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MrPod – La fisica è (anche) donna

MRPOD - La fisica è stata storicamente un ambiente in cui le donne hanno avuto poco spazio. Fra i fisici famosi del secolo scorso, solo Marie Curie è entrata nell'immaginario comune, insieme ad Einstein, Botlzmann, Feynman e tanti altri uomini. Oggi però le cose cambiano e ci sono sempre più donne anche nelle posizioni di maggior responsabilità nella fisica nucleare e delle particelle (e all'Italia in questo spetta un primato). Noi abbiamo sentito Patrizia Rossi, dell'INFN, neonominata vicedirettore della Divisione fisica dei Jefferson Lab, in Virginia, negli Stati Uniti, e Fabiola Gianotti, responsabile dell'esperimento ATLAS di LHC, al Cern di Ginevra.

OggiScienza TV – Fabiola Gianotti e un barlume di Higgs

OggiScienza si è occupata più volte nell'ultima settimana degli aggiornamenti sulla ricerca del bosone di Higgs annunciati nel seminario del CERN il 13 dicembre scorso: Troppo presto per parlare di Higgs Higgs, presumo Un bosone per Natale La scoperta di questa particella confermerebbe il modello standard, attualmente la teoria più accreditata sulla struttura della materia. Oggi ce ne parla una dei protagonisti, Fabiola Gianotti, responsabile del gruppo di ricerca che lavora sull'apparato sperimentale Atlas.

Higgs, presumo

CRONACA - Bosone sì, Bosone, no. Fabiola Gianotti ha appena finito di riportare i dati osservati da ATLAS, ora è il turno di Guido Tonelli, responsabile dell'esperimento CMS. Premesso che se non siete fisici (e magari esperti di fisica delle particelle ad alta energia) è parecchio difficile capirci qualcosa (benchè la comunicazione sia diretta ai giiornalisti), secondo i miei traduttori ufficiali la Gianotti ha più o meno detto che a 126 GeV hanno trovato "qualcosa" (=un eccesso di massa) che potrebbe essere legata a Higgs (grazie Serena). Tonelli spiega che quel che han visto è "nothing striking", ma insomma c'è qualcosa... In pratica anche CMS ha visto un eccesso di massa simile a quello osservato da ATLAS (o meglio CMS non può escludere qualcosa fra 115 and 127 Gev data la presenza di un leggero eccesso). Insomma, si è visto qualcosa, proprio dove ci si aspettava di vederlo e in due strumenti molto diversi, sempre lì, nella stessa regione di energia. Ora però bisogna aspettare conferme con nuove osservazioni l'anno prossimo. E ancora niente buchi neri!

Un bosone per Natale?

FUTURO - Il rumor che rimbalza negli ambienti della fisica teorica, e non solo, da qualche giorno è che grazie ad LHC sia stata finalmente osservata la particella delle particelle, e cioè il bosone di Higgs, la particella prevista dalla fisica teorica e mai (almeno finora) osservata, quella che darebbe la massa tutte le altre, quella per cui è stato costruito LHC, il più grande e costoso esperimento di fisica. Nell'ambiente della fisica teorica che chi è sicuro che il leak che serpeggia corrisponda a verità, nostro dovere naturalmente è andare cauti. Certo che martedì 13 al seminario speciale indetto al CERN ci sarà da stare col fiato sospeso. La prossima settimana verranno infatti resi pubblici i risultati recenti dei due più grandi esperimenti di LHC, ATLAS E CMS. In realtà le dichiarazioni ufficiali raccomandano cautela: "qualsiasi risultato sicuro dovrà aspettare l'anno prossimo", dichiarano i portavoce che aggiungono che i dati aiuteranno a restringere la regione in cui si sta cercando perché escluderanno alcune delle zone ad alta energia dove si sta cercando il bosone e mostreranno alcune intriganti possibilità che coinvolgono un piccolo numero di eventi a livelli piu bassi di energia

OggiScienza TV – Antonio Ereditato alla Sissa

OGGISCIENZA TV - Oggi alla Scuola Internzionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste Antonio Ereditato, direttore del Laboratorio di fisica delle alte energie e dell'Albert Einstein Center for Fundamental Physics di Berna e responsabile dell’esperimento OPERA, ha tenuto una lectio magistralis (“Another neutrino mystery?”). Ereditato e colleghi hanno di recente scosso l'opinione pubblica con i risultati dello loro osservazioni. Le registrazioni del team di OPERA infatti hanno trovato che le particelle, dal CERN ai laboratori del Gran Sasso, sono arrivate con sessanta nanosecondi di anticipo rispetto a quanto previsto dalle leggi fisiche.

Nuovi dati rafforzano i neutrini supeveloci

CRONACA - Eccoli, sono arrivati: nuovi test ai Laboratori Nazionali dell’INFN del Gran Sasso dalla Collaborazione OPERA conermano i risultati eclatanti resi noti lo scorso settembre (e cioè l'osservazione di nuetrini che superano la velocità della luce, limite teoricamente invalicabile). Gli scienziati hanno usato dei particolari fasci di neutrini (molto più brevi nel tempo e distanziati) inviati dal CERN e i nuovi test sembrano escludere una parte dei potenziali errori sistematici che avrebbero potuto essere addebitati alla misura precedente. I risultati sono presentati alla rivista JHEP e si possono leggere su Arxiv.
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Al museo del futuro, ritorno alle origini

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - C’è un luogo sulle rive del Danubio, a metà strada fra Vienna e Salisburgo, dove è possibile chattare con un androide al telefono o accarezzare un piccolo di foca robotico, scavare nei sogni delle macchine o scattare una foto alla propria retina per mandarla agli amici; qui, i viaggi nello spazio cosmico sono all’ordine del giorno e non c’è da stupirsi se ci si imbatte in un essere umano dotato di protesi caudale. Questo stesso luogo, ogni anno da ormai più di 30 anni, verso la fine dell’estate, si trasforma in un punto di riferimento per i navigatori di tutto il mondo che solcano i mari dell’arte, della scienza e della tecnologia d’avanguardia: non importa da quale porto siete partiti, quali passioni o quale età avete, l’Ars Electronica Center, il museo del futuro di Linz, e il suo Festival riusciranno certamente a stimolare il vostro interesse.
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