetto che conduce studi cosmologici attraverso apparecchiature terrestri e spaziali di ultima generazione, oltre a indagare su formazione ed evoluzione delle galassie
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